Sei metri sopra l’incrocio
Da qualche settimana, all’incrocio sotto casa mia – tra via Zumaglia e via Pilo – è comparso questo:
Come vedete, si tratta di un parcheggio riservato per un invalido.
Lasciamo perdere il discorso sull’inspiegabile proliferazione di posti per disabili a Torino (se fossero tutti assegnati a disabili veri, saremmo la città più handicappata d’Italia), e notiamo invece un’altra cosa: il posto è tracciato subito accanto alle strisce pedonali, iniziando esattamente in corrispondenza dell’angolo della via, ben guardandosi dal rispettare i sei metri di distanza dall’incrocio previsti dal codice della strada per poter parcheggiare. Anche se al giorno d’oggi nessuno rispetta più tale distanza, un’auto che parcheggiasse in quel punto sarebbe multata, e infatti, se ricordate, tempo fa esattamente lì fu multata mia mamma.
Evidentemente, persino il Comune ha deciso che parcheggiare attaccati all’incrocio è una pratica accettabile e persino consigliabile, addirittura agli invalidi; e io, come già feci qualche tempo fa con i vigili che sfrecciavano sui viali e giravano col divieto di svolta, prendo nota.
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