Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 22 - 0:52
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
lunedì 13 Novembre 2006, 19:50

Tutto sporc

Per chi non è addentro al cuore del tifo, è probabilmente difficile capire quello che sta succedendo in questi giorni nel mondo sportivo e affaristico torinese, anzi probabilmente non ce ne si accorge nemmeno. Eppure, è un esempio tipico – oltre che della cappa di maneggi che da cinquant’anni sovrasta Torino – dei tanti problemi di convivenza tra carta stampata e Internet, e come tale vorrei descriverlo.

Pochi, per cominciare, si sono accorti del fenomeno Toronews. Si tratta di un sito di supporter del Toro he è cominciato così, alla buona, cinque anni fa, come uno dei tanti forum di tifosi. Negli ultimi 18 mesi, però, si sono sommati vari fattori: alcuni strutturali, come il fatto che la tifoseria del Toro sia grande (la quinta o sesta in Italia) e con code lunghe ma significative sparse per tutto il mondo, e che sia accentrata sulla città tradizionalmente più tecnologica d’Italia; altri contingenti, come il thriller granata dell’estate 2005, che ha richiamato i cuori di mezza Torino, e il successivo entusiasmo per la rinascita con la presidenza Cairo; altri specifici, come il fatto che Toronews abbia alle spalle un gruppo di finanziatori appassionati e del mestiere, che hanno affiancato al forum una vera testata giornalistica, anche se in miniatura.

Tutto questo ha portato Toronews a diventare, pare, il terzo sito sportivo più visto d’Italia e il primo “monosquadra”, con 250.000 utenti unici al giorno e con un forum da 10.000 utenti e cinque milioni di messaggi.

Ora, prendiamo invece in esame un quotidiano sportivo a caso: Tuttosport. Si tratta di un giornale di grandi tradizioni, fondato da quel Casalbore perito nella tragedia di Superga, e che tra i suoi direttori passati annovera gente come Ormezzano, Dardanello e Minà. Sfortunatamente, l’Italia è quella che è e il giornalismo sportivo d’autore non vende; Tuttosport, peraltro, vende ancora meno (un quarto della Gazzetta dello Sport, e la metà del Corriere dello Sport).

Per mantenere vive le proprie sorti, quindi, da qualche anno Tuttosport sceglie di focalizzarsi su un target: la prima tifoseria d’Italia, quella della Juve. Difatti, anche eliminando gli analfabeti dal conto, la tifoseria juventina offre un pubblico potenziale di una decina di milioni di lettori, anche se purtroppo la maggior parte di questi sono tifosi troppo tiepidi per comprare un quotidiano sportivo.

Nascono così scelte giornalisticamente sempre più imbarazzanti. Un italiano vince la maratona alle Olimpiadi di Atene, la competizione sportiva più nobile al mondo? Tuttosport titola “Medaglie Juve”. La Juve stacca l’Inter coi gol di Mutu? Ecco un titolo pacato e raffinato: “Mancini, stai Mutu”. Non parliamo di “calciopoli”, dove la posizione di Tuttosport è “Pulita solo la Juve”. E poi, c’è il mercato: qualsiasi giocatore viene prontamente associato alla Juve e ogni tanto anche al Toro, sparando bufale colossali (sentite che ne scriveva Clarence già quattro anni fa).

Ma fossero solo questi i problemi… il vero punto è il coinvolgimento di Tuttosport, allineato e coperto a Mamma Fiat, nelle vicende societarie ed extrasportive del Torino. Quando il Toro era in mano ai “genovesi” di Vidulich, Tuttosport gli diede contro finchè non riuscì a far partire la contestazione, con successiva vendita a Cimminelli, fornitore Fiat, che portò il Toro prima a languire in B e poi al fallimento (a proposito, il giorno che il Toro fallì Tuttosport titolò “Alex strega Cassano”, relegando la notizia a fondo pagina). Dopo l’arrivo di Cimminelli, Tuttosport si vantò di aver salvato il Toro, anche se, a posteriori, Cimminelli si rivelerà essere un sicario sportivo per conto terzi.

Potete quindi immaginare il piacere che fa a Tuttosport (e anche alla Stampa, se è per questo) il fatto che il Toro sia in mano a un altro editore, non torinese e non succube dei circoli buoni della città, in grande ascesa, e con espliciti piani di fondare un quotidiano popolare nei prossimi anni.

Veniamo dunque a quest’anno, quello in cui, per le note vicende, il Toro rischia di rubare la scena cittadina alla Juve. Il Toro parte male, e subito Tuttosport comincia a dare contro a Cairo. Ogni occasione è buona per seminare zizzania, insistere su gelosie nello spogliatoio, sugli errori nella campagna acquisti, sull’inspiegabile cacciata di De Biasi; questioni vere, che però vengono amplificate continuamente. Altre volte sono sonore palle, come le “notizie” sulla presunta intenzione di Cairo di vendere il Toro alla Gazprom, o di assumere Serse Cosmi, o di comprare questo e quell’altro giocatore a gennaio, con prevedibili effetti sul morale già basso della rosa attuale.

Comincia un po’ di nervosismo nei tifosi, e specialmente negli ultras, schierati compatti a difesa di Cairo; e anche sul forum di Toronews, che è lo specchio fedele degli umori della tifoseria. Il complottismo è l’anima di Torino, ma, visti i precedenti, i sospetti sul tentativo di spingere Cairo alla fuga per trovare un acquirente meno scomodo e più malleabile non sono infondati.

A questo punto, Tuttosport comincia a provocare apertamente; per esempio, informa di un interessantissimo dibattito sullo stemma della Juve – se sia meglio la zebra o il toro di Torino – sparando a nove colonne il messaggio “Il toro è juventino”, che per un tifoso granata è più o meno come sentirsi urlare in faccia “Tua mamma è una zoccola”.

Il clima si scalda, allo stadio compaiono striscioni di contestazione al giornale, parte una riuscita campagna di boicottaggio che fa sparire Tuttosport da molte case e da molti bar della città. Purtroppo, però, sul forum compaiono anche i soliti cretini che sparano alcune (ovviamente inqualificabili) minacce al direttore Padovan, tipo “ti spezziamo le gambe”, e ad alcuni suoi giornalisti (come nota a margine, i giornalisti che scrivono di Toro su Tuttosport sono granata veri, alcuni anche protagonisti dell’estate in piazza di due anni fa, e posso solo immaginare quanto debba essere frustrante trovarsi presi in mezzo a questa storia).

Ora, qui le fila della storia si riannodano, perchè cosa fa Tuttosport? In una prima assoluta per l’Internet italiana, diffida. Sguinzaglia gli avvocati addosso a Toronews, con allegato elenco di nickname e frasi incriminate, dicendo: o voi bannate questi utenti immediatamente, o domani mattina il proprietario del sito si becca una denuncia per diffamazione a mezzo stampa, e il sito viene messo sotto sequestro.

Il sequestro dei siti, si sa, è “preventivo” nel senso che, come in questo caso, prima ti chiudono il sito, e poi dopo tre anni e mezzo sei ancora lì in attesa che il tuo caso venga esaminato. Insomma, vorrebbe dire chiudere baracca. E quindi, Toronews non può fare altro che chinare la testa. Una decina di utenti viene sospesa, con promessa di ban in caso di future violazioni; tutti i thread che discutono la questione con toni accesi vengono chiusi, purgati, cancellati del tutto.

Immagino Padovan che si frega le mani: due piccioni con una fava. Già, perchè per il quotidiano sportivo di una città come Torino avere in casa Toronews è un disastro. Spari una palla sul giornale? Dopo tre secondi qualcuno la smaschera, e dopo due ore, tramite forum, lo sa tutta la città sportiva. C’è una conferenza stampa con dichiarazioni clamorose? Tu le pubblichi il mattino dopo, ma tutti le hanno già lette sul sito il giorno prima. (Non a caso i quotidiani sportivi stanno chiedendo sempre più spesso alle società di vietare ai giornalisti dei siti l’accesso alle conferenze stampa.) Vuoi montare una campagna di stampa per questo o quello scopo più o meno pulito? Anche l’ultimo dei lettori ha una tribuna su cui risponderti, e uno strumento per organizzare campagne di controinformazione.

