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sabato 28 Marzo 2009, 23:06

La sottile linea rosa

Avendo il weekend da passare qui e la necessità di spostarsi da Boston a New York, mi è venuto naturale pensare di affittare una macchina e sfruttare l’occasione per vedere un po’ di New England, al di fuori delle città. Il problema è che, per gli standard turistici europei, nel New England non c’è molto da vedere; e così la scelta sul dove trascorrere il sabato notte si è ridotta alle sole tre zone veramente turistiche del Massachusetts, cioè Martha’s Vineyard, Nantucket e Cape Cod.

E dato che siamo in inverno, che la temperatura notturna è sotto zero e che i traghetti sono quasi tutti fermi, abbiamo eliminato le due isole. Quindi la scelta più logica è stata una sola: Provincetown, il capoluogo turistico di Cape Cod, situata proprio all’estremità del lungo arco peninsulare; il primo posto dove i padri pellegrini della Mayflower toccarono terra, prima di ripartire per stabilirsi a Plymouth.

Avrei dovuto però capire che c’era qualcosa di sbagliato in questo ragionamento, se non altro quando ho scoperto che nessun albergo permetteva la prenotazione online, perché erano tutti chiusi; non demordendo, sono passato alle guest house, ossia la versione americana dei bed & breakfast. E lì proprio avrei dovuto capire, dato che scorrendo i vari siti comparivano le facce sorridenti dei padroni di casa: Tim & Luis, Peter & Chuck, Rainer, Jürgen & Hans.

Ma, pur cominciando a sospettare, ancora non avevo ben realizzato l’estensione del problema. Mi sono fidato di TripAdvisor, per cui la migliore di 89 guest house era l’Oxford: e così ho prenotato da Trevor & Stephen, non dando particolare peso al fatto che il secondo sito da cui sono caldamente raccomandati, oltre a TripAdvisor, è PinkChoice.

Così siamo arrivati, siamo stati accolti benissimo, ci siamo sistemati in una stanza meravigliosa (d’accordo, 130 dollari a notte prezzo di bassa stagione, ma la casa è davvero splendida), siamo andati a fare un giro… Insomma, P-Town, come la chiamano qui, è una tranquilla cittadina di mare del New England (ma sembra la Scozia, con quella bella nebbiolina grigia che copre tutto e l’acqua del mare sciolta nell’aria e sparata dal vento) con la particolarità di essere abitata quasi esclusivamente da coppie gay di ambo i sessi. Sulla strada principale, ad elegantissime gallerie d’arte si alternano pornoshop assurdi, e quasi tutte le case espongono la bandiera arcobaleno invece di quella americana. Ed è un posto bellissimo, dove si respira libertà ad ogni angolo, tanto è vero che da tutto il mondo ci sono persone che mollano tutto e vengono a vivere qui.

Eppure, mi sono anche reso conto di come il venire da un paese omofobico e integralista cattolico come l’Italia ti segni in profondità: infatti, quando a cena siamo finiti in un caffé-ristorante che suonava disco music a manetta, dove i camerieri erano giovanotti del tipo ultra-macho e dove le coppie etero erano in netta minoranza – a fianco a noi c’erano due lesbiche di mezza età, lei genere camionista con i piedi appoggiati sulla panca dall’altra parte, intente a chiacchierare e ogni tanto a sbaciucchiarsi – mi sono comunque sentito sottilmente a disagio.

Non ci siamo abituati, perché da noi comunque i gay vivono abbastanza sotto traccia, ritrovandosi mediante segni chiari ma poco visibili al mondo degli etero (oddio, qualcosa sto imparando, visto che quando sulla strada ho visto l’insegna Ursie’s Restaurant ho subito capito di cosa si trattasse). Ogni buon bambino italiano cresce giocando a pallone ai giardinetti in mezzo a coetanei che usano “frocio” come un insulto, e queste cose, anche quando vanno via dalla testa, ti restano nei riflessi; ed è ben diverso provare, come succede da noi, la piacevole sensazione di essere aperti di mente nei confronti della rara coppia gay che incontri per strada o a una cena, rispetto alla sensazione naturalmente meno piacevole di essere tu la minoranza che deve farsi tollerare.

