La politica secondo un sindacalista FIOM del PD
Il forum dei tifosi del Toro è omnicomprensivo: si parla di tutto e anche di politica. La sezione politica è frequentata in buona parte da militanti del PD; e così ieri mi sono trovato uno di questi, tesserato PD e sindacalista della FIOM-CGIL, che ha così raccontato le dinamiche interne al suo sindacato, con cui hanno rovesciato il dominio della corrente più agguerrita – la Rete 28 Aprile – sostituendola con una maggioranza più disposta a scendere a patti con Bonanni & C.:
Ah, si è liberato un posto nel direttivo regionale FIOM…Presto sarò all’altezza della tua compagna
Sono contento, sai quando fai una battaglia politica, come una partita a scacchi, e la vinci ?
Questi hanno chiesto posti, funzionari, posti in segreteria, bisognava piazzare pure la “protetta” di Giorgio Cremaschi proveniente da Roma… Noi siamo andati dal candidato segretario, e gli abbiamo detto:”Un posto in segreteria e un funzionario e chiudiamo l’accordo” “Un posto in segreteria” “Ok”
Poi abbiamo sparso la voce dell’accordo, 28 Aprile si sono incazzati e hanno abboccato, votando contro e tagliandosi le palle. Capolavoro. E sono contento perchè ho avuto un ruolo di primo piano nell’architettura e nell’organizzazione. Sono contento.
Io non ci potevo credere: avrei capito se il sindacalista piddino avesse detto che loro non erano d’accordo con quelli là su questo e quest’altro punto, e allora sono andati dagli incerti e li hanno convinti con la forza delle loro argomentazioni a schierarsi con loro e a cambiare maggioranza… Invece ha detto che il motivo per cui la maggioranza è passata dalla loro parte, in sostanza, è che hanno chiesto solo una poltrona invece di molte! Non che la componente avversaria ragionasse diversamente, ma è stata una gara al ribasso da vero sindacalista: vince chi chiede di meno a chi ha il potere in mano.
E il bello è che tutto questo è visto come una cosa normalissima, tanto è vero che quando ho obiettato qualcosa mi hanno dato del “qualunquista” e della “sinistra che non vuole andare al governo e preferisce stare all’opposizione, perché così non si occupano le poltrone e non ci si sporca le mani”… Al contrario, io nel Movimento sono tra quelli che il problema di come andare al governo per cambiare qualcosa se lo pongono; ma se la logica è quella… no grazie!
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