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martedì 29 Maggio 2007, 16:22

Plasmon

Oggi nella pausa pranzo, come talvolta capita, ho fatto un giro alla Fnac di via Roma. E ho notato un fenomeno interessante: l’area dei televisori al plasma, che una volta era limitata al crocicchio nel passaggio di arrivo delle scale mobili al piano inferiore, ha invaso completamente tutta la parte centrale del piano, occupando anche la zona dove una volta c’erano i giochi delle console, e arrivando a lambire e comprimere la zona dei libri e della musica.

Sarà che ciascuno di questi oggetti ha un certo ingombro, e quindi un minimo di assortimento occupa già una superficie considerevole. Eppure, non sono proprio regalati, a 1300 euro per un 42 pollici senza fronzoli, e ben oltre 2000 per un 50 pollici; ma, a giudicare da un indicatore affidabile come la visibilità nei negozi, stanno facendo furore.

Pare quindi che due anni fa ci sbagliassimo, quando ci indignammo per l’allora ministro Prestigiacomo che in televisione da Floris, commentando un servizio sulla crisi della Mivar, disse “E certo, fanno ancora televisori col tubo, al giorno d’oggi chi li vuole più? Tutti si comprano i televisori al plasma.”

D’altra parte, per una generazione che ha indebitato il Paese al 120% del PIL pur di regalarsi assistenza e pensioni oltre le proprie possibilità, volete che sia un problema caricare i propri figli di un rateo decennale per il televisore fighetto?

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10 commenti a “Plasmon”

  1. .mau.:

    mi spiace farti notare che il 120% di deficit non è arrivato per avere dato pensioni e assistenza troppo alte, visto che in quegli anni non c’erano ancora tutti quei pensionati e malati.

  2. vb:

    Come no: conosco solo io persone che sono andate in pensione negli anni ’80 a meno di quarant’anni? E la tassazione lasca e piena di evasori che abbiamo avuto fino a pochi anni fa?

  3. simonecaldana:

    .mau.: stai suggerendo che la nostra generazione per risolvere il problema dovrebbe liberarsi di pensionati e malati? Ci tocca sempre il lavoro sporco, vabe’.

  4. BruRino:

    Direi piuttosto una generazione di politici e manager senza visione del futuro, che hanno preferito arraffare il più possibile invece di effettuare investimenti produttivi. O usare le pensioni di invalidità come moneta di scambio per ottenere voti. Indicherei come responsabile la generazione dei nostri padri in toto mi sembra una generalizzazione davvero eccessiva, VB.

  5. .mau.:

    La tassazione lasca e piena di evasori c’è anche adesso, a dire il vero.
    Il punto è che negli anni ’80 la spesa per pensioni e sanità, in percentuale sul PIL, era minore di quella attuale. Quindi il tutto non c’entra con il 105% di oggi.

  6. Attila:

    Guardate che è il sistema che ha regolato fino ad oggi il sistema pensionistico italiano è deficitario per natura, in quanto aveva come presupposto il continuo sviluppo demografico, per cui su 3 persone che lavoravano 1 era in pensione… poi sono arrivati i baby boomers, il calo demografico, i prepensionamenti selvaggi, i sindacati che devono far di tutto per tirar su 4 tessere… e il nostro sistema pensionistico è andato un po’ a passeggiatrici notturne…
    Per cui a noi Generazione X (in quanto non vedrà un tubo di pensione) nata tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni ’80 la Pensione VAVAVUMA… (come salmodiava un famoso spot di una celebre casa automobilistica)
    E i sindacati sbraitano… e i pensionati e pensionandi urlano che “lo fanno per noi” (beh, in fondo farlo potrebbe implicare anche mettercelo nel didietro)… e l’ultra sinistra può ricominciare a tirar fuori le bandiere con la scritta “No Pasaran”…
    Atmosfera molto Vintage…

  7. Alberto:

    Beh, quando una società va in bancarotta solitamente la colpa è di chi l’amministrava, o semmai di chi ha nominato gli amministratori, non certo degli azionisti che incassavano felici i dividendi, no?
    La colpa che ha, a mio avviso, la generazione a cui alludi non è di essere andata in pensione a 40 anni o aver incassato felicemente aiuti ed assistenza dallo Stato, ma è l’aver visto con indifferenza mandare in bancarotta le finanze dello stato senza chiedersi se chi lo stava amministrando sapeva quello che stava facendo.
    Tuttavia non mi pare che in questi anni si siano fatti progressi. Da un lato ci sono quelli che dicono: “Non azzardatevi a toccare le nostre pensioni”, dall’altra ci sono quelli che dicono: “Non azzardatevi ad aumentarci le tasse”. Non mi pare che a tutt’oggi ci siano molti che dicono “Non azzardatevi a far aumentare ancora il debito pubblico” e la cosa non può che avere un peso nell’operato di chi ci governa…
    Tutto mi lascia pensare che, al contrario, se Padoa-Schioppa dovesse fallire per un decennio nessuno si azzarderà più a cercare di metter in ordine i conti dello stato e questa sarebbe la più grande delle sciagure.

  8. Attila:

    Padoa Schioppa fallisse?
    Ma prendi per i fondelli?
    Uno che carica le tasse di chi è costretto a pagare senza tagliare quella marea di scaldabanchi mangiatori che ci sono in esubero nello Stato (con la proposta di assumere a tempo indeterminato anche i precari che non servono e i volontari, non si è capito bene con quali fondi), come può fallire?
    Chi non ha alcuna idea sensata su come investire in maniera utile e non demagogica il cd Tesoretto come può fallire?
    Chi non ha alcuna idea su quanto ammonti il cd Tesoretto, come può fallire?
    I conti dello Stato si possono metter a posto non aumentando (FACILE) le entrate del fisco (uno dei più onerosi d’Europa), ma tagliando (DIFFICILE) i rami secchi (Tutti, anche se in Italia tutti “tengono famiglia”).
    La colpa della Nostra mancata futura pensione NON E’ DOVUTA ALLE TASSE e a chi non le paga, ma è dovuta ad un sistema che resta tale solo x volontà dei: PARTITI (che non vogliono perdere sul breve termine elettori), SINDACATI (iscritti over 50 ce ne sono a bizzeffe), PENSIONANDI (non rinuncerebbero mai e poi mai ai loro privilegi).
    Su chi è già in pensione non si può dire un c….o, ormai ce li dobbiamo pagare noi…

  9. simonecaldana:

    Si sta lavorando alacremente acciocche’ la attuale generazione di trentenni e le successive non possano piu’ tenere famiglia. Problema risolto.

  10. Attila:

    Barzelletta di oggi:

    Padoa Schioppa si ha dichiarato che le tasse sono troppo alte…
    Signori… un genio della finanza!

    Mi sa che qualsiasi commento risulti superfluo…

 
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