Come unico incidente, sulla spiaggia abbiamo avuto un piccolo incidente con una checca in vestaglia: insomma, alle volte il mix di aggressività maschile e suscettibilità femminile genera davvero dei comportamenti da caricatura. Ma sono appunto caricature: la realtà è ben diversa, ed è quella di un posto dove davvero si può vivere la propria sessualità senza problemi. Fa piacere quindi essere in uno di quei paesi più civili del nostro, dove i matrimoni tra omosessuali sono permessi ed equiparati a quelli tra eterosessuali.

[tags]viaggi, stati uniti, massachusetts, new england, cape cod, provincetown, omosessuali, gay, matrimoni[/tags]

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21 commenti a “La sottile linea rosa”

  1. D# AKA BlindWolf:

    Questo post mi ha fatto venire in mente la festa a cui ho partecipato in Olanda…

  2. .mau.:

    centr’un tubo, ma io per fare un giro lì dall’est ero passato dal Vermont.

  3. mfp:

    Non sarete mica che voi bacchettoni sabaudi, complice poi la chiesa e la tv, ad aver attribuito al vocabolo qualcosa che non e’?

    Frocio -> frocioso -> francioso -> francesi occupanti a Roma (es. “Il marchese del grillo”). Quando nel bel mezzo di una chiacchierata butto li’ “frocio” con disinvoltura estrema, immancabilmente c’e’ qualcuno che quantomeno storce il naso … se non proprio mi riprende “gay!” … che non mi viene spontaneo proprio foneticamente dire, cosi’ come “omosessuale” e’ lungo e suona come un termine clinico; un termine obbligatorio proforma. E questo costante confronto diffuso mi crea problemi; perche’ poi sembra che sono io ad essere stronzo, o scurrile; quando invece il piu’ delle volte neanche mi accorgo nemmeno di avere attaccato bottone con un gay o perfino una piu’ appariscente checca, fino a che qualcun’altro magari non mi prende in giro… o semplicemente non sapro’ mai che parlavo con un gay … fino a che non stai a ballare e, come mi e’ capitato, non ti appizzano il pacco sul culo, che effettivamente mi provoca una sensazione sgradevole (ma siamo ben oltre la parola)… altrimenti per me e’ ininfluente; non ci faccio proprio caso. Io in mezzo ai froci credo che vivrei bene; tanto son cosi’ cozzo che non credo nemmeno di subire la noia di tanti abbordaggi sgraditi, quindi godrei soltanto della liberta’ che descrivi. Certo, gli stupratori diventerebbero un problema anche per me ometto … ma come abbiamo visto non ce ne sono poi cosi’ tanti come dipinto, ancora una volta, dai media … e magari tra i gay ce ne sono ancora di meno. W Pene-Town!

  4. Marco Giorgi:

    Tutta questa propaganda a favore dell’omosessualita’ e’, come il femminismo, un’arma di genocidio usata dai nemici della nostra civilta’, lobby ebraica in primis, per sterminare i nostri popoli inducendone la denatalita’.

    Tutto e’ iniziato col falso mito della “emancipazione”, vera e propria istigazione all’odio contro il sesso maschile. Istigazione che prosegue tutt’oggi con la diffusione, tramite rappresentazioni pubblicitarie, cinematografiche e televisive, di un’immaginario femminile aggressivo (vedi anche i molti film e telefilm con protagoniste femminili che sovvertono i ruoli naturali, donne che mettono al tappeto uomini grandi e grossi) che da un lato induce nelle donne sovrastima di se stesse; dall’altro, al contrario, induce negli uomini sfiducia e complessi. Col risultato che le ragazze occidentali di oggi inseguono il mito della donna manager o della poliziotta e la natalita’ e’ in calo, mentre i nemici dell’occidente prolificano.

    La propaganda omosessuale di oggi e’ il proseguimento di questa campagna di genocidio: induce a credere che sia normale, o addirittura bello!, vivere la sessualita’ in modo infecondo, con persone del proprio sesso. Da notare che la “scienza” ha “cambiato parere” sull’omosessualita’, non riconoscendola piu’ come malattia, soltanto in quei paesi occidentali sottoposti al dominio delle lobby ebraiche e antioccidentali, mentre cio’ non e’ accaduto in Russia, ne’ in Cina, ne’ in India e …sorpresa… neanche in Israele!

    L’omosessualita’ e’ una malattia che puo’ essere curata: vi sono medici che, lottando contro persecuzioni infami, fanno ricerca e ottengono risultati incoraggianti (oltre il 60% degli omosessuali sottoposti a terapie di conversione sessuale riesce ad edificare una eterosessualita’ funzionante). Naturalmente la medicina di regime si rifiuta di riconoscere e divulgare questi risultati, preoccupata dal fatto di veder spuntata una delle sue armi di sterminio piu’ potenti!

  5. Marco Giorgi:

    Se volete approfondire il tema del genocidio perpetrato per mezzo della propaganda femminista e omosessuale potete consultare questo sito:

    http://www.ccsg.it/Appendic.htm

  6. Basta froci:

    Ah certo perchè adesso un paese civile è quello che protegge certa gente. Voglio vedere tu che difendi tanto i gay cosa farai quando ti ritroverai con un figlio frocio che ti porta in casa uno spaccaculi negro.

  7. Basta froci:

    Ma non vi disgusta che tutti questi malati invece di essere curati siano lasciati liberi di corrompere la società e molestare le persone sane e normali? Ormai non puoi più entrare in un cesso pubblico e avvicinarti ad un pisciammuro che ti ritrovi subito circondato dal capannello di sodomiti intenti a masturbarsi guardandoti l’uccello mentre pisci!

  8. D# AKA BlindWolf:

    @Marco Giorgi: non dimenticare di indossare il cappello di stagnola
    @Basta froci: premesso che non ho figli, preferirei un figlio gay ad uno razzista ed intollerante: quello sì che corrompe la società.

  9. for those...:

    dai D#, basta froci fa ridere!
    quell’altro già di meno… marco giorgi, non ho capito bene chi siete. Dal tuo post credevo foste i soliti razzisti antisemiti. Dal sito invece sembrate uno di quei gruppi dei racconti di Martin Mystere. Siete dei lefevriani o roba del genere? O dei semplici invasati con teorie un po’ bislacche?

    VB, vedi di tornare che ti si sta popolando casa di gente strana! :-)

    Domanda (OT) per vb e i gli altri che “capiscono internèt”:
    ma quelli come marco giorgi e basta froci cosa fanno? Passano la vita a cercare la parola “gay” su google e appena compare un post qualsiasi si buttano a pesce??

  10. D# AKA BlindWolf:

    @for those…: scusami, ma non resisto ai troll. Comunque conosco anche persone intelligenti (ma non per questo razionali) che la pensano allo stesso modo. (Anche se sospetto che questo sia il solito trollone che arriva qui ogni tanto cambiando ogni volta nick).

    Per quanto riguarda le teorie bislacche vai sul sito di Paolo Attivissimo e cerca i tag sul complottismo (che lui sbufala in continuazione)… Io comunque faccio una osservazione dal mio piccolo punto di vista: i miei nonni materni (veneti) avevano 7 tra fratelli e sorelle a testa; loro hanno avuto una sola figlia, nel ’55 (mia madre, ovviamente). Dubito che tale riduzione della natalità (che non è stato certo una caso unico) sia stato colpa del femminismo (il ’68 è arrivato 13 anni dopo), dell’omosessualità o dei modelli femminili aggressivi (anni ’50… il modello era la casalinga tutta casa, chiesa, bambini e torta di mele).

  11. for those...:

    @D#: grazie per il suggerimento al sito di attivissimo. Purtroppo hai ragione sulla diffusione di certe idee. Sono rimasto allibito anch’io tempo fa sentendo colleghi di lavoro (che ritengo minimamente colti e intelligenti) fare affermazioni simili, seppure con un linguaggio meno violento.

  12. for those...:

    per chi, come me, fosse rimasto affascinato dal centro culturale san giorgio: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Centro_Culturale_San_Giorgio

    :-)

  13. Fabrizio T.:

    > ma quelli come marco giorgi e basta froci cosa fanno?
    > Passano la vita a cercare la parola “gay” su google e
    > appena compare un post qualsiasi si buttano a pesce?

    Credo che tu ci abbia preso. Gli stessi identici deliri (proprio uguali, copiaincollati) compaiono spesso e volentieri in giro per blog e su usenet (sia postati come thread nuovi, sia come risposte a post su omosessualità e omofobia). Di solito quando scrivono su usenet usano un anonymous remailer, probabilmente anche qui si saranno nascosti con qualche sistema simile.

  14. for those...:

    ROTFL!!

  15. for those...:

    eeehm… mi è scappato il ROTFL qui sopra che non c’entra nulla. Voleva essere per l’ultimo post di vb!

  16. Basta froci:

    Che poi non ho mai capito perché si parla di “omofobia”. “Fobia” vuol dire paura; gli invertiti non fanno paura, fanno solo schifo.

  17. mfp:

    Tutte chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo … i frociosi sembrano tanto fru-fru, ma quando si incazzano fanno le rivoluzioni, sequestrano manager, e ardono vivi i poliziotti in tenuta antisommossa … non un povero cristo che dorme per strada, o una checca che non fa male a nessuno … mi sa che se andassimo a vedere bene piu’ che omofobia chi parla come questi (apparentemente) due elementi e’ un frocio vigliacco, e quindi un represso per mancanza di sicurezza basale, che ha bisogno di cure immediate e drastiche per invertirlo. Tocca chiamare uno psichiatra bravo qui … bisogna mandarlo in broadcast prima possibile …

  18. Basta froci:

    Leggete un po’ qui: http://tinyurl.com/ecco-i-froci

    Due uomini, legati da una relazione omosessuale, avrebbero narcotizzato e costretto per oltre dieci anni quattro minorenni a subire abusi sessuali. […] Un vero campionario degli orrori nel racconto dei ragazzi. «Mettevano qualcosa nel latte o nel succo di frutta e poi ci costringevano a bere. Dopo qualche minuto non capivamo più niente». È una delle dichiarazioni rilasciate nel corso dell’incidente probatorio. I ragazzini – a quanto è dato sapere – venivano presi dal loro papà due per volta dalla casa famiglia in cui vivevano. I primi, i più grandi, venivano accompagnati a casa e violentati. Poi toccava ai due gemelli.

    Questa è l’omosessualità, signori. Questo è quello che voi chiamate civiltà.

  19. Elena:

    Uhm… che mi dici degli ultimi avvenimenti che coinvolgono gli interessi particolari dei padri eterosessuali nei confronti delle figlie? ci sono stati almeno due casi, uno accertato in austria e l’altro in corso di accertamento nella torino felix, ma poi finchè non li scopri non danno sospetto, visto che elemento essenziale e tipico dell’incesto non è la relazione vera e propria tra i consanguinei, ma è il pubblico scandalo. Quindi tutto deve tacere dietro la porta della rispettabilità. Definisci quella civiltà eterosessuale? Illuminaci.

  20. D# AKA BlindWolf:

    @”Basta froci”: e gli stupratori che tenevano tanto spazio sui mezzi di informazione qualche settimana fa erano omosessuali o eterosessuali? L’orrendo episodio che hai citato non “è” l’omosessualità: lo stupro è un (inaccettabile) atto che possono commettere sia etero che omo.

  21. simonecaldana:

    obvious troll is obvious.

 
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