Scene da un consiglio comunale italiano
Ieri sera, nella ridente cittadina di Rivoli (TO), si svolgeva il consiglio comunale, da poco costituitosi dopo le elezioni del giugno scorso.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno ve n’era uno apparentemente di ordinaria amministrazione: la nomina dei revisori dei conti, a garanzia della regolarità del bilancio della città . Il Comune aveva provveduto ad emettere un regolare bando pubblico; erano arrivate una trentina di candidature, e ora il consiglio comunale doveva votare i due da nominare.
Sin dalla notte dei tempi, Rivoli è governata dal centrosinistra; ai bei tempi il Partito con la P maiuscola raggiungeva percentuali bulgare. Così, il Partito Democratico, principale partito della maggioranza, è arrivato in consiglio con una indicazione di voto: il fortunato prescelto dal PDmenoL, destinato a sicura nomina, era il commercialista Ruggero Ragazzoni di Torino.
Peccato che ci fosse qualcuno che si era fatto i compiti a casa: il consigliere comunale di Rivoli a 5 Stelle, Ivan Della Valle, che si era esaminato i curriculum dei candidati e aveva usato uno strumento potentissimo e ipersegreto – Google – per verificarli.
Basta infatti una ricerca con Google per scoprire le credenziali del commercialista Ragazzoni. Per prima cosa, è il commercialista personale di Chiamparino, molto amico degli ex diessini, che in passato già lo fecero nominare revisore dei conti del Comune di Torino (della cui solidità di bilancio ben sappiamo). Ma soprattutto, sette mesi fa il commercialista Ragazzoni è stato coinvolto in un caso di sottrazione di diversi milioni di euro di denaro pubblico, per il quale è stato arrestato e accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato, insieme all’ex procuratore di Torino Giuseppe Marabotto. Non c’è che dire, un ottimo curriculum per una persona a cui affidare i controlli sul fatto che il bilancio di Rivoli sia in ordine e nessuno si freghi dei soldi!
Naturalmente, quando il consigliere grillino ha fatto notare la cosa, è successo il finimondo; tanto che si è dovuto sospendere il consiglio comunale. La maggioranza si è spaccata in due; i consiglieri più giovani si sono rifiutati di votare Ragazzoni, ma i dirigenti del partito hanno insistito che quello era il candidato raccomandato e quello si doveva votare. Come risultato, grazie alla divisione, sono stati nominati i due candidati della minoranza di centrodestra.
A questo punto qualcuno di sinistra dirà senz’altro che i grillini sono mandati da Berlusconi per indebolire il PDmenoL e i suoi alleati; ecco, credo che in questo caso il famoso vaffanculo sarebbe alquanto appropriato.
P.S. Ci piacerebbe tanto mostrarvi le immagini di quanto sopra raccontato. Sfortunatamente, il comune di Rivoli – già protagonista di un famoso video in cui i vigili urbani cancellano la registrazione del consiglio comunale dalla videocamera di un cittadino – ha sì approvato in fretta e furia mesi fa l’intenzione di liberalizzare le riprese, ma purtroppo, per insuperabili motivi tecnici, non è ancora stato capace di emanare il regolamento che attua la delibera. Dato che il vicesindaco Di Croce dell’IDV – parte integrante della maggioranza di centrosinistra – ha più volte dichiarato di essere pienamente in linea con le direttive di Antonio Di Pietro a favore di tale liberalizzazione su tutto il territorio nazionale, confidiamo che gli insuperabili motivi tecnici possano essere presto superati.
Aggiornamento: Per la precisione, il commercialista proposto dal PD non era Ruggero Ragazzoni ma il figlio, commercialista nello studio del padre. Naturalmente, dal punto di vista politico non cambia granché… Comunque, per evitare l’imprecisione sarebbe stato sufficiente che fossero state disponibili le riprese della seduta del consiglio, o anche solo che tutte le candidature fossero state pubblicate sul sito per trasparenza.
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