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martedì 29 Aprile 2008, 09:50

Il 25 aprile è morto

A Roma rigurgiti fascisti: saranno mica i peperoni? Questo è il livello di analisi che, una stupidaggine dietro l’altra, emerge dal centrosinistra ancora una volta perdente, stavolta alle comunali di Roma: mitica l’idea che Rutelli abbia perso perché gli elettori di Bertinotti avrebbero votato Alemanno per punire il PD dopo le politiche. E invece quella di Roma è una seconda svolta storica dopo quella di quindici giorni fa, perché un fascista sindaco di Roma non c’era più stato dalla Liberazione: nemmeno Fini in persona c’era riuscito. E invece, Alemanno è stato eletto a valanga.

Io non sono romano e non sono quindi veramente titolato a giudicare, ma da quel che si legge e si vede è stata una scelta ad personam, contro Rutelli. E molto chiara, visto che un buon 5% degli elettori avrebbero votato centrosinistra alla provincia e Alemanno al Comune; persino quando tutti riconoscono che il centrosinistra non ha amministrato affatto male, anzi, ma evidentemente non è quello che importava.

Allora, perchè? Il mio naso dice che Rutelli è il vecchio: un faccione riciclato, una minestra riscaldata. Che la gente non lo vuole perché rappresenta la casta, quelli che non parlano inglese, hanno fatto politica tutta la vita e non sanno fare niente di preciso, ma in un modo o nell’altro si ripiazzano sempre. Che un piacione accomodante e sorridente, quindi senza nerbo e senza palle, andava bene nell’Italia berlusconian-speranzosa degli anni ’90, non nell’Italia berlusconian-rabbiosa del 2008.

Già, dicono tutti, verissimo, ma dall’altra parte c’era un fascista dichiarato, uno che è stato accolto dai saluti romani, e che ha stravinto tre giorni dopo la Festa della Liberazione! Ecco, questo secondo me è l’aspetto più importante. E’ inutile, cara Repubblica, che tu mi piazzi foto di croci celtiche (di due anni fa) in prima pagina: non fanno più paura a nessuno. Anzi, in una parte crescente degli italiani ispirano sicurezza.

Insomma, gli italiani preferiscono i fascisti ai partigiani, se i fascisti promettono di occuparsi una buona volta della feccia che invade liberamente le nostre città, mentre i partigiani non solo sono vecchi e stanchi, hanno murato le armi e sono troppo impegnati a festeggiarsi da soli, ma non considerano la feccia nemmeno un problema, anzi negano persino la sua esistenza. E’ molto bella e commovente la storia del nonno di Suzukimaruti, ma è, appunto, una storia: una favola che ha la stessa attualità di Pollicino e di Biancaneve.

Perché il venticinque aprile è morto, e non da ora; l’hanno ucciso decenni di feste stinte, svogliate e fotocopiate, in cui al popolo veniva intimato di partecipare perché sì, e anzi chi non lo faceva era spesso additato come un criminale. Soprattutto, l’ha ucciso l’essere stato usato per anni dalla sinistra come una coperta di Linus, cioè noi facciamo errori, ci beccano con le mani nella marmellata come dei democristiani qualsiasi, non capiamo niente dei nuovi strati sociali e della nuova organizzazione del lavoro né ci interessa capirli, non ci interessano i problemi della gente perché la gente è imbecille e berlusconiana, però noi abbiamo il venticinque aprile quindi abbiamo ragione punto. E a forza di agitare i vessilli partigiani per coprirsi dagli sputazzi, i vessilli si sono coperti di sputazzi.

Ho trovato commovente, nei commenti al post di cui sopra, come persone intelligenti e d’animo nobile come Axell e GiorgioV abbiano difeso fino all’inverosimile la manifestazione ufficiale del 25 aprile, dicendo che in fondo quando suonavano i Marlene Kuntz è apparso di botto qualche migliaio di giovani (tutti sicuramente interessatissimi alla Resistenza), che “meglio cinquecento volenterosi che centomila pecore” (riferendosi a Grillo). La verità è che, a parte qualche intellettuale, la gente è, se va bene, indifferente al venticinque aprile; se va male, ne ha le scatole piene per via degli sputazzi di cui sopra.

E quindi, è ora che smettiamo di farci illusioni: il venticinque aprile è morto. Se il centrosinistra vuol governare al posto dei post-fascisti, deve rispondere concretamente ai problemi che la gente percepisce come fondamentali. Al sindaco di una grande città, che non ha potere diretto sull’economia, la maggior parte delle persone chiede una sola cosa: ordine e sicurezza. Chiede l’eliminazione dei campi nomadi, la ripulitura delle strade da lavavetri e venditori abusivi, una repressione forte della criminalità anche e soprattutto extracomunitaria. Il miracolo sarebbe che la sinistra elaborasse una risposta a questa richiesta che non passi per la via della spranga. Ma se alla sinistra non piace occuparsene, non c’è problema: vada pure definitivamente in pensione, perché è lì pronto un piccolo Alemanno per ogni città.

