Ricetta: Trota in padella d’estate
Questa è, precisa precisa, la ricetta della trota in padella d’estate, così come me la sono cucinata per cena stasera.
Dunque, dopo essere passati da Decathlon per vedere le scarpette da arrampicata ed esserne invece usciti con un paio di Adidas nuove, cercate parcheggio di fronte alle Gru di sabato alle sette di sera (questa è la parte più difficile della ricetta). Entrando, comprate una marca da bollo da 14,62 euro, fate un giro alla Rinascente, e poi imboccate il Carrefour. Incuranti della folla strabordante e dei vecchietti che si godono il fresco condizionato, procuratevi tre raccoglitori per documenti nei colori di vostra preferenza, una bottiglia di Menta Sacco (in assenza della quale si può anche accettare la Menta Fabbri) e un filetto di trota da circa 300 grammi (meglio se salmonata, che piace di più ai deboli di pesce).
Fate stagionare la trota a circa 35 gradi per venti minuti, in coda in piedi alla cassa veloce (veloce, ah ah), e poi passatela brevemente in forno a 50 gradi; va bene anche l’auto, se avete parcheggiato al sole.
A questo punto, ungete una padella con olio q.b., e disponetevi quindi il filetto di trota; se il filetto è più lungo della padella, schiacciatelo bene finchè non smetterà di esserlo. Spargete sulla trota prezzemolo surgelato, sale e pepe; quindi prendete 4-5 pizzichi di “misto per pesce di 25 spezie” di Marrakech, e spargeteli con le dita uniformemente sulla superficie della trota, apprezzandone il profumo delicato. Solo ora, accendete il fuoco; lasciate che il sotto cominci a rosolare, poi, prima che appiccichi, girate il filetto dal lato opposto.
Nel frattempo, la trota Carrefour comincerà a rilasciare il suo tipico contenuto acquoso a base di steroidi; mescolato a olio, questo creerà un effetto frittura. Provvedete quindi a rigirare di nuovo il filetto, lasciando la pelle a friggere sul fondo. Assicuratevi di ricevere una opportuna quantità di schizzi d’olio bollente sulla polo verde, e nel frattempo svuotate la lavapiatti, sistemate la Menta Fabbri nella dispensa, ed estraete il pane ai semi di girasole caldo dalla macchina del pane.
A questo punto, dopo una decina di minuti scarsi di cottura, dovreste accorgervi che anche l’interno è diventato di un rosa più chiaro; cuocete insomma fino a vostro gradimento, e poi sottraete la padella al fuoco ancora caldo, mentre ancora sfrigola.
Servite caldo nel piatto, mangiate l’intero filetto (attenzione ad eventuali spine residue!), pulite il piatto col pane, quindi constatate il ritardo e recatevi immediatamente a vedere il concerto degli Strokes, che nonostante il livello della chitarra solista troppo basso si dimostrerà eccellente. Non dimenticate di farvi fuori due Bavaria di plastica e mezzo Morettone mentre consolate un amico!
16 Luglio 2006, 02:59
Le ultime mele che ho comprato al Carrefour delle Gru (2 anni fa credo) avevano uno strato di cera (per mantenerle belle lucide) che a momenti dovevo metterle sul fuoco per scioglierlo.
E cercare un parcheggio all’ipermercato di Grugliasco nelle seguenti situazioni:
1) Sotto Natale
2) Il fine settimana
3) Dopo le 17
è il modo più snervante per passare del tempo che volete perdere :-)
16 Luglio 2006, 14:06
In realtà le Gru sono chiaramente insufficienti per la quantità di gente che ci vuole andare, ma non è che ora possano tirarle giù e rifarle più grandi… Comunque io ho parcheggiato subito, basta andare nei parcheggi più lontani, ad esempio quelli in mezzo al corso (però erano le 19, non le 17).
16 Luglio 2006, 17:19
io facevo in fretta, andavo in bicicletta :-)
16 Luglio 2006, 17:57
Ogni tanto lo faccio anch’io, ma prova tu a portare indietro in bicicletta tre raccoglitori di cartone formato A4 più il resto della spesa…
16 Luglio 2006, 23:00
nel caso andavo a piedi. Con il sottopassaggio, erano 1300 metri da fare.