Clerks 2
Ieri sera sono finalmente andato al cinema. Finalmente, perchè se nella mia vita precedente – quando vivevo in coppia – usavo andare al cinema almeno tre o quattro volte al mese, in questa attuale, che dura da due anni e mezzo, ci sarò andato tre o quattro volte in tutto, adattandomi invece alle serate casalinghe davanti a Sky. Il cinema mi piace moltissimo, ma probabilmente non faccio più parte di alcuna compagnia che condivida la passione; o anche, il cinema è una delle più tipiche attività sociali della coppia, per cui i single in età adulta ne restano mediamente esclusi.
Comunque, ho visto Clerks 2, con un po’ di preoccupazione non avendo mai visto il primo; devo invece dire che il film si gode bene lo stesso. La prima metà è scostante, e comprende anche lunghe pause e diverse scene troppo sbrodolate; ma la scena clou che occupa tutto il finale è eccezionale. La volgarità non è così eccessiva (quasi tutto quel che c’era è stato fedelmente riportato negli spot su Radio Flash e Radio Popolare), anche se certo non consiglierei la visione a chi arrossisce a sentir parlare di sesso in modo anatomico. La storia d’amore e la rara pseudofilosofia sono dimenticabili se non irritanti, ma non è quello il punto; il punto sono invece alcune spettacolose scene demenziali qua e là , tra cui una parodia in quindici secondi dell’intera trilogia del Signore degli Anelli che perseguiterà per parecchio tempo tutti i suoi nerd adoratori. Ed è splendidamente assurdo anche il momento Jacksons Five + balletto a centro film.
Insomma, pur non essendo un film indimenticabile, vale il costo del biglietto; e poi, potrete fermarvi per cinque minuti alla fine per leggere l’infinito scrolling di tutti i nomi e cognomi dei “friends” del film su MySpace. Peccato però che uno su dieci abbia per nome “Null”: forse dovevano dare una ripulita a quel dump di database…