I poteri forti
Sul piano umano lo sfogo di Barbara Palombelli in Rutelli a mezzo Radio Rai è comprensibile: dev’essere dura pensare di avere davanti cinque anni da First Lady de Roma e poi ritrovarsi beffati.
Dal punto di vista professionale, lo è già molto meno: la conduttrice di una trasmissione radiofonica che sceglie di dedicare una intera puntata al voto in cui era coinvolto il marito, e che invece di intervistare gli ospiti si mette ad esporre i propri commenti e le proprie lamentele, non mi sembra una gran giornalista. Berlusconi fa ben di peggio con i propri media, ma almeno non mette a difenderlo i propri parenti.
Dal punto di vista politico, poi, non ne parliamo: sarà anche vero che qualche banchiere o palazzinaro ha pensato che a Roma – città che vive prevalentemente di spesa pubblica – sarebbero circolati più soldi con un sindaco amico di Berlusconi che con uno nemico. Ma non è quella la ragione per cui Rutelli ha perso, nè è possibile addurla come scusante.
Soprattutto, con che faccia una signora che ha uno spazio incredibile su giornali, radio e televisioni sia pubbliche che private di qualsiasi orientamento, da Repubblica al TG5 – certo per i propri grandi meriti, che traspaiono evidenti da una qualsiasi puntata di una sua rubrica – si può mettere a dire in pubblico di avere contro i “poteri forti”?
Insomma, la vera domanda è: ma questi maggiorenti del centrosinistra non si rendono conto da soli di essere ridicoli?
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30 Aprile 2008, 14:20
Nel CV della mitica c’è da mettere la partecipazione imbarazzante a otto e mezzo…
30 Aprile 2008, 16:41
E’ un film già visto, di solito chi in politica viene sconfitto o non riesce a mantenere le promesse elettorali tira in ballo codesti poteri forti tutti intenti a remare contro…