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mercoledì 30 Settembre 2009, 18:41

A Milano si viaggia gratis e in estrema sicurezza

A Milano, sui mezzi, si viaggia gratis: almeno è ciò che mi è successo in questi giorni. La settimana scorsa, infatti, per andare da viale Argonne a Porta Venezia ho preso il tram 5 (me l’ha suggerito il sito ATM ma non ci cascherò mai più: è arrivato un tram e ho pensato “toh guarda, un tram storico in giro di prova, peccato che sia ancora da restaurare”, e invece era proprio il 5, con i pezzi che si staccavano e lo sporco di trent’anni sul groppone; la prossima volta piuttosto vado a piedi) e la macchinetta per validare il biglietto era rotta; ho fatto tutto il viaggio con il biglietto in mano e la paura che uno dei famosi controllori lombardi sindacasse sulla mancanza del timbro. Stamattina invece ho preso il 54 per andare in centro, e la macchinetta era rotta pure lì; una bella scritta “FUORI SERVIZIO” campeggiava sia su quella per i biglietti che su quella per gli abbonamenti, e allora ho capito che è normale e che fa parte di una campagna di sconti per i fruitori dei mezzi.

Milano, dal punto di vista urbanistico, è una città ai confini della realtà; solo qui potrebbero prendere un orrendo palazzone anni ’50 in corso Monforte, davanti alla Provincia, e pensare di vendere un alloggio con un cartello che dice “VENDESI – delizioso appartamento di 125 mq”. Delizioso, capite? Su una via buia larga cinque metri e perennemente occupata di auto in coda eterna che spuzzettano sulla tua finestra! Se quello è delizioso, vuol dire che i milanesi si deliziano con poco.

L’altra scelta urbanistica che lascia perplessi è la quasi totale mancanza di corsie preferenziali e vie dedicate al trasporto pubblico. Corso Monforte, a parte brevi tratti, è a senso unico con una carreggiata larga due corsie; in una gestione con un minimo di senso, una delle due sarebbe una preferenziale per bus e taxi mentre l’altra sarebbe dedicata al traffico privato, o meglio ancora la via sarebbe riservata a bus e taxi mentre il resto della carreggiata costituirebbe un marciapiede di larghezza decente a servizio dei pedoni e dei negozi. Devi andare in San Babila? Miseria, hai a disposizione una metro di tre linee più passante, varie linee di bus, i taxi, bike sharing ovunque, e svariati parcheggi sotterranei pubblici e privati da cui puoi arrivare lì a piedi in cinque minuti. Ma che cacchio di ragione c’è per volerci arrivare con il SUV a otto ruote motrici, che poi non sai dove lasciarlo e comunque all’incrocio ti pianti perché è più largo anche del bus? E invece niente, la via è riempita così: una corsia occupata da SUV a otto ruote motrici fermi in sosta vietata con le quattro frecce, e l’altra da una coda eterna e infinita in cui il bus, così come chiunque altro, impiega quindici minuti a fare tre isolati. Mah…

Ah, e la sicurezza? Sul 54 dove la macchinetta non funzionava, in compenso funzionava uno schermo su cui giravano pubblicità e informazioni varie. Una delle informazioni era relativa al bando per l’assunzione di nuovi autisti ATM; i requisiti, oltre al saper guidare e al voler fare turni anche notturni e festivi, erano “godimento dei diritti civili e politici” e “nessun procedimento penale in corso o condanna penale passata in giudicato”. Insomma, sui mezzi milanesi si viaggia in piena sicurezza, con la certezza che il tuo autista non è un assassino, stupratore, truffatore o spacciatore che gira strafatto. Comunque, se voi siete un assassino, stupratore, truffatore o spacciatore che gira strafatto potete sempre consolarvi facendovi eleggere in Parlamento, dove invece tali requisiti non sono minimamente richiesti e anzi se provi a proporli ti danno del “forcaiolo” e “giustizialista”. Strano paese, il nostro.

[tags]milano, bus, traffico, mezzi pubblici, atm, biglietti, appartamenti, delizia, urbanistica, sicurezza, pregiudicati, parlamento pulito[/tags]

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8 commenti a “A Milano si viaggia gratis e in estrema sicurezza”

  1. Paolo:

    La pubblicità di quel bando è anche sulle linee della metropolitana di Roma (sarà che ci sono frotte di romani che guidano i mezzi pubblici, sono schifati dal datore di lavoro, prendono la metro e vogliono trasferirsi a Milano). In piccolo c’è scritto che viene applicato il Regio Decreto tal dei tali; se ricordo bene, quel R.D. stabilisce che nelle assunzioni si dà precedenza agli iscritti al Partito Nazionale Fascista. Si tratta del R.D. citato da ATM a sostegno della non volontà di assumere un marocchino a guidare i mezzi pubblici.

  2. FRANK:

    “Ah, senza biglietto! Su come si chiama”
    “Aieie… Aieie Brazo”

  3. raccoss:

    A Milano di questi tempi si gira aggratis anche nei rari mezzi dove l’obliteratrice funziona, purchè non sei neGro. Infatti, da recenti notizie, pare che controllori e vigili spendano il loro tempo a caricare extracomunitari nelle tradotte verso le caserme.

    In ogni caso, se Milano è il fiore all’occhiello della Lombardia, per me è il miglior motivo per NON votare Lega.

  4. .mau.:

    @raccoss: ho visto controllori multare indiscriminatamente negher e milanesi.

