Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Sat 20 - 15:24
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register

Archivio per il giorno 3 Marzo 2009


martedì 3 Marzo 2009, 23:29

Ripido

La giornata di ieri ha ridefinito il mio concetto di ripido; ma ne è valsa la pena.

Infatti, a differenza di oggi – in cui sono stato preso tutto il giorno in riunioni, e quel paio d’ore libere che ho avuto è stato speso facendo altre cose per l’Italia e crollando a dormire con la faccia sul letto – ieri mi sono preso la giornata libera e sono andato con un giro organizzato a vedere le piramidi di Teotihuacan.

Ed è stata una visita davvero impressionante: una città-tempio di duemila anni fa in cui anche solo il poco che è stato ricostruito è di un’imponenza impressionante; una cosa la cui grandiosità, tra ciò che ho visto, è comparabile forse solo con le rovine di Efeso, ma che ad esse unisce il fascino alieno di una civiltà lontana dalla nostra, un po’ come su per la montagna di Hattusha.

Ma quando si arriva in cima alla Piramide del Sole, o alla piattaforma di metà di quella della Luna (più su non si può andare), la sensazione è eccezionale. La prima è più alta, ma la seconda per me è stata più impressionante, perché è posta al fondo di una grande piazza perfettamente quadrata a cui si giunge da un enorme viale lungo un paio di chilometri, e da lì sopra tutto questo è inchinato ai tuoi piedi.

DSC09271s.JPG

C’è solo un piccolo particolare: o questi aztechi discendevano dagli stambecchi, o avevano le gambe di due metri, perché tutti questi edifici sono accessibili soltanto mediante scalinate ripidissime. E quando intendo ripide dico sul serio: questo ad esempio è il punto più ripido dell’ascesa alla Piramide del Sole.

DSC09323s.JPG

Oltre a questo, si è a circa duemila metri di altitudine; e la temperatura gradevole (circa venticinque gradi) non toglie il fatto che si è dritti sotto il sole e non c’è una nuvola in cielo da nessuna parte. Io mi sono limitato ad arrossarmi un po’, ma i miei compagni di viaggio finlandesi hanno rischiato grosso. Sulla salita, però, abbiamo rischiato tutti l’infarto, o in alternativa di perdere l’equilibrio per sfinimento e rotolare giù sulle pietre per qualche decina di metri.

E poi, la cosa è stata resa più difficile da un altro piccolo particolare: come in tutti i tour organizzati, la prima sosta obbligata è stata presso il classico “negozietto tipico di artigianato” dove ti dimostrano le abilità locali e poi cercano di farti comprare qualcosa. Solo che in questo, oltre alle statuine di ossidiana e ai tessuti di fibra di agave, ci hanno rifilato (alle dieci del mattino) una dimostrazione di liquori del posto: e prova il pulque, e prova la tequila, e prova il liquore alle mandorle, e quello rosso e quello verde… come tattica di vendita è interessante, e comunque, quando siamo usciti di lì e siamo arrivati alle piramidi, il clima era piuttosto allegro.

Però valeva la pena di andarci, e di riuscire a salire fin lassù: se non altro per essere riuscito a farlo senza ammazzarmi.

[tags]viaggi, messico, teotihuacan, piramidi, aztechi, tequila[/tags]

divider
 
Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike