Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 29 - 6:04
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
lunedì 14 Aprile 2008, 13:40

Abbordato dal qualunquismo

Sono andato poco fa a votare, riuscendo a bagnarmi parecchio nonostante il portone di casa mia e quello della scuola sede di seggio distino duecento metri.

Uscendo dal seggio, sono stato abbordato da una ragazza bruna e secca che aveva appena votato al mio stesso seggio, tra i venticinque e i trent’anni e con marcato accento siciliano. Ha attaccato un discorso che sembrava più che altro uno sfogo, e che più o meno era fatto così: “Certo che oggi piove proprio… che poi tanto votare non serve a niente, non cambia niente… io a votare non volevo proprio venirci, solo che siamo obbligati… comunque tanto fanno tutti schifo… pensi che mi avevano promesso un bonus di duecento euro e lo sto ancora aspettando, quindi fanno tutti schifo… che poi almeno quello là, Berlusconi, mangiava ma qualcosa faceva… questo qui ultimo ha soltanto mangiato.”

Io ho borbottato qualcosa e cambiato direzione, perché non sapevo proprio cosa rispondere: come puoi ribattere a un ragionamento del genere? Però la ringrazio, perché almeno ho capito che il risultato delle elezioni italiane dipende soltanto dal livello di regalie promesso e mantenuto dai vari politici; se poi questi sono i criteri di voto in un seggio della periferia medio-borghese di Torino, figuriamoci come ragionano gli elettori delle periferie degradate o delle campagne.

Allo stesso tempo, continuo a chiedermi cos’è che codesta elettrice di Silvio volesse dire esattamente con “io a votare non volevo proprio venirci, solo che siamo obbligati”.

[tags]elezioni, politica, italiani[/tags]

divider

25 commenti a “Abbordato dal qualunquismo”

  1. simonecaldana:

    1. non e’ affatto detto che i piu’ poveri/piu’ ignoranti siano piu’ prendibili in giro
    2. meglio che pensi di essere obbligata. meglio che si voti.
    3. secondo me ti si voleva fare.

  2. Ankou6:

    Come no, i poveri e gli ignoranti sono quelli che è più facile prendere in giro, anzi, direi che la maggior discriminante è l’ ignoranza. E noi Italiani siamo un popolo ignorante: la conferma mi sa, la vedremo molto presto.

  3. D# AKA BlindWolf:

    Che il voto sia un obbligo forse glielo ha detto la De Filippi.

    O forse il voto era obbligatorio per ricevere il rimborso di 200 euro.

  4. Attila:

    Non avevano messo il numero di telefono a tarifazione maggiorata a cui mandare il voto attraverso sms… sennò sai che successo…

    P.S. In effetti il voto per l’ordinamento italico è 1 diritto/dovere. Noi abbiamo sempre e comunque una bella costituzioncina social-demo-cattolica-antiliberal-corporalcomunistoide non dimentichiamolo… siamo gli unici al mondo fondati sul “lavoro” (che poi sia nero, sporco o altro è solo un piccolo dettaglio…)

  5. D# AKA BlindWolf:

    Se gli italiani si comportassero secondo gli stessi valori della Costituzione sarebbero molto migliori della realtà (in primis che lavorassero :-) ).

    Ad un diritto puoi sempre rinunciare. Non mi risulta che chi non ha votato venga pescato a casa dai Carabinieri e venga portato coattamente al seggio. E comunque volendo si può annullare deliberatamente la scheda.

  6. simonecaldana:

    Sbaglio o una volta non votando per N volte si perdeva il diritto di farlo?

  7. mantopelo:

    con un filo di appetito e di audacia ci rimediavi un “salto al buio nel seggio con l’orrida sconosciuta”…zero romantico, ma vuoi mettere?
    Ah, Nano D’Arcore non ha promesso “pane & pompini per tutti”? dove passo all’incasso? me lo vedo… in ginocchio davanti a me… ma perchè non l’ho votato neanche stavolta???

    simonecaldana, vivaddio la “perdita dei diritti costituzionali causa reiterato mancato esercizio del diritto/dovere di voto” è decaduta da lunga pezza…

    Comunque Forza Toro

  8. D# AKA BlindWolf:

    Mai sentita una storia simile…
    L’unica influenza che il non recarsi alle urne aveva sulla vita di una persona era che nei concorsi pubblici dava un leggero demerito.

  9. Bruno:

    > Io ho borbottato qualcosa e cambiato direzione, perché non sapevo proprio cosa rispondere:

    “Hai ragione, che gentaglia! Senti, io adoro la granita siciliana ma non conosco nessuno che la faccia buona, qui in questa città del Nord dove c’è sempre un tempaccio. Tu per caso conosci qualche posto? Ti va di venirci con me?”