P.S. Se vi sentite tranquilli perché Roma è lontana, pensateci meglio: a Orbassano, città ex operaia che ha sempre avuto sindaci di centrosinistra eletti senza neppure andare al ballottaggio, ha vinto il centrodestra con il 60%.

[tags]elezioni, politica, sinistra, rutelli, alemanno, roma, ordine, sicurezza[/tags]

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13 commenti a “Il 25 aprile è morto”

  1. Mantopelo:

    inizio sottolineando quella che a me è parsa una caduta di stile: “E’ molto bella e commovente la storia del nonno di Suzukimaruti, ma è, appunto, una storia: una favola che ha la stessa attualità di Pollicino e di Biancaneve.”
    No VB, non è una favola! E’ vita, è storia, sia di Suz sia di tutti noi… io sarei più cauto a scambiare la storia e la vita con le favole; le prime 2 meritano sempre e comunque rispetto, l’ultima va bene per far dormire i bambini.
    Per tutto il resto, condivido quasi tutto, soprattutto la constatazione che questi qui (vogliamo chiamarli “sinistra”?) non hanno alcun contatto con la realtà, con quello che la “gente” pensa, spera, vuole e pertanto è banalmente evidente che li attende la sconfitta; iniziando dalla sinistra più sinistra (e più fuori dal mondo/tempo) per passare man mano al PD e via andare.
    Rutelli è uno zombie che cammina, un rottame di altre ere…piacione poi a chi?… in più è un rottame della cordata perdente quindi….
    Alemanno è un rottame uguale preciso, solo di una cordata che per 1000 motivi, molti comprensibili (io non riesco a condividerli, ma li capisco) vince soprattutto per mancanza di avversario.
    il 25 aprile è morto perchè sono morti fisicamente coloro nei quali quella data era impressa a fuoco nelle carni, nel bene e nel male, senza giudizio. A noi, purtroppo anche la nostra generazione, mica solo i 15enni, basta che ci siano i Marlene Kunz a suonare o un Grillo in preda a sacri furori…meglio se ci aggiungiamo una grigliata gratis…

  2. vb:

    Ma non intendevo certo mancare di rispetto, però intendevo sottolineare che quel racconto lì, sentito oggi, non colpisce, ti parla di eventi lontani che non fanno parte del tuo vissuto e che quindi sembrano indistinguibili dalla fantasia esattamente come i racconti di Re Artù. E se è così per la nostra generazione che comunque ha ancora avuto dei nonni che in qualche modo la guerra l’avevano fatta, figurati per i ventenni o i ragazzini di adesso.

  3. rectoscopy:

    Mi incuriosisce la tua affermazione sulle celtiche. Perchè dici che le foto sono di due anni fa?

  4. vb:

    Guarda l’URL… quella foto si riferisce alle elezioni del 2006 (le comunali romane del 28-29 maggio, direi).

  5. rectoscopy:

    quest’URL?
    Affianco alla celtica vedo il cartellone wowquantosiamoironici “Walter Santo subito” sfornato appositamente per il ballottaggio.

  6. Thomas Jefferson:

    Anche l’Unità ha fatto lo stesso giochetto….

  7. mantopelo:

    posso replicare, VB? mi coinvolge questo argomento per 1001 motivo, cultura, imprinting, storia e famiglia (qualcosa ho postato anche da SUZ).
    Vorrei solo risponderti che “non so”; mi spiego. In casa ho 3 figlie di cui 1 di 12 e 1 di 10 anni, stando al tuo ranking categoria “figurati per i ventenni o i ragazzini di adesso”. Beh, malgrado nessuno le abbia imbottite di sacro fuoco, anzi, sanno perfettamente da sole perchè il 25 aprile (e il 4 novembre) isso il tricolore in giardino.
    Banalmente, perchè credo abbiano colto da sole la differenza saliente ed il dato importante: a loro non consta e non importa se i rossi si impossessarono da subito dell’esclusiva del valore della resistenza (e tutti sappiamo che ci furono eccome anche altri attori), non importa se malgrado le riforme moratti e berlinguer la scuola non insegna nulla di nulla dei fatti e degli anni che hanno originato la nostra repubblica (tranne qualche pateticissimo tentativo di revisionismo spicciolo da bottega), non interessa nemmeno che la destra è quella e la sinistra è quell’altra, e infine neanche che siano aspetti ancorati a fatti di oltre 60 anni fa. Nulla di tutto questo.
    Hanno solo “respirato” che se vivono qui ed ora lo debbono a quelle giornate, a quegli uomini, a quelle date, che il 25 aprile è un simbolo valido per tutti e che a tutti permette ad esempio di stare qui a parlare più o meno liberamente. E che se qualcuno pensa che così non sia, peccato per lui: il mondo è andato avanti e molto, nel frattempo.

  8. Andrew:

    L’Url completa è
    http://www.repubblica.it/2006/05/ARCHIVE/homepage/images/gallerie/esteri/fiaccola-corea-nord_HM/lapr_12825862_35050.jpg
    ovvero hanno toppato qualcosa…

  9. Hayabusa:

    Beh… qui ad Orbassano, guarda caso, gli sfidanti erano uno stimato e conosciuto signore nato, cresciuto, vissuto e che ha lavorato una vita ad Orbassano da una parte, contro l’attuale l’ex sindaco che in giro si è solo visto nelle riunioni del consiglio comunale.

