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sabato 28 Agosto 2010, 12:05

Ricontiamo anche i soldi?

Mi preme sottolineare subito che non sono io che ce l’ho col PD, sono loro che riescono sempre a stupire in negativo!

Veniamo al dunque: quei pochi di voi che sono interessati alla vicenda del riconteggio dei voti delle ultime elezioni regionali piemontesi, per capire se Cota ha vinto veramente oppure no, sapranno che essa si è arenata su un problema concretissimo: chi paga i trecentomila euro che, secondo gli enti competenti, sono necessari per tirar fuori le duemilatrecento urne dal deposito giudiziario, aprirle davanti a personale qualificato, tirare fuori quelle cinque o sei schede per seggio con il voto per le liste contestate e verificarle di nuovo?

Invano il TAR ha fatto notare che il problema non sussiste: a norma di legge, le spese andranno pagate da chi perde la battaglia legale, o comunque divise tra le parti come deciderà il giudice. Anzi forse è proprio questo il problema: dopo aver montato su un casino di questo livello, entrambe le coalizioni (o meglio: i ricorrenti da un lato, e gli autori delle presunte irregolarità dall’altro) hanno paura di prendersene la responsabilità, anche economica.

Del resto è noto che buona parte del centrosinistra non veda affatto di buon occhio i ricorsi, che rischiano di farli passare per “quelli che ribaltano il voto popolare grazie alle toghe rosse” e inoltre di fargli ritrovare in casa la Bresso, che molti suoi colleghi di partito vedono come il fumo negli occhi e sono ben contenti di essersi tolta dalle scatole. E così, c’è chi dice che questo problema dei fondi, con relativa melina da parte di istituzioni vicine al centrosinistra, sia stato montato ad arte per far finire la cosa nel nulla.

Per spezzare questa impasse, come avrete letto, noi del Movimento 5 Stelle Piemonte abbiamo lanciato una proposta provocatoria ma anche più concreta di quanto sembri: visto che noi abbiamo rinunciato a 130.000 euro di rimborso elettorale solo di quota per il 2010, che lo Stato usi quei soldi per pagare almeno in parte il riconteggio.

Sono invece rimasto basito a leggere la “provocazione” lanciata in risposta dal Partito Democratico piemontese: per pagare il costo del riconteggio delle schede, verrà aperta una sottoscrizione alla festa nazionale del PD che apre oggi in piazza Castello. Ma scusate, è lo stesso PD che, solo in Piemonte, solo per le elezioni regionali e solo come quota di quest’anno, incassa oltre 800.000 euro di fondi pubblici come rimborso elettorale? Se vogliono finanziare il riconteggio, possono benissimo prendere i fondi da lì… no?

La cosa più triste però saranno i militanti e simpatizzanti del partito, magari cassintegrati o precari, che si toglieranno qualche euro dal portafoglio bucato pur di “aiutare la causa”. Cari amici, datevi una svegliata… invece dell’euro, andate lì e infilate un foglietto con scritto “i nostri soldi già ve li siete presi, usate pure quelli”!

[tags]elezioni, regionali, piemonte, riconteggio, cota, bresso, pd, movimento 5 stelle, beppe grillo, rimborsi elettorali[/tags]

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