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Archivio per il giorno 17 Maggio 2006


mercoledì 17 Maggio 2006, 20:18

Minimo rispetto, Massimo dispetto

Roma, Quirinale, oggi pomeriggio. I ministri del nuovo governo sfilano, emozionati, davanti al tavolino dove li attendono il capo dello Stato, Napolitano, e il nuovo premier, Prodi. Lì giunti, sorridono, firmano il decreto di nomina, stringono la mano a Napolitano e Prodi, posano per una veloce fotografia, e vanno via.

Tutti, tranne uno.

Massimo D’Alema, nuovo vicepremier e Ministro degli Esteri, si avvicina al tavolino con passo sicuro. Guarda Napolitano, e gli fa la battuta: fa finta di firmare nello spazio destinato al Presidente della Repubblica, anzichè in quello destinato al ministro. Poi alza lo sguardo, sorride, stringe la mano a Napolitano.

E se ne va.

Come se Prodi non esistesse.

Ed ecco, in questo gesto umanissimo, che sarà certamente amplificato dai giornali, dalle tivù, persino dai blog come questo, io mi ci ritrovo. Perchè D’Alema è l’unico politico di statura reale in un centrosinistra frequentato da molti arruffoni, improvvisatori, maneggioni e comparse. Una persona che potrà non piacere, ma le cui capacità sono indiscutibili.

Eppure, forse proprio per le sue capacità, gli arruffoni e i maneggioni suoi compari non gliene hanno fatta passare una. L’hanno regolarmente segato per tutte queste settimane, con cattiveria e insistenza, prima per la presidenza della Camera, poi per la presidenza della Repubblica, poi per il ruolo di vicepremier unico.

Certo, dove può lui non lascia gli episodi impuniti, come testimonia il fatto che Fassino, come peraltro da facile previsione, sia tuttora in castigo dietro la lavagna, altro che ministro di peso. Ma, per la maggior parte, Massimo ha dovuto ingoiare una umiliazione dopo l’altra.

E allora, quando D’Alema tra qualche tempo piazzerà ancora una volta il suo coltello tra le scapole di Romano Prodi, dirò che ci può stare: perchè mai come stavolta sarebbe una rivincita meritata.

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mercoledì 17 Maggio 2006, 14:41

Via Stanca, chi arriva?

Ok, è uscita la lista dei ministri.

E noi (intendendo gli aficionados di Internet e delle tecnologie) ci siamo scampati Linda Lanzillotta, già candidatissima alla poltrona di Ministro per l’Innovazione, che aveva esordito con alcune dichiarazioni un po’ sconcertanti a proposito di colazioni con Bill Gates, “la persona che ha inventato l’informatica”, e con un successivo flammone epico sul suo blog.

In compenso, pare che l’Innovazione e Tecnologie sia finita in un “ministero misc”, senza portafoglio ovviamente, assegnato a tal Luigi Niccolais o Nicolais dei DS (“tal” perchè certamente è degnissima persona, ma nessuno l’aveva mai sentito nominare, tanto è vero che i giornali discordano sul suo stesso cognome); e accorpata insieme alla Funzione Pubblica.

E già questo è un po’ preoccupante: come se “innovazione e tecnologie” volesse dire essenzialmente cambiare i PC negli uffici pubblici, e nulla di più.

Comunque, penso che molto dipenderà dalla scelta del sottosegretario per le tecnologie e Internet, ammesso che ne facciano uno; sapendo che per la persona ideale, Fiorello Cortiana, le speranze sono circa nulle, così come per il sempre sveglio Marco Cappato, sarei contento di Beatrice Magnolfi dei DS. Ma poi, chiunque sia, l’importante è che ascolti bene e con le orecchie aperte, e non si limiti a leggere i comunicati stampa delle grandi multinazionali dell’informatica (con tutto il rispetto ad esse dovuto).

P.S. Detto che non si capisce la differenza o la divisione di ruoli tra il ministero del Lavoro e quello del Welfare, trovo una novità molto molto interessante l’affido di quest’ultimo ad un “giovane” quarantacinquenne, perdipiù di Pomaretto in val Germanasca. Anche se, venendo da Rifondazione e dai sindacati in Fiat, ho sempre il dubbio che sui temi dell’organizzazione e della valorizzazione del lavoro sia settantenne dentro.

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mercoledì 17 Maggio 2006, 11:56

Ubuntu, gnome-panel, crash

Stamattina ero lì bello bello che lavoravo sul mio PC d’ufficio – su cui da un paio d’annetti gira tranquillamente un ottimo Ubuntu Linux, che finora mi ha sempre dato grandi soddisfazioni – e improvvisamente lo gnome-panel (ossia l’applicazione che gestisce il pannello e i menu, quello che in Windows sarebbero la barra in basso e il menu Avvio) è andato in crash.

Ma non soltanto in crash, in un crash orribile: quando compariva la finestrella che avvisava del crash, sia che scegliessi “Chiudi”, sia che scegliessi “Riavvia l’applicazione”, il risultato era un nuovo crash; l’unica differenza era che nel secondo caso mi compariva anche una ulteriore finestrella che mi avvisava dell’impossibilità di lanciare un secondo panel (evidentemente c’è qualcosa che prova a rilanciare il panel a getto continuo).

Il problema è che non se ne veniva fuori: persino riavviando il computer, appena partiva il sistema operativo grafico veniva lanciato il pannello che cominciava ad andare in crash all’infinito.

Cercando un po’ con un terminale d’emergenza, ho scoperto il seguente errore nel file di log .xsession-errors nella mia home:

** (gnome-panel:7350): WARNING **: Error in parse: Errore alla riga 4: Il carattere '%' non è
valido all'inizio di un nome di entità: il carattere '&' dà inizio ad un'entità; se questo simbolo
"e commerciale" non vuole essere l'inizio di una entità, ricorrere a &

** (gnome-panel:7350): WARNING **: Errore alla riga 4: Il carattere 'on è valido all'inizio
di un nome di entità: il carattere '&' dà inizio ad un'entità; se questo simbolo  "e commerciale"
non vuole essere l'inizio di una entità, ricorrere a &

E qui, altre bestemmie contro gli sviluppatori di Gnome: scrivere qual è il file alla cui riga 4 si genera l’errore pareva brutto??

Dopo un quarto d’ora, ho pensato di chiedere aiuto alla rete: sono riuscito con il pulsante destro a creare al volo sul desktop – mentre il pannello continuava a crashare e tentare di riaprirsi e crashare di nuovo – un’icona associata a Firefox, che poi ho lanciato; di lì, ho messo su Google “gnome-panel crash ubuntu” e ho cercato.

Nella prima pagina, ho trovato questo post di un’altra persona che ha avuto il mio stesso problema, che mi ha salvato ore e ore di ricerca, e una probabile reinstallazione. In pratica, qualche documento che ho aperto ha scritto dei caratteri inconsulti dentro il file XML .recently-used, sempre nella mia home, che contiene i “dati recenti”; al momento di creare il relativo menu, questi caratteri non riuscivano ad essere trattati correttamente dal pannello, che andava in crash.

Ora, come è possibile che una persona che sviluppa il pannello di Gnome possa non essersi posta il problema di come evitare che un semplice carattere strano possa rendere completamente inutilizzabile il PC, sfugge alla mia comprensione: un’altra di quelle ingenuità che ogni tanto (ma solo ogni tanto, eh) ti fanno rimpiangere Windows.

E ora, vado a incazzarmi sui sistemi di bug tracking di Ubuntu e di Gnome.

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