  10. Attila:

    Art. 48 comma 2 della Costituzione Italiana: il voto è un dovere civico.

    Dal legislatore è stata interpretata già come sanzionabile amministrativamente la mancata partecipazione a + votazioni (diatriba sulla validità del referendum e delle votazioni locali sul conteggio). Sembrerebbe abolita, ma da interpretazioni, potrebbero esserci delle sanzioni (non precisate, in quanto esempi solamente giusrisprudenziali) a chi non partecipi a votazioni nell’arco di 5-8 appuntamenti elettorali (anche qui diatriba se il referendum dovesse rientrare nel conto).

    In ogni caso la nostra amata Costituzione lo definisce “dovere”… che ci sia stata la De Filippi tra i Padri Costituenti?

  11. D# AKA BlindWolf:

    Con un briciolo di pragmatismo e cervello: se non ti va di votare nessuno vai in cabina ed annulla la scheda.

    Solitamente ai referendum è accettato il rifiutare le singole schede, alle elezioni politiche non mi pare (ho appena letto sul Corriere online che degli elettori hanno voluto solo le schede per le amministrative e che il presidente non sapeva come comportarsi ma non c’era scritto come è finita…).

  12. Attila:

    Quando si parla a livello istituzionale, in Italia è meglio non citare pragmatismo e cervello… stridono…

  13. D# AKA BlindWolf:

    Infatti parlo a livello di elettore.

  14. simonecaldana:

    secondo me dovrebbero mettere una sovratassa a chi non vota, tipo un centoeuro, cosi’ scopriamo che il portafoglio val piu’ del “mi fanno tutti schifo io a questa pagliacciata non partecipo”.

  15. Mir:

    Secondo il mio modesto parere l’ignoranza e il qualunquismo sono trasversali in Italia.
    E’ che per uno strano sortilegio moltissimi italiani all’estero sono apprezzati per quello che fanno; e’ solo questo paese che li rende ottusi, incapaci di governarsi, litigiosi, prepotenti, e propensi a credere di essere depositari della Verita’ (mentre la gran parte degli altri sono, naturalmente, e nella migliore delle ipotesi, dei “poverini” che “cosa ci vuoi fare”..)
    Poi gratta gratta scopri comportamenti e vizi tra coloro che ignoranti non dovrebbero essere, da far accaponare la pelle in un paese civile.
    Continuo a pensare che e’ il modo di vederci e di vedere gli altri che ci sta sprofondando, non il colore politico.

  16. Thomas Jefferson:

    simonecaldana: sempre per amore della libertà (anche di fregarsene) e della democrazia?

    VB: le affermazioni di Ankou6 mi paiono proprio esemplificatrici del comportamento di cui commentavi sul blog di .mau., che dici?

  17. simonecaldana:

    @tj: a arte il fatto che la mia era una boutade, sarebbe piu’ che altro per porre fine all’ipocrisia di chi si chiama fuori. E’ che han da guardare buona domenica e gli costa alzare il culo.

  18. D# AKA BlindWolf:

    Il problema è ben più grave del “gli costa alzare il culo dalla poltrona”. Votare non è andare al seggio e tirare un segno: è decidere chi votare e perchè votarlo. Il limite della democrazia è che dipende dalla responsabilità degli elettori, i quali in parte (la minoranza, ma si tratta spesso di un minoranza decisiva per il risultato) sono ignoranti, ingannabili o beceri. La volta che ho fatto lo scrutatore mi sono reso conto (da come sono state votate parte delle schede) di quanta gente partecipa alle elezioni ignorando completamente quello che sta facendo.

    Che tali persone rimangano a guardare “Buona Domenica” è una riduzione del danno.

  19. simonecaldana:

    @D: siamo tutti d’accordo che una dittatura illuminata sarebbe la soluzione migliore, si?
    (Il punto è “migliore per cosa?”)

  20. raccoss:

    Simo, io preferisco la monarchia illuminata. Dittatura mi fa sempre venire un poco i brividi.

  21. D# AKA BlindWolf:

    “È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.” (attribuita a Churchill)

    Personalmente sono per la democrazia, ma gli elettori devono ancora maturare.

  22. simonecaldana:

    @racoss: hai ragione, la monarchia fa piu’ turismo.

  23. Lobo:

    Poi vuoi mettere l’indotto? Quanti posti di lavoro per i nobili?

  24. Tizio:

    e pure per i servi, vuoi mettere…

  25. Fabrizio:

    Se è per questo anche l’indulto ha fatto nuovi posti di lavoro, eh

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike