Un cielo su Torino
Oggi è una giornata bellissima, con un cielo terso spazzato dal vento, una luce abbagliante e le montagne sullo sfondo, immerse però in nuvole lontane. E’ in queste situazioni che a Torino si respira il gelo che scende dalle Alpi, e si vive una strana contraddizione tra il sole che splende e l’odore di freddo che incombe. Anche se c’erano venti gradi, erano venti gradi freddi: come a suggerire che sì, oggi fa caldo, ma domani tornerà la coda dell’inverno.
Dal balcone di casa mia si vede tutto insieme: la città che prosegue ordinatamente e a lungo, ma che finisce per sbattere contro la corona insormontabile delle montagne.
E’ dalle montagne che il freddo si dilata in spire invisibili, e nasconde già il sole. Cosa ci sia dietro la coltre nuvolosa, non è certo: potrebbe esserci la Valle di Susa, ma anche la Nuova Zelanda o l’intera Terra di Mezzo.
E’ per questo che Torino, apparentemente chiara e di immediata comprensione, nasconde in realtà ogni genere di magia: perché è proprio quando la figura è semplice, come un cerchio su un piano cartesiano, che può nascondere le maggiori complessità .
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