  5. mfp:

    Tu mi sa che e’ da tanto che non ti muovi per Roma con i mezzi pubblici (cosi’ come non sai quanto “diroccati e trasandati” siano gli edifici romani). Mi viene da pensare questo mentre ti leggo che, da Torinese, ti lamenti dei trasporti… milanesi. La mia esperienza milanese recente (2005-2008) e’ infatti (per i trasporti) totalmente positiva. Abituato a Roma – diuturnitas romae – la sporcizia non la accuso molto e affronto l’assenza di obliterazione con animo epicureo (o erano gli stoici? Gli orfici? Vabbe’, quella roba li’… no fear); di default oramai ovunque mi trovo: non ho paura dei controllori. E so’ che li’ a Torino ve la cavate relativamente bene perche’ piu’ di qualcuno nel decennio passato, tornando da Torino, tra le tante cose che mi poteva raccontare sceglieva proprio di trasmettere lo stupore davanti all’efficienza dei trasporti torinesi. Poi tra l’altro, nella mia ultima ascesa da burino tra le nebbie… ho scoperto anche il romanticismo di Milano… (e no; non ero in dolce compagnia; pero’ un collega innamorato della sua citta’ mi ha fatto da Cicerone; quindi sono andato per la prima volta oltre i trasporti e gli uffici milanesi, che tipicamente sono le uniche cose che vedi quando vai in missione lavorativa breve). Li’, ecco, hanno avuto solo la sfiga di essere particolarmente portati per il commercio… d’altronde se c’hai talmente tanta nebbia che i prodotti della terra non cicciano, ti rimane solo di vendere e trombare… e quindi quando Ford all’inizio dell’industrialismo se ne e’ uscito con qualcosa tipo “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”… beh… l’hanno preso in parola. Insomma, non si vergognano neanche un po’ a mettere l’aggettivo “delizioso” su un appartamento che fa una pippa ad un qualsiasi Basso Napoletano ( http://it.wikipedia.org/wiki/Basso_%28Napoli%29 ). Non mi fraintendere, pure i napoletani te lo spacciano per “delizioso”… usando magari una parola piu’ colorita… pero’ se li sgami si mettono a ridere, ti stringono la mano, e ti offrono un caffe’… non fanno i commenda bacchettoni, offesi dal fatto che discuti l’aggettivo. E poi ai Bassi i SUV non centrano proprio… andare con un SUV ai Bassi e’ come cercare parcheggio a Trastevere… o hai una Patente di 8o Livello per Parcheggio Sull’Arbero, o con un SUV non ne esci prima di esserti fatto entrambe le fiancate su un qualche spigolo.

    Sui criteri di selezione degli autisti stendo un velo pietoso. Fare l’autista e’ un lavoraccio, e il peso di quel dispreggiativo in Italia sembra essere direttamente proporzionale alla latitudine della citta’ in questione e inversamente proporzionale al cinismo degli amministratori pubblici (o concessionari privati monopolisti di facilities pubbliche). La prova empirica e’ che se a Milano escludono gli ex-galeotti, a Malta (oggi angloaraba, poco prima paradiso fiscale, ma amministrazione italiana fino al 192x) gli autobus sono guidati quasi esclusivamente da ex-galeotti. E funzionano come un orologgio svizzero (Narborensi calvinisti e bastardi; si ricavano sempre la nicchia migliore). Ho detto tutto. Ma oggi sono particolarmente prolifico di parole quindi allungo per dare fastidio ai pragmatici della comunicazione umana… non vorrei produrre punti di dicontinuita’ troppo marcati nel mio stile… (finger) … quindi dico che e’ da veri STRONZI negare agli ex-galeotti perfino i mestieri piu’ umili. Che devono fare? Suicidarsi? Poi e’ OVVIO che quando fai gli indulti una buona percentuale di loro torna a delinquere. Ed e’ indecente che un qualsivoglia concessionario di servizi pubblici non si accolli l’onere di selezionarli, formarli, etc.

  6. for those...:

    Triste destino quello dei tram milanesi.O li sostituiscono con i mega-jumbo supersonici che però poi deragliano una volta alla settimana, oppure tengono quelli storici talmente male da sembrare dei cadaveri su rotaie.E pensare che ci sono posti dove sono talmente apprezzati da comprarseli!La mancanza di corsie preferenziali di Milano va di pari passo con la mancanza di vie ciclabili (caratteristica di tutta Italia a dire il vero).E’ che c’è un perverso circolo vizioso: quelli col SUV vanno in centro intasandolo perché “i mezzi pubblici fanno schifo” mentre i mezzi pubblici fanno schifo perché nessuno li prende (e chi li prende non paga!) e tutti vanno col SUV!

    Qualche mese fa il comune annunciò che non avrebbero costruito una pista ciclabile perché, secondo un sondaggio, i cittadini preferivano più parcheggi.
    Finché gli amministratori non prenderanno il coraggio di fare scelte impopolari (sul momento) continueranno a non esserci corsie preferenziali né ciclabili.

  7. for those...:

    Triste destino per i tram di Milano.
    O spendono milioni per prendere i supermegajumbojetipersonici, che però poi deragliano ogni settimana, oppure quelli storici li lasciano marcire.
    E pensare che ci sono posti dove sono apprezzatissimi e se li comprano pure!

    All’inizio di Settembre ero a Reggio Calabria e dovevo andare dall’aeroporto al porto degli aliscafi. Ho preso il biglietto dell’autobus e, durante il tragitto, dicevo alla mia compagna che potevamo risparmiarci gli 80 centesimi (che pitocchi!) perché figuriamoci se arriva un controllore su un mezzo pubblico di Reggio Calabria… esattamente alla fermata successiva ne sono saliti due!

  8. for those...:

    Vittorio, magari uno dei due commenti doppi lo puoi cestinare… sorry!

 
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