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mercoledì 9 Aprile 2008, 17:44

Tangenziale centro

Ho già parlato in passato di come, pur essendo assolutamente a favore di nuove infrastrutture, la voglia delle istituzioni pubbliche – in particolare piemontesi – di scavare e riscavare mi sembri alquanto sospetta. Potete quindi immaginare la mia reazione quando sul giornale di oggi ho trovato non una ma due belle sparate di Mercedes Bresso.

La prima è quella secondo cui la Regione Piemonte sarebbe pronta ad investire 25 milioni di euro sulla linea ferroviaria Pinerolo – Torre Pellice, in crisi perché i passeggeri sono pochi e i costi sono molti. Ammettiamo pure che abbia senso, per qualche ragionamento di interesse pubblico, mantenere in servizio una ferrovia antieconomica invece di metterci un bel bus, come avviene ormai su tutti i percorsi extraurbani non principali; bene, a cosa servono questi soldi? Servono a buttare via i treni e sostituirli con dei supertram, costruiti appositamente per poter circolare sia su binari stradali che su binari ferroviari.

Peccato che subito dopo si precisi che siccome Pinerolo è piccola e di Torre Pellice non ne parliamo, in realtà non ci sarà alcun tratto stradale; semplicemente, i nuovi supertram circoleranno sui binari dei vecchi treni, fermandosi alle vecchie stazioni, e offrendo lo stesso servizio di prima. Al massimo, visto che accelerano e frenano più velocemente, si piazzeranno un paio di fermate extra in mezzo ai campi, sperando che ci si materializzi prima o poi qualche passeggero. Sfugge quindi a chi serva l’investimento; a parte ovviamente la Alstom di Savigliano, che questi supertram li costruisce.

Tuttavia, questa idea è una bazzecola se la si confronta con la successiva: la Bresso vuole costruire un tunnel autostradale a quattro corsie sotto Torino, partendo dal sottopasso di corso Unità d’Italia, passando sotto il Valentino e piazza Vittorio, e sbucando sul Lungodora all’altezza dell’Italgas. Firmando un accordo con Di Pietro all’ultima settimana da ministro, si vuole costruire un’opera che vien via per due lire, pare un paio di miliardi di euro; che peraltro non sarebbero sufficienti per questa e per le altre autostrade da costruire in zona, per cui la nuova opera sarebbe costruita da privati che poi imporrebbero un pedaggio.

Ora, io posso capire che ci voglia del tempo per arrivare in centro da sud e che possa far piacere l’idea di abbreviarlo; tuttavia, un’opera del genere non servirebbe certo per convogliare le auto in piazza Castello, per prima cosa perché non si capisce dove potrebbero costruire degli svincoli autostradali in mezzo alla città senza devastarla, per seconda cosa perché è noto che dove l’autostrada incoccia la città si crea una coda e il tunnel si limiterebbe quindi a spostare l’attesa in avanti di qualche chilometro riversando auto su vie non in grado di accoglierle, per terza cosa perché non si capisce chi pagherebbe due o tre euro di pedaggio a botta per risparmiare dieci minuti sui viali, e per quarta cosa perché non ci hanno detto che tra poco metteranno l’ecopass anche a Torino, e che comunque dobbiamo scordarci di arrivare in centro con le auto?

Infatti, si dice, lo scopo dell’opera non sarebbe tanto portare il traffico in centro, ma velocizzare l’attraversamento nord-sud della città. Capisco che se uno arriva da Savona e va ad Aosta debba fare un lungo giro (che peraltro si accorcerà quando finiranno corso Marche), ma ha senso scavare un megatunnel per togliere traffico dalla tangenziale e portarlo sotto il centro città?

Restano i soliti dubbi sulla pianificazione dei trasporti dell’area torinese; da una parte si fa una metropolitana bellissima, che però costa e fa fatica a venire finita; dall’altra però si vuol fare la tangenziale centro con annesse devastazioni e cantieri. Da una parte si incrementano costi e divieti per andare in centro, dall’altra si costruisce un parcheggio proprio sotto piazza san Carlo. Per questo sembra che l’idea sia di costruire megaopere ovunque, più che di pianificarle con cura.

