Poesie in TV
Mi capita ogni tanto di essere a casa il lunedì sera, e in questo caso finisco sempre per guardare l’eccellente Crozza Italia su La 7, di e con Maurizio Crozza & Elio.
Crozza è bravissimo, e infila personaggi uno dietro l’altro, tra cui uno strepitoso Friedman e un sulfureo papa Ratzinger che scommette trecento euro coi vescovi che può fare un Angelus senza dire nulla, lo fa e poi pretende i soldi a tutti i costi (sì, sono già piovuti gli strali di tutti i gruppi cattolici d’Italia). Elio è una spalla perfetta, e permette di riempire il programma di numeri musicali (dagli spoof degli Abba a vere improvvisazioni) a cui spesso partecipano anche Giorgia e altri ospiti. L’altra spalla è la signora Crozza, Carla Signoris, anche se spesso dà l’impressione un po’ sgradevole di sgomitare per rubare la scena. E poi è fantastico il TG5 remixato da Rocco Tanica…
Comunque, non era questo che volevo dire; è che ieri c’era ospite Sandro Bondi, intervistato da un Crozza che rifaceva spiccicato Marzullo. Ora, Bondi è sovraesposto e sovraimitato, ad esempio alla (altrettanto notevole) Grande Notte di Gene Gnocchi; lo prendono tutti per il sedere per la sua velleità di scrivere poesie. Eppure, ieri, a fine intervista, ne ha letta una… e così, al primo ascolto, mi è sembrata bella! Mi devo preoccupare?