Noi fuori
E a lor signori che grazie a noi stanno dentro al caldo, un po’ blindati e un po’ gramellini, buona festa della loro Repubblica.
Noi fuori dalle grandi speranze e dai loro ingranaggi
noi fuori dalle radio dalle spiagge dalle vacche grasse
fuori dai cortei dalla burocrazia
fuori dalle fabbriche e dai musei
è dall’alto che ci dividono
è là in alto che inventano il pericolo
Noi fuori dai campi dell’orgoglio e dall’ansia di medaglie
noi fuori siamo l’acqua sprecata ai confini dei deserti
fuori dai cortei dalla burocrazia
fuori dalle fabbriche e dai musei
è dall’alto che ci sparpagliano
è là in alto che inventano il pericolo
Noi fuori dalle radio dai minuti di silenzio
dai conteggi dal consenso dai sondaggi dalle scuole
di nostro signore dalle aiuole dai cantieri
noi fuori non sappiamo cosa fare
Fuori dai cortei contro la geografia
fuori dalle chiese dentro ai formicai
è dall’alto che ci dividono
è là in alto che inventano il pericolo
Noi fuori dalle liste dai concorsi
dalle carte dalle curve dai discorsi
dalle rotte dalle risse dalle caste
dalle eclissi dai teatri
dalle aste dai contagi dalla peste
dallo sfarzo e dalla miseria
dalle feste con le droghe serie
dai concerti con le sedie
dai solarium dai cortili coi pavoni
dalle danze dai condoni
da Manzoni e da Mameli
dalle condizioni dei finanziamenti
dai cimeli della brava gente
dai congressi dalle marce
dai sondaggi di opinione
dagli asili e dalle pensioni
noi fuori non sappiamo cosa fare
[tags]repubblica, 2 giugno, gramellini, ministri, fuori[/tags]