Ora, se i soldi che sprecano fossero i loro, potremmo ignorarli; ma sono i nostri, e se per tutto questo ci dobbiamo subire uno Stato che in un solo anno aumenta le entrate fiscali del dieci per cento – cioé più o meno quello che gli stipendi guadagnano in cinque anni quando va bene -, creando cittadini sempre più poveri e politici sempre più ricchi e liberi di sprecare e regalare, la cosa comincia a diventare molto preoccupante.

[tags]torino, bresso, autostrade, trasporti, tasse[/tags]

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5 commenti a “Tangenziale centro”

  1. Mir:

    Quoto Vb al 102%.
    Quante linee di metropolitana sarebbero realizzabili con il costo della Tangenziale Centro..

  2. .mau.:

    Sono anni che a Milano parlano di fare l’autostrada sotterranea da Certosa fino a Porta Garibaldi, e trent’anni fa a Torino parlavano di prolungare la Milano-Torino da Corso Giulio Cesare fino a piazza Statuto sopra i binari della ferrovia… insomma, nulla di nuovo.
    Ma per quanto ne sapevo l’idea di base era fare la tangenziale est, insomma una Chivasso-Asti che avrebbe molto più senso…

  3. Hayabusa:

    Il problema è che la tangenziale est oltre la collina è il progetto caldeggiato da una parte politica, ovviamente la presidente della regione, che è della parte opposta, deve proporre qualcosa d’altro. Per quanto campato in aria.

    La barzelletta del tram treno sono anni che gira. A pensar bene qualcuno ha fatto un giro in città in cui questo funziona e ha pensato “figo! lo faccio fare anche a Torino”, e da allora ogni due/tre mesi lo propone per la Torino-Caselle, per la Torino-Orbassano, per la Torino-Pinerolo, per la Torino-Aosta….

    A pensar male, invece, bisognerebbe chiedersi chi ci guadagna cosa, visto l’accanimento a proporlo senza considerare problemucci vari del tipo che i binari tramviari di Torino hanno uno scartamento differente dai binari ferroviari, per cui ti ritroverai con un tram-treno, che fa il percorso del treno e poi si ferma esattamente dove si ferma quello, visto che non potrebbe proseguire in città come un normale tram salvo fare tutta una serie di binari apposta inutilizzabili dagli altri tram…

    Ma d’altro canto siamo in periodo elettorale, quindi è in pieno svolgimento la gara a chi le spara più grosse. Allora partecipo anch’io: faccio presente che, avendo due miliardi di euro si fanno due intere linee come l’attuale VAL.

  4. vb:

    .mau.: Infatti vorrebbero farle tutte e tre insieme: corso Marche (con tre chilometri in sotterranea, dalle Gru all’Alenia, sotto i quali passerebbe la TAVV); la tangenziale Est sul percorso Santena-Chieri-Gassino-Brandizzo, anche se alcuni vogliono una statale veloce con le rotonde e altri vogliono una vera autostrada; e poi la tangenziale centro.

    Comunque, la portata (e quindi la densità di code) di un percorso cittadino è limitata dalla portata del punto più stretto: o metti sottoterra *tutte* le strade principali, oppure avrai sempre da qualche parte un semaforo o una strettoia che vanifica il tutto… Gli interventi che servono sono quelli che rimuovono un punto a portata ridotta su un percorso a portata mediamente più elevata (vedi sottopasso di piazza Rivoli): un sottopasso che elimina un incrocio tra due percorsi molto trafficati è molto più utile di chilometri di tunnel che finiscono in un imbuto.

  5. Alberto:

    A Verona c’è un sistema di sottopassi che a mio parere funziona benissimo e rende la città attraversabile in pochi minuti. Non credo che l’idea di applicare la stessa logica a Torino sia così peregrina.
    Il problema che io sollevo è il fatto che in generale, in questo genere di proposte tenda a non esserci una progettualità, anche perché i tempi di realizzazione sono talmente lunghi che è impossibile prevedere quali saranno i flussi di traffico alla conclusione dell’opera e quindi se sarà efficace o no. I lavori per il nuovo ponte di San Mauro sono durati 18 anni. E’ ovvio che quando si sono conclusi i lavori, il progetto fosse inadeguato.

 
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