Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 21 - 19:25
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
martedì 23 Dicembre 2008, 14:28

Buon Natale, gobbo

Oggi, essendo di buon umore, anticipiamo gli auguri di Natale a tutti: anche ai gobbi.

E dire che, da parte loro, i gobbi non pensano mai ai tifosi del Toro; sono troppo impegnati a duellare con l’Inter per il maggior regalo arbitrale dell’anno. Eravamo all’ultima giornata ed era un bel testa a testa, ma l’Inter sabato sera sembrava aver chiuso la partita, facendosi convalidare il gol della vittoria segnato con mezza squadra in fuorigioco: non uno, ma quattro o cinque giocatori. E invece no, la Juve ha saputo reagire da par suo, e domenica pomeriggio ha compiuto l’impresa: la Vecchia Signora ha risposto all’Inter facendosi convalidare un gol su azione di un giocatore che non solo era in fuorigioco di due metri, ma lo era a non più di venti centimetri dal guardalinee (l’omino in rosso all’estrema destra della foto). Essendo fisicamente impossibile non vedere un giocatore ramingo proprio davanti ai propri occhi, non si sa esattamente cosa sia successo alla vista del guardalinee: un improvviso mancamento, uno stormo di moscerini, una subitanea crisi esistenziale… fatto sta che a Bergamo non volevano più lasciar uscire l’arbitro dallo stadio, ma i tifosi della Juve hanno festeggiato alla grande.

Al contrario, noi del Toro pensiamo spesso ai nostri cugini ricchi ma finti, persi dietro ai loro abbonamenti Sky ma con lo stadio spesso semivuoto. Già, perché la querelle storica è sempre la stessa: ovviamente la Juve, a livello nazionale, ha un numero di tifosi nettamente superiore a quello del Toro, visto che l’italiano medio tifa per chi ha i soldi, quindi vota Berlusconi e nel calcio sceglie Juve, Milan o Inter a seconda dei periodi. Ma in città, qual è la squadra prevalente?

Gli indizi ci sono tutti, da anni: per esempio nessun’altra squadra, invece di giocarsi la Supercoppa di Lega nello stadio di casa, avrebbe insistito per andarla a giocare davanti al proprio pubblico a Tripoli, come fece la Juve nel 2002; e mentre cori e striscioni del Toro sono spesso in piemontese, la curva gobba – che pure ogni tanto ci prova – ha con la grammatica piemontese seri problemi (del resto li ha pure con quella latina).

Ma la risoluzione finale del dilemma è arrivata questa settimana, quando al gioiellino Iago Falqué – diciottenne supertalento della primavera juventina, strappato in estate al Barcellona – hanno fatto un’intervista e gli hanno chiesto: visto che ormai sei qui da qualche mese, cosa ti ha colpito di Torino? Lui se la sarebbe potuta cavare con il barocco o i gianduiotti, e invece no: che ti va a dire? Testualmente, “La Juventus è la squadra più amata d’Italia, ma non di Torino. E’ un fatto curioso. In città ci sono più tifosi gra­nata che bianconeri, nono­stante la Juve sia più forte e abbia grandi campioni…

In attesa che lo mandino per punizione all’Albinoleffe, noi prendiamo nota dell’ingenua voce della verità, pur sapendo che altri vent’anni di ministre veline e di gol in fuorigioco finiranno per eliminare definitivamente tra le giovani generazioni qualsiasi tifoso non juve-milan-interista; e auguriamo buon Natale e un buon anno nuovo anche ai gobbi, segnalando loro però nel contempo, a scanso di equivoci, che tra “buon” e “anno” non ci vuole l’apostrofo.
[tags]toro, juve, inter, milan, calcio, auguri, albinoleffe, tripoli, serie a, grammatica, sfottimenti[/tags]

divider

6 commenti a “Buon Natale, gobbo”

  1. Ciskje:

    Novellino come si scrive? :D

    P.S. Scagli la prima pietra chi non ha peccato, e dubito gli errori stiano tutti da una parte.

  2. D# AKA BlindWolf:

    Latinorum: stando a Gramellini (io non ho mai studiato latino) anche nel derby “delle corna” (Ferrante e Maresca, febbraio 2002) c’era uno striscione bianconero con una cappella in latino.

    Albinoleffe: andiamoci piano a sottovalutare la squadra bergamasca… la Juventus non l’ha mai battuta!

    E non dimentichiamo l’italiano: http://www.antijuve.com/img/irrag.jpg

  3. Fabrizio:

    Forza Toro ora e sempre. Subito dopo però ammetto che quando la Juve vince contro una milanese… Son contento.

  4. Fabio Forno:

    E’ ufficiale, siamo tornati forti: siete di nuovo lì a rosicare :D

  5. mfp:

    Viva Bacco! (auguri)

  6. Alberto:

    Vb,
    faccio due constatazioni:
    1. Molto frequentemente quando parli di noi gobbi ti scappa la bufala. Nella foto linkata non c’è il giocatore atalantino più arretrato (Garics) che si trova dall’altra parte del campo quindi fuori dall’inquadratura. Marchionni è lo stesso in fuorigioco ma di una spanna e mezza, non di due metri. Come di una spanna e mezza era in gioco pochi minuti prima quando invece il guardalinee l’aveva fermato.
    2. Mi rendo conto che non tutti hanno fatto l’arbitro di calcio e non tutti possono quindi sapere per esperienza diretta che valutare un fuorigioco di una spanna di due giocatori che stanno a trenta metri di distanza, quando non si ha il fermo immagine richiede delle doti straordinarie. Tuttavia minime conoscenze di geometria, che sicuramente anche tu hai, ti dovrebbero far capire che quando devi valutare un allineamento tra oggetti che stanno a trenta metri di distanza con un margine al di sotto dei trenta centimetri, un minimo errore di parallasse è sufficiente a falsare la valutazione. Il fatto che Marchionni fosse vicino all’assistente peggiora le cose perché rende più pesante l’eventuale errore di parallasse. Ipotizzando che l’assistente fosse a tre metri da Marchionni è sufficiente che si trovasse tre centimetri e mezzo spostato in avanti rispetto alla posizione di corretto allineamento, per vedere Marchionni in posizione regolare anziché in fuorigioco.
    Tutto ciò premesso mi chiedo sempre perché, visto che davanti alla moviola siamo tutti così bravi, non la diamo anche agli arbitri la moviola, perché ci indigniamo se l’arbitro sbaglia ma guai a dargli i mezzi tecnici per sbagliare di meno. Mi chiedo anche perché Cobolli Gigli nella sua battaglia per la moviola in campo rimane sempre da solo, abbandonato sia dalle altre grandi che dalle piccole. Mi chiedo perché i vari De Neri sono così contrari alla moviola in campo al Sabato, “perché si snatura il calcio che è fatto anche degli errori arbitrali” tranne attaccare gli arbitri stessi quando sbagliano come fossero dei mascalzoni, ipotizzando congiure di palazzo o sudditanze varie. Forse perché alla fine è più tranquillizzante poter sempre dire che è colpa dell’arbitro?
    Buon Natale anche a te

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike