Traffico mondiale
Certo, avevo messo in conto che per tornare a casa dalla Val d’Aosta, oggi pomeriggio, avrei trovato un po’ più di traffico per via della gente che tornava a casa in tempo per vedere la partita. Ma non avrei mai pensato di impiegarci tre ore e un quarto invece dei canonici 70 minuti…
Per cominciare, la coda per prendere il biglietto ed entrare in autostrada al casello di Verrès iniziava nel centro del paese… di Challand-St-Victor, cinque chilometri più su. Nonostante Isoradio menzionasse (ma con gran dovizia di particolari) soltanto ingorghi che ricadessero entro la provincia di Roma, sulla A5 c’erano quaranta chilometri di macchine praticamente ferme, fino a Ivrea.
A Ivrea, come al solito, tutti i SUV e le Audi dei milanesi rientrano a destra, tagliandosi la strada a vicenda, per prendere il raccordo per Santhià ; e così, la strada si libera un po’ per le 147 e le Punto che proseguono per Torino. Certo, il traffico era intenso, e sulla corsia di sinistra si faceva continuamente l’elastico tra i 130 e i 170; la strada si è liberata solo quando una macchina una decina di posizioni davanti a me è finita nel fosso (senza gravi danni per forutna) e tutti gli altri si sono fermati a guardare. Peccato per i tre chilometri di coda al casello, che si potrebbero evitare se ci fosse una corsia separata per Viacard e Telepass (visto che tutti alla fine vanno nelle due porte non meccanizzate), ma è chiedere troppo.
In compenso, nell’intervallo della partita ho cambiato sede, con ovvia fretta, e ho impiegato nove minuti e trenta secondi da casa mia (piazza Massaua) a casa di amici (oltre via Artom), un percorso che normalmente, fuori ora di punta, richiede almeno il doppio. Ho preso solo tre o quattro rossi minori, e a bassa velocità ; ma non è stato un problema, visto che ero assolutamente l’unica auto in giro o quasi, e ho avvistato un paio di altri frettolosi e raminghi solo in qualche incrocio principale. Insomma, non so quand’è che potrò rifare i 130 all’ora in via Guido Reni…