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domenica 7 Dicembre 2008, 12:09

Quest’anno ci divertiamo

Se è un po’ che non scrivo più di Toro non è solo per via dei cicli a cui naturalmente tutte le passioni sono soggette: è che ultimamente è meglio non parlarne. La storia granata, racchiudendo tutte le emozioni della vita, è sfociata in commedia numerose volte; questa domenica potrebbe però segnare un nuovo record di ridicolo.

Riassumiamo per i meno attenti le puntate precedenti della gestione Cairo. Arrivato con una telenovela di piazza nell’agosto 2005, Cairo, senza alcuna esperienza di calcio, si affida per l’annata di serie B a un tecnico minore: Gianni De Biasi, il cui curriculum comprende soprattutto serie B e C, una stagione in A col Modena e due col Brescia. Ricordo che la sera in cui De Biasi fu annunciato ufficialmente una giornalista sportiva mi disse che le voci al riguardo provenienti da queste città non erano molto positive: dicevano di un allenatore bravo soprattutto a intortarsi l’ambiente.

Comunque, sulle ali dell’entusiasmo, con una squadra forte ma messa insieme all’ultimo, il Toro viene promosso e De Biasi viene confermato, salvo poi venire cacciato prima ancora che il campionato inizi: le sconfitte in amichevole con squadroni come Alessandria e Cuneo convincono Cairo ad affidarsi subito ad un tecnico esperto come Zaccheroni. La squadra per la A è debole, ma Zaccheroni ottiene buoni risultati, almeno fino a quando i giocatori non decidono di farlo fuori. Chievo-Toro 3-0, con i giocatori che apertamente passeggiano per il campo, è un messaggio chiaro; meno chiare, ma insistenti, sono le voci secondo cui la rivolta sarebbe stata manovrata dall’esterno dallo stesso De Biasi, facendo leva sui suoi ex giocatori. Con De Biasi i giocatori ricominciano a impegnarsi, ma la situazione non migliora; il Toro si salva solo grazie ad un incredibile, fortunoso successo sul campo della Roma.

Secondo tentativo: come dice Cairo, “quest’anno ci divertiamo”. De Biasi non viene confermato e se ne va, per la seconda volta, lanciando critiche di lesa maestà; la squadra viene affidata a Novellino, un allenatore circa coetaneo di De Biasi ma con una carriera decisamente più prestigiosa. L’organico è migliore rispetto all’anno prima, ma privo di attaccanti di livello, a meno che Ventola e Bjelanovic non siano da considerarsi tali; e in serie A senza punte forti non si combina niente. Novellino, nonostante molti infortunati, infila una serie infinita di pareggi e riesce a mantenere la squadra al di fuori della zona retrocessione, ma anche qui, in primavera, i giocatori gli tagliano le gambe, complice anche il suo carattere non facile. E così, a Genova si ripete la scena dell’anno prima: giocatori che passeggiano svogliati, Genoa-Toro 3-0, esonero e clamoroso terzo ingaggio di De Biasi, che per tornare pretende addirittura due anni e mezzo di contratto a cifre principesche.

A questo punto molti avevano già capito il problema: l’esplosivo mix tra un allenatore scarso ma bravissimo a manovrare lo spogliatoio, e un presidente accentratore, decisionista, incapace di delegare e attorno al quale non cresce nemmeno l’erba. Già, perché il Torino FC, come società, è una burla: lo staff dirigenziale cambia altrettanto velocemente degli allenatori, si risparmia persino sulle magliette, gli investimenti sul vivaio sono ridotti, quelli sulle infrastrutture – tra cui l’agognato centro sportivo granata sul ricostruito stadio Filadelfia – sono totalmente assenti, le biglietterie e le relazioni con i tifosi sono totalmente disorganizzate, e insomma si vive alla giornata.

Nonostante i brontolii, De Biasi – che prende una squadra comunque strasalva, e la porta al termine dell’annata salva di un punto – rilascia dichiarazioni roboanti: “sono tornato per vincere uno scudetto”. In estate, Cairo finalmente investe, compra due punte di primo livello come Bianchi (7 milioni di euro) e Amoruso (3 milioni), e la squadra sembra pronta per il salto di qualità. E invece, sotto la guida del “mago di Sarmede” con complessi da Napoleone – De Biasi ha dichiarato, per esempio, che Mourinho non è un granché perché si è limitato a copiare i suoi metodi – la squadra affonda: otto sconfitte in quattordici partite (tante quante Novellino in ventinove), gioco generalmente latitante, e la sensazione di un totale sbando tecnico, con i giocatori scelti a caso e disposti senza una logica, adottando come schema unico la mitica spizzaiola di Roberto Stellone.

Sebbene Cairo abbia comprato al tecnico i giocatori che voleva, in campo è un totale pastrocchio: in queste giornate De Biasi ha schierato un’ala destra come terzino destro, un terzino destro come ala destra, un terzino sinistro come ala sinistra, un terzino sinistro come centrale, un centrale come terzino sinistro, un interditore come laterale di spinta, una prima punta come ala di rinforzo, sbagliando tutto lo sbagliabile in termini tattici e peggiorando le cose con i cambi, tanto che a un certo punto in curva si è cominciato a ipotizzare che le sostituzioni venissero decise estraendo dei nomi a caso da bigliettini messi in un cappello.

Bene, che fare? La soluzione logica sarebbe stata non richiamare un allenatore provatamente scarso; in subordine, si potrebbe cacciarlo ora e chiamarne uno più capace. C’è però un piccolo problema: un altro allenatore costa (a meno che non sia Novellino, che è ancora a libro paga ma che è un rischio, essendo già stato fatto fuori dai giocatori l’anno scorso). E così, già da un paio di mesi si tira a campare con una squallida pantomima in cui Cairo fa finta di non voler cacciare De Biasi sperando che se ne vada lui, e De Biasi nega anche l’evidenza, attribuendo l’incredibile serie di sconfitte a: arbitri, giocatori, sfortuna, episodi negativi, stanchezza, giornalisti, clima negativo, insomma a qualsiasi cosa tranne che a se stesso.

Fin qui, tutto tristemente normale; ma il peggio comincia un paio di settimane fa. Sembra che l’agognato esonero stia infine per arrivare, e che succede? Il Centro Coordinamento Toro Club, cioè una manciata di persone che gestiscono i rapporti tra i vari gruppi organizzati, rilascia un comunicato in cui a nome di tutti i tifosi si sdraia a difesa di De Biasi, parlando addirittura di “gioco che non vedevamo da anni”, tanto da far venire il dubbio che avessero visto le partite di altre squadre.

Sui forum ci si infuria: non si capisce il perché di questa uscita, né come si possa pretendere di parlare a nome dei tifosi quando l’umore della piazza è evidentemente diverso; alcuni fanno subito due più due e pensano a una qualche manovra orchestrata dallo stesso De Biasi per salvarsi la poltrona. I responsabili del coordinamento sono costretti a una rapida marcia indietro, sostenendo che tutta la prima parte dello scritto è da intendersi sarcastica e quindi con significato opposto a quello letterale.

Arriva un buon pareggio col Milan – per quanto regalato dal Milan stesso e dall’arbitro – e la situazione si calma per un attimo, ma la trasferta di Siena è una vera vergogna: contro una concorrente diretta per la salvezza, la squadra non realizza neanche un tiro nello specchio della porta in tutta la partita. Partono sondaggi bulgari in cui il 96% dei tifosi chiede l’esonero immediato; Cairo, ancora sperando di salvare il portafoglio, nicchia.

E che succede allora? L’attesa contestazione non si materializza; arriva invece un secondo comunicato che attacca Cairo frontalmente, scaricando su di lui tutte le responsabilità, e recita che “non possiamo accettare continui cambi tecnici” e “che gli allenatori vengano abbandonati al loro destino”. Sarebbero parole sensate in una calma discussione estiva, ma in questo contesto diventano semplicemente un attacco a Cairo per salvare De Biasi a tutti i costi; in più, ancora una volta vengono espresse a nome di tutti i tifosi quando invece ne rappresentano solo una parte, probabilmente anche piuttosto piccola.

