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Archivio per il giorno 8 Giugno 2006


giovedì 8 Giugno 2006, 14:40

Al-Zarqawi

Solo una breve postilla al post di ieri: oggi, a quanto pare, gli americani hanno seccato Al-Zarqawi, il presunto capo di Al-Qaeda in Iraq. Cosa cambierà adesso? Beh, la mia previsione è ovvia: nulla di significativo.

L’unico obiettivo pratico dell’uccisione di un presunto leader terrorista è quello di permettere a Giorgino Bush di andare davanti alle telecamere con faccia compunta e fare il Grande Leader In Guerra, per cercare di tirare un po’ su il suo inguardabile indice di gradimento.

Per una cultura iperindividualista e schwarzeneggeriana come quella americana, è difficile afferrare il concetto che, persino in una guerra, gli individui siano tutto sommato poco rilevanti, in un quadro di eventi determinato da motivi sociali e storici di massa.

Sono sicuro che gli americani immaginano ‘sto Zarqawi come il cattivo dei film di Stallone, un supernemico in armi che viene immancabilmente spianato nel finale. In realtà, Al-Qaeda è figlia dei tempi di Internet, opera per cellule diffuse e vagamente coordinate sparse in tutto il mondo, esiste perchè ne esistono le cause sociali e culturali, non perchè ne esistono i leader.

Del resto, le Brigate Rosse furono sconfitte quando il rapimento di Moro eliminò il supporto sociale diffuso ai loro obiettivi, e non certo quando la “prima generazione” fu catturata. E così, soltanto l’instaurazione di un governo che disponga di un largo consenso può salvare l’Iraq dalla guerriglia in cui è caduto; non certo la morte di qualcuno.

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giovedì 8 Giugno 2006, 12:29

Malati di Toro

Scusate se insisto sull’argomento, ma questa è la settimana del delirio pro Toro! I biglietti per domenica sono già sostanzialmente esauriti; si è sfondata quota cinquantamila, e si calcola che nella giornata di martedì sia stato venduto in media un biglietto ogni 1.5 secondi. In alcune ricevitorie che vendevano i biglietti, la coda ha raggiunto le cinque ore, ed è stata esaurita solo all’una di notte.

E così, sul forum ci si chiedeva: ma noi che rifiuteremmo un invito al matrimonio di un amico per andare alla partita, siamo dei coglioni? Nell’ondata di orgogliose autoassociazioni all’orda dei coglioni, è venuto fuori il seguente racconto, che trovo esemplare:

Guarda l’anno scorso [la sera di Toro-Perugia finale playoff, ndr] mi hanno obbligato a presenziare alla cena del battesimo di mio figlio…..nn lo faranno mai piu’,ti dico solo che nel locale dove abbiamo mangiato ,c’e’ la taglia sulla mia testa :lol:

in breve: cameriere gobbo esulta al gol del perugia con tanto di “in culo granata di emme”,lo ho terrorizzato ,obbligandolo a nn dire piu’ un cazzo fino alla fine,e augurandogli che tutto andasse bene se no mazzate…gia’ li i parenti impietriti….. alla fine testa a testa con il gestore (fronte contro fronte) bloccata la rissa da amici suoi e parenti miei(tieni presente che li andavamo sempre),cmq una sedia gliel’ho lanciata…

ricordo la frase del gestore “fuori dal mio locale”, ricordo anche la mia risposta..”locale? hai detto locale? hahahaha e girandomi verso i miei parenti…..topaia ,voleva dire topaia,tieni presente che offriva mia suocera…..nn la prese bene neanche lei,neanche gli altri,per un mesetto i parenti nn mi rivolsero la parola…

Ora, purtroppo può capitare di avere parenti insensibili alla causa granata, ma potete risolvere con il fai da te, come da questo altro racconto:

e dove sta il problema?

07.05.1995 giorno del mio matrimonio, ero sull’altare di pomeriggio e avevo auricolare e ascoltavo la partita del toro… bari-torino 3-1

Siamo un po’ matti? Forse… Io non sono (ancora?) al punto da portarmi l’auricolare sull’altare (ammesso che mai ci arrivi). Certamente questo genere di tifo estremo tocca il limite della nevrosi, o perlomeno è un modo di coprire bisogni di appartenenza che le altre persone soddisfano in altri modi. Ma, lasciatevi dire, è bellissimo lo stesso; mi spiace di cuore per chi non lo può capire.

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