Sky
Vittorio vb Bertola
Fasendse vëdde an sla Ragnà dal 1995

Mèr 4 - 22:21
Cerea, përson-a sconòssua!
Italiano English Piemonteis
chi i son
chi i son
guida al sit
guida al sit
neuve ant ël sit
neuve ant ël sit
licensa
licensa
contatame
contatame
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vej blog
vej blog
përsonal
papé
papé
fotografie
fotografie
video
video
musica
musica
atività
net governance
net governance
consej comunal
consej comunal
software
software
agiut
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet e faq
usenet e faq
autre ròbe
ël piemonteis
ël piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
vej programa
vej programa
travaj
consulense
consulense
conferense
conferense
treuvo travaj
treuvo travaj
angel dj'afé
angel dj'afé
sit e software
sit e software
menagé
login
login
tò vb
tò vb
registrassion
registrassion

Archivio per il giorno 20 Giugno 2011


lunedì 20 Giugno 2011, 18:04

I treni che non fermano mai

Ci sono molte cose che danno fastidio della vicenda Arenaways, un caso da manuale di protervia all’italiana: una finta privatizzazione fa in modo che la società monopolista di fatto nei servizi all’utente finale sia cugina di e continuamente favorita da quella che gestisce la rete e che dovrebbe fornire accesso imparziale a tutti.

Ma è anche una dimostrazione di come lo Stato, mettendo le mani nei servizi con buone intenzioni, finisca per fare danno. Infatti, il motivo per cui ad Arenaways non viene permesso di fare le fermate intermedie tra Torino e Milano è quello di non fare concorrenza ai regionali di Trenitalia, perché questi ultimi fanno parte del pacchetto sovvenzionato dalla Regione Piemonte, e dunque se perdono incassi la Regione deve compensare la perdita.

La cosa ridicola è che la Torino-Milano in realtà è una delle poche linee regionali dove non sono necessarie sovvenzioni, anzi i treni viaggiano sempre strapieni: una gallina dalle uova d’oro. L’accordo, però, prevede che i lucrosi utili di questa linea vengano usati per coprire i buchi delle linee secondarie del Piemonte. In pratica, i torinesi che vanno a Milano devono viaggiare pigiati su treni vecchi e sporchi per pagare un servizio migliore ai biellesi o ai cuneesi; e per garantire questo meccanismo lo Stato vieta ad Arenaways di fare concorrenza, costringendola a treni che vanno lenti come i regionali, ma non fermano mai.

Cercando una soluzione per non morire, ora Arenaways cambia linea: il sabato e la domenica fa un treno del mare Santhià-Torino-Genova-Livorno, grazie a un accordo con la Regione Liguria, stufa del peggioramento del servizio Trenitalia da Torino verso il suo mare dopo che praticamente tutto ciò che da Torino non era ad alta velocità è stato eliminato. Bene, direte voi, finalmente il mercato funziona: chi c’è non offre un buon servizio e allora arrivano i concorrenti.

E invece no, anche qui arriva la mentalità italica: ed è tutto un susseguirsi di piccoli sabotaggi, come racconta l’articolo della Stampa. In un paese civile, l’amministratore delegato Mauro Moretti, che ha dichiarato che effettuerà ritorsioni contro la Liguria per aver permesso le fermate di Arenaways, sarebbe indagato per turbativa di mercato. Invece, da noi si becca pure la solidarietà dei pendolari liguri, che non guardano più in là di un palmo dal proprio naso. Deprimente.

P.S. Anche se il Comune su questa materia può fare soltanto pressioni morali verso la Regione, presenterò senz’altro una interpellanza.

[tags]trasporti, ferrovie, torino, milano, arenaways, trenitalia, concorrenza, piemonte, liguria, moretti[/tags]

divider
 
Creative Commons License
Cost sit a l'è (C) 1995-2024 ëd Vittorio Bertola - Informassion sla privacy e sij cookies
Certidun drit riservà për la licensa Creative Commons Atribussion - Nen comersial - Condivide parej
Attribution Noncommercial Sharealike