Si arriva al tutti contro tutti: il coordinamento viene sconfessato, alcuni dei suoi membri pensano alle dimissioni, e da Internet – che questi giochini di potere li sconfessa subito – emergono controcomunicati e una richiesta univoca: cacciare l’allenatore e poi, con calma, discutere degli errori del presidente. Dal coordinamento sono costretti all’ennesima rettifica, sprofondando ancora di più nel ridicolo. Ma non è nemmeno questo il peggio.

La cosa più ridicola, infatti, è leggere della prevista autogestione: De Biasi non si è fatto vedere, ha cancellato le interviste, non si sa dove sia. Il sito di Rosina – già in passato responsabile di uscite inopportune – pubblica addirittura la notizia che in panchina oggi ci sarà il secondo, il baffuto Charalambopulous, in quanto De Biasi si sarebbe “autosospeso”. Di fatto, la squadra è nel caos e secondo Tuttosport la formazione la farà Cairo coi giocatori stessi, anzi Cairo potendo sarebbe addirittura andato in panchina lui. Siamo, insomma, al Borgorosso Football Club di Alberto Sordi, ed è di poca consolazione il fatto di averlo anticipato già quasi due anni fa.

Cosa succederà oggi allo stadio, contro la Fiorentina? Probabilmente una disfatta, ma non è detto; il calcio riserva sorprese proprio in questi momenti. Ad ogni modo, sperabilmente domani arriverà un nuovo allenatore; e poi si potrà discutere su tutto il resto, compresi gli errori di Cairo. Resta però il dubbio di come una persona come Cairo, evidentemente capace a gestire aziende, possa essere ancora qui dopo quattro anni a circondarsi di uomini sbagliati; continuo però a pensare che difficilmente ci possano essere alternative migliori di lui per il Toro in questo momento, e spero che, semplicemente, inizi a fare tesoro dell’esperienza. Per voialtri che non seguite il calcio, invece, spero che questa storia sia stata interessante: perché il mondo del calcio è più complesso di quello che sembra, e riflette tutte le bellezze e le miserie degli uomini.

[tags]sport, calcio, toro, de biasi, cairo, serie a, borgorosso[/tags]

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22 commenti a “Quest’anno ci divertiamo”

  1. MCP:

    “e in serie A senza punte forti non si combina niente”

    Verissimo, purtroppo. A meno di non chiamarsi proprio Novellino che fece il quinto posto con solo la difesa e un’unica mezzapunta flippata ma talentuosa. Ma e’ successo una volta sola.

  2. Míke:

    Per fortuna che non ho Sky e nemmeno Mediaset Premium e che non sono riuscito a ricaricare la7 cartapiù. Almeno ho risparmiato.

    in ogni caso se fossi Cairo lascerei la squadra al suo destino, lasciando De Biasi in Panchina e cercando di vendere i giocatori vendibili. Poi comprrerei la Quattrovalli Pallavolo Alessandria.

  3. Nya:

    In effetti ho ascoltato per tv gli ultimi sviluppi, ma senza sapere i trascorsi passati.
    Quello che non ho capito è perchè i giocatori hanno segato le gambe a 2 allenatori per rimettere DeBiasi… magari il Zac non era granchè, ma Novellino non era così scarso… perchè trombare un buon allenatore per metterne uno PROVATAMENTE (e reiteratamente) poco capace?

  4. D# AKA BlindWolf:

    Aridàtece Camolese

  5. .mau.:

    Io mi chiedo sempre cosa abbia fatto Cairo per avere un difensore così tignoso come vb.

  6. vb:

    Nya: Perché è uno bravo a manovrarli, e gli fa fare quel cacchio che vogliono (Novellino, in più, era fuori di testa e quasi li menava…). Però il clima è cambiato, ieri pomeriggio tutto lo stadio ha fischiato sonoramente Rosina – considerato da sempre come il capo fronda – mentre andava a battere il rigore (inutile e regalato). Poi quando è uscito fuori nel post-partita si è beccato le uova. Insomma, c’è voglia di repulisti.

    .mau.: Tu non hai presente il livello medio del presidente di calcio italiano, a parte le squadre di vertice; in genere sono mafiosi e/o venditori di cessi arricchiti che non azzeccano un congiuntivo. Rispetto a ciò, Cairo è già molto…

  7. Nya:

    Vb: beh allora i calciatori son stronzi… ben venga il repulisti! Mi auguro che il prossimo derby sia una partita bella ed entusiasmante, indipendentemente dal risultato!

  8. Granatina al lampone:

    Tanto hai detto tanto hai fatto che De Biasi è stato esonerato ed è tornato Novellino, ora sarai contento!

  9. for those...:

    De Biasi nega anche l’evidenza, attribuendo l’incredibile serie di sconfitte a: arbitri, giocatori, sfortuna, episodi negativi, stanchezza, giornalisti, clima negativo, insomma a qualsiasi cosa tranne che a se stesso.
    Dai, vb, fino a qualche mese fa anche tu ti aggrappavi a complotti di non si sa chi. Ricordo che ti criticai perché giustificavi le violenze degli ultras provocati, a tuo dire, da tutta una serie di ingiustizie sul campo e fuori. Però, onestamente, non ricordo chi era l’allenatore al tempo.
    Arriva un buon pareggio col Milan
    Buono per chi?
    Di certo non per noi che abbiamo regalato gli ennesimi punti alle ultime 3-4 squadre della classifica! :-(
    Non per voi che avete solo prolungato la vita di De Biasi per un’altra settimana!

  10. D# AKA BlindWolf:

    Il Torino Football Club S.p.A. comunica di aver esonerato dall’incarico Gianni De Biasi ed il suo staff. La società ringrazia il tecnico per il lavoro svolto in questi anni, augurandogli i migliori successi professionali per il futuro.
    Modulo standard. Basta scrivere il nome del tecnico uscente nell’apposita casellina. Con la solita punta di ipocrisia sui complimenti all’allenatore cacciato e relativi auguri. Se conosco bene Cairo, questo non è un addio ma un arrivederci.

    Il nuovo allenatore è Walter Novellino
    “Nuovo”?

  11. mntopelo:

    … da ex-granata (o sono granata io o lo è questa manica di stronzi che offendono la maglia) una proposta; ignoriamoli, tutti e subito… che si impicchino con le loro mani.
    smettiamola di andare allo stadio, smettiamola di abbonarci a sky ecc… mettiamoli alla fame.
    ne riparliamo quando ne avrà senso

  12. D# AKA BlindWolf:

    Quoto appieno la parentesi di mantopelo. Meno Bianchi e più Bruno.

    (BTW io col cavolo che mi abbono a Sky. Secondo me la cosa che più ha rovinato il calcio negli ultimi 20 anni è stata la tv a pagamento)

  13. marcello:

    la verità è che fate cagare. Non centra l’ allenatore, centrano i giocatori. Sono scarsi. E soprattutto avete un presidente ridicolo… Quest’ anno ci divertiamo??? si ci divertiamo veramente. Noi siamo tornati dove ci compete a giocare contro il Real. Voi? Vediamo se sarete bravi a trovare anche quest anno tre squadre più scarse di voi e a cacciare l’unica cosa che vi fa sopravvivere cioè il vostro presidente per quanto farsesco sia, che se no rischiate veramente di fare la fine di Pro Vercelli Alessandria etc etc etc

    Ciao Ciao Torino FiCì, la Torino Bianconera guarda e gode.

  14. D# AKA BlindWolf:

    A volte ritornano.

    Sarà per colpa della peperonata.

