Chitarre, più o meno
Sappiamo che – come usava dire Elio – la storia del chitarrismo mondiale si esaurisce col più grande virtuoso italiano vivente della materia, Ghigo Renzulli (qui in uno dei punti più alti della sua carriera, quando al concerto del Primo Maggio 1993, purtroppo non inquadrato, riesce a sbagliare più di una volta il difficilissimo assolo finale di El Diablo).
Se però proprio vi piacciono i dischi dei chitarristi (il che vuol dire che siete malati, in quanto di solito più i chitarristi sono virtuosi e più le loro composizioni sono più o meno equivalenti al fischio di un modem a 28.800 baud, ossia una serie di rumori striduli e fastidiosi troppo veloci per significare alcunché) per stasera vi potreste accontentare dei due shamisen degli Yoshida Brothers.
E se anche non sapete chi sono gli Yoshida Brothers, il loro pezzo Tabidachi potrebbe suonarvi familiare, almeno se, come me, siete fan del Maestro Battiato…
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