Nel ventesimo secolo i media sono stati il vero potere, spesso più ancora dei politici o delle aziende. Editori e direttori sono abituati ad essere pieni di sè e del proprio ruolo. Eppure, Internet sta velocemente cambiando tutto questo: con i forum, con i blog, con i siti indipendenti. Non c’è da meravigliarsi che a Tuttosport – e, più in grande, a chi controlla l’opinione pubblica a Torino tramite i quotidiani e l’ineffabile TGR Piemonte – questo faccia paura; se c’è un modo di intimidire Toronews e tutti i garibaldini dell’internette, è naturale che esso venga usato il più possibile, insieme a tutti gli altri strumenti a disposizione (ad esempio quello di spingere siti concorrenti e affiliati come Tuttotoro, clone nato un anno fa in modo non chiarissimo da un gruppo di fuorusciti da Toronews, e però accuratamente privo di forum).

E’ però preoccupante che la legge italiana non offra difese sufficienti ad evitare che bastino una decina di scriteriati su un forum a creare un concreto rischio di chiusura per l’intero sito. Si tratta di un’arma impropria a disposizione di chiunque voglia impedire con la forza l’espressione di opinioni non allineate, o semplicemente voglia perseguire i propri interessi economici con mezzi poco ortodossi.

Nessuno vuole che Internet diventi un territorio franco per calunnie e diffamazioni di ogni genere, ma l’impressione è che il problema non sia quello; che si tratti invece, come troppe cose in Italia, di una triste questione di controllo e di potere.

Per questo, io non leggo Tuttosport, ma ne parlo apertamente: perchè è ora che ciascuno di noi smetta di credere supinamente a quello che ci propinano giornali e televisioni, e impari a scoprire da sè, usando gli strumenti della rete, le verità alternative sulle cose.

divider

17 commenti a “Tutto sporc”

  1. BlindWolf:

    E’ anche vero che tra forum, blog, siti indipendenti, ecc. leggi tutto ed il contrario di tutto ed il rumore di fondo è fortissimo. Isolare il “segnale” dal “rumore” non è facile.

    Il problema è che c’è molta incomprensione nell’uso e nell’abuso di Internet quale strumento di comunicazione. All’inizio Internet era usata quasi solo da nerd e smanettoni, persone con un background culturale particolarmente simile ma con la conoscenza di una parola ormai dimenticata: netiquette.
    Ora che sulla rete ci sono anche (e soprattutto) cani e porci ovunque ci sia un pulsante “Invia il commento” si rischia la catastrofe. Io tramite uno script PHP elimino dal mio feed aggregator le headlines del forum di Punto Informatico perchè anche i titoli dei post a volte mi danno il ribrezzo (e 4 anni fa era ancora peggio…).

    Ciononostante per la prima volta si riesce a fare informazione “dal basso” e questo è un bel segno di democrazia. Il sistema è giovane e può (e dovrebbe) essere migliorato.

    Io amministro un forum di poche persone (una sessantina… e ci conosciamo quasi tutti anche di persona) relativo ad uno sport poco praticato; dopo alcuni mesi un dirigente mi chiama dicendomi che “gli utenti dicono cose lesive del movimento e della reputazione dei dirigenti” e che il mio dovere di moderatore “consiste nel cercare la verità e di riprendere chi dice affermazioni sbagliate”.
    La mia replica: “Se qualcuno dice qualcosa che so che è sbagliata gli replico da utente comune. Da moderatore devo impedire diatribe, insulti e comportamenti evidentemente sbagliati. Se si parla di cose che non conosco leggo la discussione per farmi un’idea, ma se nessuno contraddice delle affermazioni come posso rendermi conto che sono sbagliate? Perchè nessuna delle persone che la pensano come te ha scritto il proprio punto di vista? Inoltre tu hai potuto leggere queste opinioni ed hai potuto replicare; senza questo forum queste persone parlerebbero ugualmente tra di loro bisbigliando alle tue spalle e tu non ne sapresti niente e non potresti rispondere: preferiresti questa situazione?”

    Per quanto riguarda la sproporzione di forze tra l’editore (o chi altri) che minaccia di azioni legali i peones che fanno qualcosa senza fini di lucro non speriamo di un interessamento dei politici: quelli credono che il mondo sia ancora quello di 50 anni fa, inoltre le voci intelligenti ma non controllabili fanno paura a tutti gli schieramenti. Se 5 anni fa è stato esteso il reato di “stampa clandestina” al web è tutto dire.

    Parlando di calcio, sulla sponda granata Torino o la dirigenza si prostra ai cugini a strisce (vedi Cimmi) o deve essere abbastanza forte da resisterle (Cairo è nell’orbita del Berlusca). Pianelli ha vinto uno scudetto e l’Avvocato lo ha radiato da fornitore condannandolo al fallimento. Ed allora (1976) il direttore di Tuttosport aveva dato al presidente del Toro la facoltà di non far stampare le proprie dichiarazioni perchè avrebbero irritato Gioanin Lamiera (cosa che puntualmente avvenne).

  2. sciasbat:

    Uhm… quando leggi che se Tuttosport ventila acquisti della Juve supporta la squadra, mentre se lo fa per il Toro rema contro capisci che un po’ di vittimismo di fondo c’è.
    Molto toro-style.

  3. vb:

    C’è differenza tra sparare una palla di mercato ad agosto per vendere copie, e spararla ad ottobre, a mercato chiuso e in una situazione di forte tensione!

    Il vittimismo c’è senz’altro, però nella storia recente del Toro (e degli stadi torinesi, con speculazioni annesse) ci sono tante cose sporche e assolutamente tenute sotto silenzio, anche se, più che di un complotto, è l’effetto di quel perbenismo sabaudo che porta all’autocensura pur di non disturbare il monarca del momento. Ma su questo dovrò prima o poi fare un altro post-inchiesta…

  4. sciasbat:

    C’avrei scommesso che c’era una differenza :P

  5. Marcello:

    Se domenica ci sei ci si vede al derby primavera a Vinovo.
    P.S. Porta il pallottoliere anche li. ;)

  6. vb:

    Più che il pallottoliere, mi hanno consigliato di portare una cintura con una fibbia bella grossa… o_O Non so se verrò, visto che quello non è il mio sport.

  7. Marcello:

    Quella sempre presente non si sa mai. Non è precisamente neanche il mio sport ma se vengo aggredito so difendermi. Poi sono dell’idea che se una persona non si vuole mettere nei casini non ci si mette. E poi come sempre ci sono tanti chiacchieroni da tastiera. Io domani dovrei esserci, abito a Vinovo e sarebbe un peccato non andare dato che non ho un tubo da fare. Bhe se alla fine deciderai di venire ci vediamo la. Ciao Ciao

  8. Marcello:

    Ciao hai visto che non c’è stato bisogno di usare la fibbia oggi al derby!! Neanche il pallottoliere a dire il vero. Comunque obbiettivamente bella partita di merda. E’ uno spasso vedere le partite con Gianluca. Mi domando come allo stadio nessuno abbia ancora provveduto a buttarlo giù dal terzo anello. Un soggetto simile in curva da me l’avrei già tirato giù da un pezzo :). P.s. Forza ciclisti, spero che vi travolgano ma per la cronaca mi sono giocato il due a due secco, è ben pagato. Saluti, sempre con sportività ovviamente

  9. vb:

    Non so come sia Gianluca in curva, ma su Toronews viene metaforicamente buttato giù dal terzo anello almeno una volta al giorno…
    Comunque mi spiace per te, i ciclisti sono tornati a casa con le pive nel sacco e in piena fuga: io non c’ero, ma pare che corso Unione stasera fosse la loro Milano-Sanremo…

  10. Marcello:

    Credimi più che per me, che quest anno sono interessato ai risultati del sabato, mi dispiace per il mio portafogli.
    Nota positiva della vostra partita, il goal di Rosina per il mio fantacalcio.

  11. Alberto:

    Ciao,
    ho sempre trovato un caso piuttosto interessante il rapporto che i tifosi del Toro hanno con il Tuttosport. Il quotidiano sportivo torinese è pur sempre l’unico che ogni giorno dedica 3 o 4 pagine di spazio al Toro eppure i tifosi granata lo detestano…
    Il motivo a mio avviso, al di là di questo o quel pretesto, è abbastanza chiaro. In un panorama della stampa italiana dominato dalle piazze di Milano e Roma, e quindi avverso per principio alla Juventus in quanto rivale storica delle squadre romane e milanesi, Tuttosport è sopravvissuto, pur a fatica, proprio in quanto mosca bianca della stampa italiana e quindi unico riferimento per i tanti tifosi juventini (tiepidi o meno). La sua simpatia per la Juventus è talmente rara nel panorama della stampa italiana da diventare a maggior ragione insopportabile per i tifosi del Toro.
    Si arriva quindi al paradosso del tifoso granata che preferisce comprare un altro quotidiano sportivo che magari dedica al Toro un trafiletto e magari due pagine alla Juve (per parlarne male) piuttosto che acquistare Tuttosport che dedica magari 3-4 pagine al Toro, ma che purtroppo ha troppa simpatia per la Juve per non risultare indigesto.
    Io credo che il vero vizio sabaudo sia quello di rinchiudersi in pelose questioni di principio e non essere pragmatico. L’unico risultato che avrebbe un boicottaggio nei confronti di Tuttosport è che il quotidiano torinese dopo lunga agonia chiuda bottega, il che sarebbe un danno per la città che è una sola, non sono due checché ne pensino molti granata, tra cui forse anche il nostro Sindaco…
    Detto questo, non conosco la vicenda delle minacce a Padovan ma se davvero il sito Toronews, come tu dici, ha ospitato delle minacce esplicite a giornalisti di Tuttosport non mi pare sbagliato che Tuttosport sia intervenuto, no? Non credo nemmeno sia il caso che sia Tuttosport a dire agli amministratori del sito che certi utenti vadano banditi se eccedono. Non credi?
    Ciao

  12. Pogo:

    Sono e resterò sempre dell’idea che non si possa tifare in modo sano lo sport senza praticarlo o averlo praticato a lungo nella propria vita.
    Leggere di minacce di morte a giornalisti e fibbie delle cinture in una pagina che dovrebbe parlare di calcio mi provoca il vomito..
    Per quanto riguarda il vittimismo granata, niente di nuovo sotto il Sole; cerchiamo solo di non cadere nello stesso atteggiamento dopo calciopoli e lo strapotere giudiziario delle milanesi. Lottiamo con onore con le nostre forze, vincere di nuovo sarà ancora più esaltante…

  13. nicola:

    la juve è una grande squadra.è la squadra di capitan del piero che marcia VERSO IL SUO 28° SCUDETTO(SAREBBE 30°)!!!
    IL MILAN AVRà ANCHE DEI CAMPIONI,MA NON è BIANCONERO IL COLORE,è ROSSONERO!!!
    LO SO,TUTTOSPORT DEDICA 4 PAGINE ALLA JUVE,2 AL TORO,1 AL MILAN,E 1 ALL’INTER,MA TUTTOSPORT è DI TORINO,ED è DELLA FAMIGLIA AGNELLI,è NORMALE CHE ABBIA PIù PAGINE DELA JUVE!!!
    SE COMPRATE TUTTOSPORT,SAPRETE TUTTO DELLA JUVE!!!INVECE LA GAZZETTA,CHE è DI MILANO,HA PIù PAGINE DI MILAN E INTER!!!
    FORZA JUVE E PISA!!!!!!!!!
    NICOLA

  14. Alberto:

    Tuttosport non è della Famiglia Agnelli. Fa parte di un società editrice di nome SportNetwork (della quale fa parte anche il Corriere dello Sport-Stadio) a sua volta parte di Periodica Srl, società di proprietà dell’editore romano Roberto Amodei.

  15. cesare:

    oggi il sito di riferimento dei tifosi del toro è http://www.tuttotoro.com ,ogni giorno in diretta gli allenamenti,le partite,in casa ed in trasferta con foto esclusive direttamente dal campo,pagelle,commenti,tutto quello che c’è da sapere sul mondo granata

  16. D# AKA BlindWolf:

    Faccio risorgere un attimo questo post dopo aver visto la prima pagina odierna del succitato quotidiano: sebbene io

    1) non sia un simpatizzante di squadre a righe nerazzurre (anzi, Materazzi mi sta piuttosto antipatico ed avrei volentieri incorniciato il rigore della settimana scorsa)

    2) sia contrario all’assegnazione a tavolino dello scudetto di 2 anni fa

    trovo quantomeno scorretto che tale giornale consideri questo il 15° scudetto interista (con tanto di croce nera in prima pagina sul tricolore 2006).
    Piaccia o no, il palmares dice “16”.

  17. ciccio:

    ciao

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike