No, non quelli che vanno in campo, noi che stiamo nella curva!
Dove altro la trovi una tifoseria in cui un ultrà gestisce una pizzeria, e ti accoglie la domenica sera (tavolo prenotato per 22) dicendoti che non può farti la pizza, perchè sabato sera c’è stato il pienone, domenica a pranzo pure, e domenica pomeriggio non potevano preparare le pagnottelle di pasta perchè l’intero personale era allo stadio a tifare?
E dove altro i 22 avventori invece di lamentarsi di ciò si accontentano di farinata e padellino e anzi gli fanno pure i complimenti?
E dove altro, quando la lei di una coppietta sedutasi a un tavolo, pur se teoricamente avvisata dallo strano arredamento e dal colore granata uniforme dal pavimento al soffitto, dichiara improvvidamente di “tifare alla Juve”, i 22 avventori – uomini e donne dai 15 ai 55 anni – si alzano in piedi e, seguiti dalla maggior parte dei presenti, intonano come un sol uomo una infilata di cori antigobbi da far venir giù il palazzo, per cinque minuti abbondanti, finchè i due non se ne vanno, spinti fuori dal muro di suono, e salutati da un ultimo devastante “CIAO, CIAO, CIAO, CIAO, JUVEEEE… VATTELAAA A PIGLIAAR NEL CULOO… VATTELAAA A PIGLIAAR NEL CULOO…”.
E non era nemmeno in senso letterale, perchè, dopo un exploit del genere, lui sarà senz’altro andato in bianco! E se lo meritava!!
Ieri ho fatto il dueastista nell’intervallo, per testimonianza di gruppo.
(Foto: forumista Blackpanther dal Verbano)
Ricomponendomi, non posso non segnalare che all’inizio del secondo tempo abbiamo esposto lo striscione da noi accuratamente pittato per tutto il sabato pomeriggio, “IL TEMPO NON CANCELLA IL RICORDO – GIGI MERONI PER SEMPRE” (fanno circa 40 metri di striscione da verniciare, spugnare, asciugare col phon, irrigidire con lo scotch, attaccare alle asticelle e poi arrotolare in una matassa che si solleva a fatica: un lavoro di tre ore per dieci persone). Abbiamo anche gridato per un paio di minuti, mentre le squadre cominciavano a giocare, il nome di Meroni. Subito dopo il Toro ha segnato, e quindi aggiungiamo anche questo episodio alla voce “tremendismo granata”, quella per cui il 15 ottobre, in questi 39 anni, il Toro ha giocato otto volte senza perdere mai.