  15. Marcello:

    X Blindwolf

    Ogni tanto passo e leggo… Spesso qualche cosa di interessante spesso qualche classica “pisciata fuori” tipica di ogni blogger, ma raramente scrivo tranne per ciò che riguarda il calcio. Credimi dopo l’aria bovinica festante che ho respirato nel momento della nostra retrocessione in B…..ah ah… ma per fortuna che il tempo è galantuomo e aggiusta tutto, bhe cosa dire… Buona fine di campionato.

  16. D# AKA BlindWolf:

    Guarda, fino a due mesi fa vedevo sciarpe bicolori piangere miseria. Oggi fanno i fichi.

    Ironia a parte, come funziona mediamente il tifo?
    1) Una squadra forte attira tifosi perchè chi la sostiene ha meno probabilità di essere preso per il culo il lunedì mattina
    2) Più tifosi significano più soldi: maggiore potere contrattuale con le pay tv, più spettatori allo stadio, più merchandising venduto
    3) Più soldi significano maggiori possibilità per rinforzare la squadra
    4) Vai al punto 1)

    Marcello, sappiamo benissimo che non c’è paragone. Fino a vent’anni fa non c’era la stessa differenza tra “grandi” e “provinciali” che c’è oggi, le spese erano minori e più livellate ed anche il Verona è riuscito a vincere uno scudetto.
    Sappiamo che in 19 campionati su 20 il nostro posto in classifica sarà dietro di voi, ma ciascun sostenitore granata ha scelto questo colore non per fare il fico il lunedì ma per quello che questa squadra rappresenta(va?). Cosa ci impedisce di diventare interisti e sfottervi? L’orgoglio.

    Non è una retrocessione che mi preoccupa. Mi preoccupa la fine di un sistema sportivo che permetteva anche ad un Torino o ad un Verona di prendersi delle soddisfazioni.

  17. simonecaldana:

    @D: non tifare annulla la pssibilita’ di essere presi per il culo per cui il tifoso non dovrebbe esistere secondo i tuoi 3+1 punti :)

  18. D# AKA BlindWolf:

    @simonecaldana: ricogito il punto 1:
    1) Una squadra forte attira tifosi perchè chi la sostiene ha più probabilità di prendere per il culo il lunedì mattina

    Così enfatizzo meglio la questione del bullismo italico che piace tanto anche a vb.

  19. Marcello:

    X Blindwolf.

    Fino a due mesi fa avevo tutta l’intenzione di questo mondo di prendere a calcioni nel culo quei 4 stronzi che si sono permessi di fischiare Molinaro e ancora oggi se mi capitassero tra le mani mi verrebbe la tentazione di prendere a calcioni nel culo tutti quelli che al posto di tifare e sostenere piangono miseria e insultano tutto e tutti. Speravo che la B servisse ad eliminare quello che io ritengo il tifoso bianconero inutile, cioè quello da vittoria. Una parte ha ceduto, ma lo zocolo duro purtroppo ha resistito.

    Sai perchè ce l’ ho tanto con voi? Per come siete fatti, soffrite di una starna sindrome di accerchiamento che vede le fila bianconere tramare sempre e comunque contro di voi, posso con tutta la sicurezza di questo mondo affermare che voi viviate della nostra luce riflessa, e senza di noi voi non avreste ragione di esistere. Scusa ma è quello che leggo leggendo i vostri vari forum ed è quello che sento parlando con i miei amici color mestruati.

    Dei tuoi 4 punti su come funziona il tifo sinceramente non mi tocca manco mezzo. Per me esistono lo stadio la curva quando posso la trasferta gli amici la birra prepartita l’ alcolismo post partita. Il resto è fuffa ne giornali ne televisioni tantomeno sky. Lo so che dà introiti notevoli ed è fondamentale, ma credi ne farei volentieri a meno per poter di nuovo andare allo stadio alle 16 e 30 in primavera e alle 14 e 30 in inverno. Purtroppo non siamo noi tifosi da stadio ad aver voluto tutto questo, e un calcio nel quale anche il Verona o la Samp hanno vinto uno scudetto tutto sommato mi affascina, sono tutti quelli di tutte le squadre della A che si sono abbonati a quello schifo di sky ad averlo voluto, amzi non sono stati nemmeno loro, ma principalmente quelli che al tempo di telepiù e stream sono stati drogati dai codici delle schede pirate ad avere la TV a pagamento, e adesso non ne possono fare a meno.

    Per l’essere dietro di noi 19 su 20, bhe c’è modo e modo di stare dietro…

    Bhe buonanotte o buongiorno, smaltito l alcol notturno me ne vado a dormire, purtroppo non lavoro fino a amggio…

  20. D# AKA BlindWolf:

    @Marcello:

    voglio credere alle tue parole, ed il fatto che tu non sia un tifoso-pecora mi consola.

    Concordo in pieno con te sul discorso pay-tv e mi sta bene che non ti tocchino i punti che ho descritto nel commento #16 (ma ripeto la parola “mediamente”); tuttavia ti faccio notare che buona parte della forza delle squadre a righe verticali è dovuta alla grossa parte di tifoseria pecorona (che tu disprezzi) ed alle differenze economiche introdotte dalla televisione a pagamento (che tu disprezzi).
    In tempi ormai andati hanno vinto uno scudetto la Samp (ma in un periodo in cui era sempre tra le prime 5 in classifica) ed il Verona (con gli scarti delle “grandi”; oggi gli scarti piuttosto li tengono in tribuna), ma oggi? Qualche anno fa su Tuttosport avevo visto una simpatica statistica: negli ultimi (di allora) 8 anni in Italia gli scudetti se li erano divisi solo 2 squadre (Juventus e Milan), negli altri importanti campionati europei c’era più equilibrio (anche in Spagna non esistevano solo Real e Barcellona). Poi sono venuti gli scudetti delle romane, ma per vincere un campionato hanno dovuto svenarsi (ed essere salvate dal “palazzo”).

    Piagnisteismo granata: un alibi fa sempre comodo, ma anche prima di Calciopoli molte cose puzzavano. Ed oggi vedo molti bianconeri prendersela con burattinai nerazzurri.

  21. Marcello:

    @Blindwolf.

    Prima di Calciopoli le cose puzzavano esattamente come hanno puzzato durante Calciopoli e così come continuano a puzzare oggi. Poi molte cose sono tutt’ ora da dimostrare. Io per quel che successo ce l’ho principalmente con Moggi, ma semplicemente perchè non ho capito ancora oggi se è stato realmente colpevole o se con i suoi atteggiamenti equivoci abbia dato l’ opportunità di farci stuprare nel peggiore dei modi possibili. Fammi capire come mai solo noia bbiamo dovuto pagare per quello che da giustizia sportiva è stato commesso ma che in realtà….. e i fermo qui, tanto siamo tornati al posto di competenza anche se con due scudetti in meno, e di farmi avvelenare il sangue una volta di più non ci tengo.

    Per il resto torn a ripetermi, potessi le Tv e la nostra tifoseria da vittoria ne farei volentieri a meno, tanto la Juve è stata vincente da sempre televisioni o non televisioni. Mi toccafino ad un certo punto anche il discorso degli altri campionati, tutta questa alternanza di vittorie non le vedo. Guarda che la Juve di Lippi è stata costruita pezzo per pezzo dopo nove anni di insuccessi, non è nata dal nulla, e così pian piano si è costruita e migliorata (comunque per arrivare a prendere Buffon nedved Thuram e salas abbiamo sacrificato un certo Zidane e un certo Inzaghi, mica cazzi,). e adesso siamo di nuovo li e sono mlto orgogliso di essere tornato li con in campo i vari Molinaro Chiellini De Ceglie Giovinco Marchisio, con la speranza di vedere un domani anche i vari rossi pasquato ekdal lago lanzafame e paolucci. Cresviuti bene o male a pane e juve.

  22. D# AKA BlindWolf:

    @Marcello: vorrei anch’io che venissero castagnati anche gli altri aumma-aumma. Il tempo è veramente galantuomo? Lo spero, ma non ci credo più di tanto.

 
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