    In campagna elettorale l’uno si è visto continuamente in giro a salutare la gente (il che, in un paesone come Orbassano, vuol dire sostanzialmente farsi trovare la domenica in piazza dopo la messa), l’altro ha contato sul fatto che ad Orbassano ha sempre vinto il suo partito e sull’impegno dell’apparato del medesimo.

    Alla fine, con l’attuale voglia di vedere qualcosa di nuovo, non mi è parso poi così strano che abbia vinto il primo…

  10. freak:

    Che il 25 aprile è morto ci andrei piano a dirlo, penso che sia morto il considerarlo una proprietà intellettuale della sinistra, ed era ora. Il 25 aprile non può essere fazioso.
    Credo che vada festeggiato come ricordo dell’ultima guerra che ci ha coinvolti come nazione, la fine della dittatura, la fine della guerra con gli altri e della guerra civile, quindi festa della pace, della fratellanza e della libertà. Si ricordano gli orrori della guerra, orrori che fanno parte di ogni guerra in quanto tale, di cui ogni parte inevitabilmente si macchia, senza poter distinguere troppo fra buoni e cattivi (la guerra fa schifo in quanto è guerra, punto).

    Alemanno ha vinto? Io tenevo per lui. La cosa bella delle elezioni dei sindaci è che uno può presentarsi solo per due mandati (consecutivi) e la sinistra che fa? lo ricandida? ennò, possibile che non c’era un altro? Eppoi non la farei lunga con le croce celtiche passate e quant’altro: alle amministrative sono cose che contano meno, Alemanno ha già fatto il ministro senza manifestare nostalgie, e inoltre credo che vorrà tenere a bada i fascistelli romani ringalluzziti, perchè non vuole farsi figure di merda.

  11. Giorgio V:

    Penso che in Italia il guaio della “sinistra” -ma ormai c’è parecchio da discutere sul concetto che può rappresentare questa parola da noi- sia che si ritrovi sempre di più perdente per vocazione, attualmente incapace di essere vera forza propulsiva per l’evoluzione della società, e paradossalmente più conservatrice della stessa aggressiva destra oggi al potere.
    Frenata dalle componenti (filo-)clericali esattamente sulle tematiche su cui uno Zapatero appare a noi italiani come un marziano (tra l’altro, qualcuno ha già pensato a quanto entusiasmo avrà messo l’elettorato gay nel votare Rutelli? Sempre se l’ha votato…), timida a dir poco nel difendere le stesse classi sociali che oggi -oddio, quale “inattesa” deriva!- la tradiscono (mettiamola nel conto l’incapacità del governo Prodi di effettuare una necessaria redistribuzione dei redditi), oltre che -come da te già evidenziato- drammaticamente in ritardo nella comprensione dell’emergenza-sicurezza (davvero memorabile l’apparizione della Turco nel Porta a Porta post-elezioni, c’è da sperare che Chiamparino non faccia harakiri sui rom…).

    A questo disastro contribuiscono a mio parere altri “particolari” tutt’altro che trascurabili, come le numerose ingenuità tattiche, l’utilizzo di un linguaggio tuttora poco diretto e comprensibile per l’italiano medio e altro ancora.

    Concludo rispondendo su 25 aprile e Marlene: non so te, ma personalmente credo che anche una buona parte delle decine di migliaia in piazza per Grillo -senza contare coloro, certo una minoranza, che per personali motivi politici sono naturalmente astiosi verso i valori rappresentati dall’Anniversario della Liberazione- fosse lì soprattutto per godersi lo spettacolo gratuito di un notissimo cabarettista per cui altrimenti c’è da pagare un biglietto (senza contare i Caparezza & C.). Se siamo alla mera logica dei numeri, il V3 facciamolo organizzare e condurre da un Travaglio e vediamo quanta gente arriva…

  12. vb:

    Neanche a me piace la logica dei numeri; però, se vuoi candidarti a governare un Paese, è con quella che devi fare i conti. Altrimenti fai il movimentino no-tutto o il partitino duro e puro che non serve a nulla e che alla fine sparisce da solo (e vedrai che questo sarà un problema che avrà presto anche Grillo…).

  13. Alberto:

    Eh già. Il 25 Aprile è morto, d’altra parte, una data vecchia di 63 anni che ce ne frega. Bisogna guardare avanti… Non facciamo come quei vecchioni dei francesi che ancora adesso ricordano il 14 Luglio del 1789 o quei matusa degli americani che si ricordano del 4 Luglio del 1776. Feste nazionali? Ma non facciamo ridere… Che senso hanno le feste nazionali oggi? Forse siamo una nazione? Direi proprio di no, e allora sì, che muoia il 25 Aprile, come qualunque festa nazionale e come qualunque altro simbolo di unità civile e sociale. Almeno a questa forma di eutanasia spero la Chiesa non si opporrà.
    Aveva ragione Metternich, “l’Italia è solo un espressione geografica”. E’ tuttora così…

 
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