Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 2 - 7:47
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
domenica 13 Maggio 2007, 17:28

Una domenica impazzita

Eraldo Pecci, uno dei grandi giocatori del Toro dello scudetto, disse che tifare Toro è un po’ come masturbarsi con la sabbia: fa un male cane, ma prima o poi godi. Ecco, oggi è la giornata in cui si gode: il Toro è ancora tutt’altro che salvo, ma vincendo incredibilmente 1-0 in casa della seconda squadra più forte d’Italia – dopo una stagione passata a perdere in casa con la Reggina e con il Siena – è passato da una condanna quasi certa a buone possibilità di salvarsi.

Io, come sapete, sono in California, e ho dovuto mettere la sveglia alle cinque e cinquantacinque del mattino, cercando poi disperatamente uno streaming qualsiasi, di una radio, di una trasmissione TV che commenti le partite, di qualche cosa. Nulla: la Rai non si sente, GRP nemmeno, niente di niente. E così, mi sono accontentato del “tempo reale” del sito della Gazzetta, e soprattutto della webcronaca collettiva sul forum di Forzatoro.

Seguire una partita dalla webcronaca, se non si ha in parallelo la televisione o la radio, è allucinante. Sono pochissimi quelli che raccontano cosa succede: più che altro ci sono commenti, incitamenti, persino cori per iscritto. Si è sempre in ansia, pigiando sul tasto del reload, e attendendosi di veder comparire d’improvviso, senza annunci preventivi, una notizia buona o una ferale.

In questo caso, poi, è stata sofferenza vera: perché il Toro ha segnato all’inizio su un errore degli avversari, e poi, ovviamente, ha passato il resto della partita a difendersi dagli attacchi incessanti della Roma, che si sono fatti via via più intensi. E così, ti vedi apparire una scritta come “punizione di totti”, e poi niente per trenta secondi, col fiato sospeso, finchè qualcun altro non scrive “barrieraaaa!!!” e puoi respirare.

Nel frattempo arrivano le notizie dagli altri campi, il biscottone annunciato di Siena – in settimana Cagni, allenatore dell’Empoli quinto in classifica, aveva annunciato di temere i senesi, una squadra derelitta che in venti partite aveva vinto solo con noi, e di vedere il Toro già in B: puntuale è arrivata la vittoria del Siena sull’Empoli – e il biscottone inevitabile di Reggio, dove una sconfitta avrebbe mandato in B il perdente, per cui era ovvio che ci si accontentasse di un punto a testa.

Ma non importa, la sofferenza è tutta sul nostro campo, dove piano piano il secondo tempo si trasforma in un assedio, e le occasioni si infittiscono. Gli ultimi venti minuti sono un delirio, Abbiati inanella miracoli, Ogbonna combina disastri in fila, la Roma prende due traverse e varie punizioni e tiri fuori di poco. Si cominciano a contare i minuti, si cerca di resistere, ci si fa forza con qualche battuta e con qualche incitamento. Ogni minuto è un brivido, un’occasione salvata, un infarto mancato; finchè al 93′ la Roma prende ancora un palo, e saltano i nervi: metà di noi comincia a piangere, chi invocando gli angeli custodi, chi contando i secondi, finchè la partita non finisce, ed è una liberazione; la classica vittoria di cuore e di fiducia.

Di partite del Toro ne ho sofferte infinite, ma mai una così, a mezzo pianeta di distanza davanti a un albergo, nel silenzio della domenica mattina, con la sciarpa al collo e davanti a me solo un monitor e un po’ di compagni di sofferenza sparsi dappertutto. Grazie, è stato bellissimo. Non siamo ancora salvi, può ancora andar male, ma questa domenica non la dimenticherò tanto presto.

divider

8 commenti a “Una domenica impazzita”

  1. .mau.:

    è solo per darvi l’ultima vana speranza :-P

  2. .mau.:

    senza contare che con la Roma matematicamente o quasi seconda un biscottone antijuventino non è poi così male…

  3. BlindWolf:

    Già: Vucinic è così bravo da mirare al palo al 93°…

    Sia ben chiaro: un accordo tra Roma e Torino ci poteva benissimo stare. Ma non prendi 3 legni di cui uno al recupero se vuoi lasciare un 1-0 agli avversari.

  4. Alberto:

    Ma che anti-juventino! Sarebbe stata una beffa trovarci un altro anno senza derby… ;-))

  5. DarioG:

    FORZA TORO!
    Lieto di fare la tua conoscenza, Vittorio!

  6. BlindWolf:

    @Alberto: infatti un derby porta pubblico… non vedo come la Roma avrebbe potuto darvi un dispiacere aiutandoci nella salvezza.

  7. Alberto:

    Concordo con te. Tra l’altro, a prescindere da questioni finanziarie, da torinese sarei decisamente felice se il prossimo anno ci fossero di nuovo due squadre della mia città in Serie A.
    Ciao

  8. BlindWolf:

    E io da casalese vorrei anche un ritorno dei nerostellati in A dopo tanti lustri… per ora facciamo i derby con l’Alessandria in D!

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike