Ho sentito oggi alla radio il nuovo singolo dei Perturbazione, estratto dal disco dell’anno scorso, e me ne sono subito innamorato.
I Perturbazione sono una band di Rivoli con cui ho un legame particolare, visto che il cantante – che pure non vedo da una decina d’anni – è il figlio di una delle migliori amiche di mia mamma, con cui da ragazzi siamo andati alcune volte insieme in Inghilterra d’estate. Li conosco quindi sin dai tempi del liceo Darwin, e bisogna dire che ne hanno fatta di strada, visto che ora sono una delle band più quotate del panorama indipendente non solo torinese ma nazionale.
La loro caratteristica che più mi piace, e che trovo piuttosto unica, è la capacità di sognare in modo lieve e poetico, senza la pesantezza (talvolta pura depressione) che contraddistingue il classico cantautorato italiano, ma senza perdere in profondità e in suggestione. Il senso della vite e Se Mi Scrivi sono due pezzi assolutamente eccezionali, che dopo un po’ non ti escono più dalla testa. Questo nuovo singolo potrebbe fare altrettanto.
se ciò che ci distingue dalle bestie
è un bagno doccia e un po’ di burro in culo
non mi dispiace affatto assomigliare
ad un cinghiale
se ciò che ci divide dalle bestie
è una parola per ferire gli altri
non mi dispiace affatto d’esser muto
come un pesce
se ciò che ci distingue dalle bestie
è solo una corsia preferenziale
non mi dispiace affatto zig-zagare
come un cane
ho mille strade da percorrere
non una sola via di fuga
ho mille rotte tra cui scegliere
ma non ho ali per volare via
ho mille secoli alle spalle
ma non ho un’ora per voltarmi
non un minuto per sentire
che sei qui vicino a me
se ciò che ci distingue dalle bestie
è un bagno doccia e un po’ di burro in culo
non mi dispiace affatto assomigliare
ad un cinghiale
ho mille strade da percorrere
non una sola via di fuga
ho mille luci da far splendere
eppure vago nell’oscuritÃ
ho mille secoli alle spalle
ma non un’ora per voltarmi
non un minuto per sentire
che sei qui vicino a me