Il Poli è radioattivo?
Ho ricevuto ieri sera un messaggio inquietante dal dottor Roberto Topino, già noto per avere individuato le misteriose piante deformi nei prati di Torino.
Tutto nasce da una delle tante cose dette con faciloneria quando si magnifica la costruzione di inceneritori: tutte quelle ceneri (in gran parte tossiche e classificate come rifiuto speciale) si potranno smaltire da qualche parte, ad esempio come materiale per costruzione o per terrapieni stradali. E così al dottor Topino è venuto un dubbio: ma non sarà che questa idea circola perché l’hanno già fatto in passato?
Così si è preso un contatore Geiger (buona parte dei rifiuti speciali sono costituiti da materiale radioattivo, ad esempio quello prodotto dagli ospedali) e ha percorso in bici un tratto del più grande lavoro di scavo mai effettuato in città : il passante ferroviario. E guardate qui…
Secondo il dottor Topino, il livello naturale di Torino è di 0,1 microsievert per ora; il livello misurato al Politecnico è di 0,6-0,8 in superficie (stessa cosa vicino all’igloo di Merz). Non so quanto sia pericoloso un tale livello, né se la cosa sia spiegabile in altro modo, né se il valore sia stabile nel tempo e correttamente misurato; certo che è una scoperta inquietante, e spero che ci sia qualche esperto disposto a capirne di più, magari al Politecnico stesso.
[tags]torino, rifiuti, inceneritore, radioattività , politecnico, inquinamento[/tags]
20 Aprile 2009, 14:27
Salve,
a casa ho un libro di Fisica (che nomino perchè ne riporto un estratto più avanti: Borsa-Scannicchio ediz. UNICOPLI, 2004) che riporta una tabella degli “effetti delle radiazioni ionizzanti in seguito ad assorbimento in qualche ora (irraggiamento acuto)”. Sono informazioni che immagino siano reperibili con poca difficoltà in qualsiasi libro di Fisica ma ho voluto scrivere questo commento ugualmente. In sintesi, tale tabella (paragrafo 19.8) mostra effetti biologici rilevabili a partire da una dose equivalente superiore a 0,25 mSv distribuita su tutto il corpo e riferita ad un arco di tempo di alcune ore.
La dose mostrata nel video è intorno a 0,8 microSv. Quindi mille volte meno della dose considerata dal libro di testo.
A scopo puramente illustrativo riporto gli effetti di altri valori di esposizione, espressi sempre in milliSv (mSv) e riferiti a qualche ora di esposizione.
0,25 – 1: piccole variazioni della formula sanguigna, raddoppio di rischio spontaneo di leucemia e di anomalie genetiche
1 – 2 nausea, affaticamento, variazioni notevoli della formula sanguigna, lievi emorragie intestinali, rischio elevato di leucemie ed anomalie genetiche
2 – 3 emorragie gravi, stati di shock, prostrazione
Dosi equivalenti superiori a 4 sono responsabili di frequenze crescenti di morte.
20 Aprile 2009, 14:37
Qui non stiamo parlando di esposizione per qualche ora a radiazioni relativamente forti, ma di esposizione per dieci ore al giorno per molti anni a radiazioni più deboli, ad esempio di chi lavora negli uffici lì sopra (dove però non so come sia il livello).
Ma anche se il tutto non fosse nocivo, resta la domanda: perché in quel punto la radiazione è sei-otto volte superiore al normale?
20 Aprile 2009, 14:43
Abbiamo scoperto perche’ al poli gli studenti perdono i capelli…
20 Aprile 2009, 14:51
Vb, considera che la dose espressa nel video è incostante… In ogni caso è vero, l’esposizione è molto più prolungata nel tempo e sarebbe da capire perchè è superiore al “normale”. Anzi, forse pensandoci un attimo potrei azzardare un’ipotesi da profano: potrebbe essere che la stima del Prof. Topino è una media dei rilevamenti, e che in quanto tale è diversa dai rilevamenti presi singolarmente. E’ plausibile?
20 Aprile 2009, 14:52
Dal sito del contatore geiger in italiano:
“L’altro è un segnale di allarme che si attiva quando i livelli di radiazione raggiungono il limite programmato dall’utente (min. 1,0 µSv/h – max 80 µSv/h).
La soglia di allarme predefinita è 50 µSv/h.”
http://www.gammascout.it/gammascoutwalert
Quale sia la soglia massima pericolosa per la salute non lo so. Ma qui sul sito inglese si legge: “It’s easy to tell if you have a problem. Ambient radiation levels worldwide are about 0.05 uSv/hr – 0.12 uSv/hr. At 40,000 ft elevation ambient readings can be as high as 0.45 uSv/hr. Some of the most stringent standards now existing are in the metal recycling indutry where threshold limits for raw material are as low as 0.80 uSv/hr. So the short answer is that any reading significantly above ambient for an extended period is to be avoided.”
dove: 1 rem = 0.01 Sv = 10 mSv = 10,000 µSv 1 mrem = 0.001 rem = 10 uSv
Non confondiamo µSv con uSv
http://www.gammascout.com/faq.html
Su Youtube si legge “Il fondo naturale di radiazioni a Torino corrisponde a circa 0.1 μSv/h (Microsievert).
In Finlandia il fondo naturale varia da 0,04 a 0,30 µSv/h e la soglia di allarme è stabilita in 0,4 µSv/h.
Valori superiori a 0,60 µSv/h rivelano la presenza di una fonte radioattiva.”
Su che scala è tarato lo strumento?
20 Aprile 2009, 14:55
Probabilmente µSv con uSv sono la stessa unità di misura.
20 Aprile 2009, 15:03
Considerando l’Autore di questo blog, lo strumento è tarato su microSv (chiedo scusa, non so come usare le lettere greche per indicare i micro). Perchè con la frase “Secondo il dottor Topino, il livello naturale di Torino è di 0,1 microsievert per ora; il livello misurato al Politecnico è di 0,6-0,8 in superficie […]” si riferisce chiaramente all’affermazione del dott. Topino, che poi se non sbaglio è lo stesso che nel video effettua la misurazione.
20 Aprile 2009, 15:49
Sì, e gli americani (che usano il set di caratteri ASCII e basta) usano normalmente “u” al posto di “µ” per indicare un milionesimo.
Piero: La frase che citi conferma che la dose rilevata probabilmente non è tossica a meno che uno non stia fermo lì sulla mattonella per degli anni, però non è neanche naturale. Boh?
20 Aprile 2009, 16:04
Infatti, non è normale. Potrebbe trattarsi di una fuoriuscita di radon, visto che c’è stata una scossa di terremoto in Piemonte ieri e il radon è anche un gas radioattivo. Bisognerebbe compiere analisi e misurazioni più approfondite, ripetute nel tempo.
20 Aprile 2009, 17:53
Pagina 4:
http://www.archivionucleare.com/files/inganno-mediatico-panzane-nucleari_romanello.pdf
Vubbì, “non sai ma è inquietante”. Spero che sta ramà della politica ti passi in fretta, perché era un piacere leggerti quando ragionavi
20 Aprile 2009, 18:24
Chissà come fanno a S. Pietro o nel viterbese….
20 Aprile 2009, 19:01
Domanda: Nel video il display mostra un valore abbastanza variabile (apparentemente a strumento fermo). E’ normale che faccia così quando è esposto ad una sorgente radioattiva costante?
Esperienze coi Geiger non ne ho, perciò chiedo, poiché mi viene il dubbio che lo strumento possa leggere ‘rumore’.
20 Aprile 2009, 20:14
@simonecaldana:
Ho pensato *esattamente* la stessa cosa :D
@ff:
In effetti una affermazione del genere mi ricorda troppo il fare “senzazionalistico” di gente come Giacobbo… o del peggior Grillo. :-/
In generale, invece, a me vedendo il filmato viene più di un dubbio:
il livello “normale” sarebbe 0,1 microsievert… misurato da chi? come? quando? dove? Vuol dire che in tutto il territorio di Torino c’è un livello costante di 0,1 microSv (+- 0,0 microSv)? Non ci credo nemmeno se me lo fanno vedere e lo firmano con il sangue.
Poi vedo un geiger che varia il suo valore tra 0,4 (in un istante specifico anche 0,1) e 0,7 microSv pur stando bellamente fermo: o c’è una fonte di radioattività variabile (e che caso vuole aumenta proprio mentre la telecamera si avvicina al geiger) o la misura ha una incertezza mostruosa.
Altri spunti: Al politecnico esiste un dipartimento di fisica e uno di ingegneria dei materiali, entrambi avrebbero motivi sensatissimi per avere in gestione materiali radioattivi e, qualora possa sembrare strano, mi risulta che esista ancora anche il corso di laurea in ingegneria nucleare
Tutte cose, se non dimostrate, almeno sensate. Per il mio punto di vista parecchio di più di un “ommioddio c’hanno messo le scorie radioattive sotto casa!!”
Il resto viene lasciato all’approfondimento del lettore… :D
20 Aprile 2009, 21:44
@Hayabusa
In realtà i livelli sembrerebbero essere più alti su tutta la zona in cui è stato fatto un nuovo marciapiede in pietra di Luserna (che contiene tracce di Torio).
20 Aprile 2009, 22:18
ff, a me quel pdf sembra eccessivamente complicato; perche’ anche dotandomi di santa pazienza per arrivare in fondo non ho trovato indicazioni utili su come, ma soprattutto dove, conservare le scorie per i prossimi mila-anni. Cmq, considerando che io so’ ‘gnorante e tu no, ma dipendiamo ugualmente dal voto: vogliamo taglia’ la testa al toro? Suvvia, mettiamoci d’accordo una buona volta: sosteniamo la stessa idea.
COSTRUIAMO UNA NEW TOWN! Anche detta Town 2.0. E senza lesinare eh! Ci mettiamo un bel teatro all’aperto, e uno al chiuso ( http://en.wikipedia.org/wiki/File:Pripjat_Panorama.jpg ); una bella piscina olimpionica ( http://en.wikipedia.org/wiki/File:Prypiat_Pool.jpg ); e una giostra per i pupi (qui vista dalla palestra attrezzata http://en.wikipedia.org/wiki/File:Pripyat01.jpg ). A fianco ci costruiamo una bella New Power 2.0, con un bel cassone di sicurezza intorno, simile a quello che hai disegnato tu sul pdf ( e a questo http://en.wikipedia.org/wiki/File:Chernobylpowerplantradioactivity.jpg ). Guarda crepi l’avarizia … una delle ciminiere la facciamo a forma di Vulcano; e pure quello 2.0 (eruzioni radioattive col televoto per decidere l’orario). Le scorie le stipiamo sotto la citta’ (come a Torino, o piu’ verosimilmente in Somalia). E poi tu, Brunetta, e Berlusconi andate a vivere li’ insieme a tutti gli altri tecnici nucleari come te. Tanto e’ Scientificamente Sicuro, no? Non avete nulla di cui preoccuparvi, no? Io sono piu’ tranquillo, tu fai il tuo lavoro … tutti i giorni a pedalare per andare a lavoro … respirare a pieni polmoni … pensa che bello? Poi, se non e’ sicuro, ci saremo giocati tutti gli ingegneri nucleari … l’Impero si sgretolera’ perche’ nessuno sapra’ piu’ come funziona quel coso … ma finche’ rimane in piedi il cassone di cemento, va tutto bene.
p.s.: hai visto quanto so’ bravo con 3dStudio? Quelle immagini sembrano vere eh! Forse giusto un pochino opache … come se non ci andasse nessuno da 23 anni …
21 Aprile 2009, 09:27
@ ff & @ Hayabusa, sì, Grillo-style :-(
ma la questione è interessante e per niente banale; quali sono i limiti *legali*? Perché nel test il segnale balla così, pur restando fermo il sensore? Si può avere un video del test eseguito a casa del Dottor Topino, in piena campagna, e in Torino ma lontano dal Poli (che come fa notare Hayabusa ha dipartimenti di fisica e di materiali)?
Negli U.S.andA., (da wikipedia) The Nuclear Regulatory Commission, the United States Environmental Protection Agency, and other U.S. and international agencies, require that licensees limit radiation exposure to individual members of the public to 1 mSv (100 mrem) per year, and limit occupational radiation exposure to adults working with radioactive material to 50 mSv (5 rem) per year, and 100 mSv (10 rem) in 5 years.
Si parla di valori circa 10^3 più elevati…
21 Aprile 2009, 09:40
Bill The Butcher: le radiazioni si accumulano, quelli che citi tu sono limiti sulla quantità (mSv) e non sull’intensità (mSv/h). Se capisco bene, 1 mSv in 1 anno (il limite americano per il pubblico) viene raggiunto stando fermi per un anno in un luogo con una radiazione di 1 mSv / 1 anno = 1000 uSv / 86400 h = 0,11 uSv/h.
In realtà continua a sfuggirvi la domanda vera, che non è se moriremo tutti di cancro perché viviamo vicino al passante ferroviario di Torino (direi proprio di no) ma se l’inspiegabile aumento della radioattività in certi punti (e ovviamente ho chiesto al dottor Topino se ha controllato il valore in altri punti e lui sostiene che sia ovunque attorno a 0,1 tranne che in alcuni punti del passante; poi non so, io non ho un contatore Geiger e sto soltanto pubblicando la notizia) sia dovuto a cause “naturali” come i materiali utilizzati (magari è veramente la pietra di Luserna) o se invece sia indice che, a Torino, qualcuno traffica indebitamente con i rifiuti tossici.
21 Aprile 2009, 09:44
“Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone è 1 mSv per anno al di sopra della dose naturale di radiazioni (20 mSv per lavoratori impegnati in attività che prevedono l’uso o la manipolazione di radioisotopi).” da http://www.lngs.infn.it/
Che significa “al di sopra della dose naturale di radiazioni” ?
la radioattività normale misurata a Torino è di 0,1 microSV per ora circa. Ciò significa che a Torino in un anno si assorbono 0,1 x 24 x 365 = 876 microSv = 0,876 mSv ancora al di sotto della soglia di legge. Pare di capire.
Ma se la radioattività è di 0,5 microSv per ora, per esempio, in un anno si assorbono 4380 microSv, pari a 4,38 mSv ben al di sopra della soglia di legge. O mi sbaglio?
Perché se la dose naturale è 0,876 mSv a Torino, con 4,38 mSv siamo ben oltre 1 mSv di ben circa 3 mSv (tre volte quanto stabilito dalla legge) o sbaglio qualcosa?
21 Aprile 2009, 10:27
@ vb, sì hai ragione. Calcolando in quantità (le leggi e le statistiche sono in quantità ), secondo questo rapporto ONU http://www.unscear.org/docs/reports/gareport.pdf la media per persona sul pianeta è di 2.4 mSv/year, ma valore tipico è da 1 a 10 mSv/year, e si parla SOLO di valori naturali – niente radiazioni “umane” in questo caso.
Traducendo, si parla di valori tipici fra 0.11 uSv e 1.14 uSv, causati per la maggior parte da inalazione di radon e raggi cosmici.
21 Aprile 2009, 13:46
Scusate, ma faccio notare a molti frequentatori di questo blog la seguente cosa: il post di vb non trae forti conclusioni accusatorie, ma principalmente fa domande (“Non so quanto sia pericoloso un tale livello, né se la cosa sia spiegabile in altro modo, né se il valore sia stabile nel tempo e correttamente misurato; certo che è una scoperta inquietante, e spero che ci sia qualche esperto disposto a capirne di più“).
@Hayabusa: i dipartimenti che hai segnalato non mi risulta che siano particolarmente vicini al luogo del rilevamento (in particolare all’igloo di Merz).
21 Aprile 2009, 14:32
D#: se si trattasse di giornalismo questo sarebbe il modo di esporre le cose al “livello giulietto chiesa”, ovvero da spazzatura (visto che questo è il tema). è una tecnica retorica banale quella del mascherare certe affermazioni su cui non hai riscontri sotto la forma di domande allusive…
21 Aprile 2009, 15:12
@ D# AKA BlindWolf:
Vado a memoria, ma il dipartimento di scienza dei materiali una volta dava su corso castelfidardo, più o meno all’altezza di uno dei due “autogrill” che si vedono nel filmato.
Poi non so se nel frattempo è stato spostato altrove.
Comunque io non ho la verità . Mi serviva solo qualche ipotesi per dire che prima di dire “al lupo al lupo”, il dottor Topino, che nel filmato si sente dire “C’è un deposito di scorie radioattive al poli?” magari potrebbe anche valutare altre 118 opzioni meno catastrofistiche e più “normali”. Scartate quelle, formulare la sua ipotesi. Già … ma poi come si fa ad ottenere il proprio legittimo quarto d’ora di notorietà ?
Sarà una mia tara da ingegnerucolo da due soldi, ma da un “dottore” io mi aspetto un briciolo di scientificità in più. Il valore è alto? Dove? Come? Quando? Perché varia stando fermi? Ci sono misurazioni “storiche” in quel punto che mi dicano che non è sempre stato così? Quante misure ha fatto? A distanza di quanto tempo? Nel filmato se ne vede UNA…
Comunque non dubito che il dottor Topino riuscirà a strappare il suo trafiletto su La Busiarda, specie in periodo elettorale.
21 Aprile 2009, 15:36
Ci ho riflettuto e sono giunto ad una conclusione basata sulla stima della persona: dai Vubbì, confessa questa storia di Torino a Cinque Stelle è un trollata in grande stile e vi state facendo un mare di risate alle nostre spalle. Fra un po’ al dott. Topino risponderà l’ing Gattino e poi interverrà l’avv. Cagnotto…
Io cmq non ci casco più
21 Aprile 2009, 16:53
Fabio: Bravo, non cascarci. Va tutto bene. Tutto quel che ti dice il TG1 è vero. I giornali sono una fonte di informazione oggettiva e imparziale. Chi dice il contrario sta solo rosicando di fronte alla splendente bellezza di Silvio Berlusconi o al carisma cristallino di Dario Franceschini. E chi pone dubbi o domande è un complottista e un disfattista: rema contro il luminoso presente e il grandissimo futuro dell’Italia.
21 Aprile 2009, 17:02
vb, potevi far di meglio per continuare la trollata, la prendo quasi come un’offesa :p
21 Aprile 2009, 17:17
Alcune risposte:
Se la fonte di radiazioni si trovasse nel dipartimento di SdM l’autore del filmato avrebbe fatto le sue rilevazioni lì per mostrare un valore ulteriormente alto, no? Inoltre l’igloo è a qualche centinaio di metri di distanza.
Il filmato è breve ed improvvisato. Poteva fare di meglio, ma non paragoniamolo ad un servizio giornalistico più o meno di parte realizzato in settimane di lavoro con riunioni, copywriter, editori e montatori dove ogni parola e ogni immagine sono soppesate per dare valore ai fini desiderati. Il giornalismo (ed io considero tale anche questi filmati) non può per natura umana essere totalmente obiettivo (esistono ovviamente diversi gradi di malafede che portano a volute omissioni e mezze verità , tralasciando le deliberate menzogne che sono sempre sbagliate). Fortunatamente la libertà di parola permette di confutare le parole altrui, specialmente nei media particolarmente “democratici”.
Topino nel filmato ipotizza solo un deposito di scorie al Poli, l’ipotesi della “diluizione” la leggo solo nel post di vb ma non so se Topino l’ha detto o scritto da qualche parte. Il valore letto è variabile… ma avete mai preso un voltmetro digitale in mano? La misura oscilla in ugual modo intorno al valore corretto. Se veramente la misura è corretta, qualunque sia la causa (compresa la pietra di Luserna) non si può fare finta di niente. (In alternativa qualcuno ha candeggiato i pantaloni del dottore con il Polonio…)
Quello che dobbiamo imparare dalla “rete” è che da un nocciolo di informazione possiamo costruire altra informazione migliore intorno (anche decostruendo parte dell’informazione originale o aggiuntiva): è un atteggiamento bovino sia accettare questo filmato e questo post come Verità Assoluta perchè ci piace quello che dicono sia screditarli in toto senza alcuna verifica per la ragione opposta.
21 Aprile 2009, 18:12
D# tu credi ai gatti bonsai?
21 Aprile 2009, 18:33
TJ: i gatti bonsai vanno decostruiti
21 Aprile 2009, 18:53
@TJ & FF: sbaglio o erano uno scherzo di alcuni studenti del MIT? (E se proprio devo deludervi non ho neppure una biowashball…)
21 Aprile 2009, 22:17
Che bello il contatore Geiger, prima o poi me ne comprerò uno anche io. Anzi, professore, me ne regali uno, cosi passo i prossimi mesi ad effettuare misure nei luoghi citati, perché “se non vedo non credo”, e dato che non credo me ne sto seduto sul divano.
Comunque il contatore è rotto, guardate come variano i numeri!… ops, ma cosa leggo informandomi un attimo in merito: …decadimento casuale…vita media…impredicibilità … che sia in relazione?
@ ff: leggi robe troppo lunghe, mi sono fermato alla terza riga non appena ho scoperto il numero totale di pagine. Non esiste un riassunto?
PS: sono anche molto belli i fiori che si vedono seguendo il link che porta all’articolo su la stampa.
21 Aprile 2009, 22:44
Premettento che non ho nulla contro il Dott. Topino, nè tantomeno contro nessuno, men che mai contro chiunque voglia solo “vederci chiaro” su qualcosa che non gli quadra, nel caso specifico quello che mi da fastidio è la mancanza di scientificità .
Ho passato decisamente troppi anni in rete per potermi fidare ad occhi chiusi di ogni cosa che viene scritta, per cui pretendo un approccio serio e rigoroso da parte di chiunque se ne arrivi con qualche notizia shockante e voglia essere creduto.
Faccio un esempio che tira nuovamente in ballo il summenzionato Dottore ma solo per praticità , in quanto conosciuto da tutti, non per qualsivoglia forma di accanimento.
Il Dottor Topino (medico specialista in Medicina del Lavoro, come recita il suo curriculum) vede delle piante secondo lui “strane”. Cosa fa? Interpella La Stampa dichiarando che sono il frutto deforme dell’inquinamento e lanciando una mezza campagna stampa di carattere allarmistico.
Qualcuno chiede lumi ad un esperto, la dott.ssa Maria Lodovica Gollino (Professore ordinario di Patologia vegetale presso la Scuola di Biotecnologie dell’Università di Torino – sempre da curriculum) la quale cosa risponde? Che è vero? Che non è vero? No. Risponde che “vanno analizzati i campioni prima di affermare che si tratta di mutazioni genetiche legate all’inquinamento” (http://www.eco-vero.com/?p=2768)
Non so se si riesce ad apprezzare la differenza di metodo…
Rispondendo incidentalmente a Blindwolf: è lo stesso Topino che scrive “Non sarà mica che già in passato qualche rifiuto speciale, magari radioattivo, è finito nei sottofondi stradali?” (http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article6511) e dice che la sua “uscita” è precisamente volta a “dimostrare” l’esattezza della sua teoria. Solo che non puoi dimostrare scientificamente l’esattezza di una teoria con 4 misure da un geiger portatile.
Però ci puoi finire su La Stampa. :)
22 Aprile 2009, 00:32
Su Facebook il dottore stesso ha postato questo sotto la nota di Vittorio che linka a questo post:
Roberto Topino alle 22.29 del 20 aprile
Potrebbe essere la pavimentazione di granito radioattivo. Negli stessi posti ho trovato le piante deformi. Basta allontanarsi di pochi metri e la radioattività torna normale.
(Spero di non commettere nulla di eticamente o legalmente inopportuno ripostando qui)
Ho letto anche l’articolo de La Stampa e non mi pare di leggere dichiarazioni lapidarie, ma solo ipotesi:
“In assenza di prove di laboratorio basate su esami sofisticati, uno per tutti quello sul codice genetico degli esemplari, le ipotesi si sprecano. La prevalenza di ex aree industriali del tutto o in parte bonificate nella carrellata delle fotografie porta Topino a supporre che il tarassaco mutante sia il frutto di sostanze nocive tuttora presenti nel terreno (cromo esavalente, diossine, idrocarburi , policlorobifenili, a seconda delle zone).
Allo stesso modo, il fatto che alcune delle misteriose presenze vegetali riguardino aree storicamente non interessate da lavorazioni industriali spinge altri ad escludere una correlazione diretta tra la singolare metamorfosi ed eventuali inquinanti.”
Ho avuto a che fare con i giornali e so che spesso gli articolisti (e peggio ancora i titolisti) ci ricamano molto sopra, ma a parte il titolo ad effetto non mi pare che questo sia il caso.
14 Maggio 2009, 21:03
Oggi sul metro è apparsa una mappa con i principali depositi “provvisori” di sostanze radiattive. Il politecnico di Torino figura fra queste.
http://www.metronews.it/news-italia/centrali-nucleari-mai-in-abruzzo.html?Itemid=30457%3Fexp%3D1
15 Maggio 2009, 09:00
Il 13 maggio abbiamo fatto altri rilievi con un esperto, che è arrivato con apparecchi professionali, tra i quali un contatore a scintillazione (costa come un’automobile).
I valori di radioattività riscontrati affiancando i suoi apparecchi a quello utilizzato da me sono stati sostanzialmente gli stessi.
Il responso dell’esperto è stato che la radioattività delle pietre di granito utilizzate per la pavimentazione è superiore a quella dei materiali comunemente utilizzati.
A scanso di equivoci, come già precisato in precedenza, ripeto che i valori di radioattività riscontrati all’interno del Politecnico sono risultati normali e sono identici a quelli noti del fondo di radioattività naturale (circa 0,11 microsievert/ora).
Cordiali saluti a tutti (anche a chi mi critica).
Roberto Topino
P.S.: La Stampa ha voluto sapere tutto, ma non ha pubblicato nulla.
15 Maggio 2009, 09:31
http://www.youtube.com/watch?v=EWgyoRtLx10
Passando dal centro strada al cantiere il livello di radioattività sale vertiginosamente di quasi 20 volte, fino a 1,48 µSv/h.
Cantiere radioattivo a Torino, chi tutela i lavoratori?
L’ARPA ha dichiarato ai giornali che la radioattività “naturale” del granito non è pericolosa.
Premesso che anche la radioattività dell’uranio è “naturale”, il fatto è che alcuni lavoratori ignari maneggiano delle lastre radioattive senza aver ricevuto alcuna informazione sui possibili rischi a cui sono esposti, in spregio delle severe (?) leggi che dovrebbero prevenire gli infortuni e le malattie professionali.
Il D.Lgs. 241/2000 prescrive l’obbligo di classificare gli ambienti di lavoro sottoposti a regolamentazione per motivi di protezione contro le radiazioni ionizzanti.
Le zone classificate possono essere ZONE CONTROLLATE o ZONE SORVEGLIATE.
E’ classificata zona controllata ogni area di lavoro ove sussiste per i lavoratori ivi operanti il rischio di superamento di uno qualsiasi dei seguenti valori:
– 6 mSv/anno per esposizione globale o di equivalente di dose efficace;
– 45 mSv/anno per il cristallino;
– 150 mSv/anno per la pelle, mani, avambracci, piedi, caviglie.
E’ classificata zona sorvegliata ogni area di lavoro, che non debba essere classificata zona
controllata, ove sussiste per i lavoratori ivi operanti il rischio di superamento di uno qualsiasi dei seguenti valori:
– 1 mSv/anno per esposizione globale o di equivalente di dose efficace;
– 15 mSv/anno per il cristallino;
– 50 mSv/anno per la pelle, mani, avambracci, piedi, caviglie.
Non serve fare molti calcoli per capire che l’area andrebbe classificata come zona sorvegliata.
Il rispetto della legge pare essere opzional e si preferisce non allarmare i cittadini tacendo la verità .
Cordiali saluti
Roberto Topino
15 Maggio 2009, 09:46
Caro dott. Topino, manca uan informazione essenziale: come vanno misurati il livelli di assorbimento? Da quello che ha fatto vedere la sua ipotesi di è valida solo nel caso in cui un operaio stia a stretto contatto con le lastre, toccandole con una porzione significativa del corpo (ovverso standoci sdraiato) per 4h al giorno per 200 giorni lavorativi (solo maneggiandole con le mani non ci arriverebbe nemmeno maneggiandole in continuazione 24/7). Deve sforzarsi un po’ di più per allarmare noi tromboni, anche se per il lettore non informato credo sia più che sufficiente.
15 Maggio 2009, 11:30
Caro ff (facente funzione?),
il livello è significativo anche a una certa distanza e i lavoratori andrebbero informati e tutelati.
Qualche nozione di radioprotezione in più non guasterebbe…
15 Maggio 2009, 12:37
@topino, appunto le ho chiesto di dirci come vanno misurati, da quello che ci ha mostrato io vedo solo che si supera a malapena la soglia si sorveglianza nelle condizioni che lo ho descritto (ovvero imoprobabili). Se le condizioni sono differenti:
1) ce le spieghi anziché essere vago
2) faccia denuncia a chi dovere, usare youtube e blog è il sistema migliore per creare un po’ di panico, avere un quarto d’ora di notorietà e non correre mai il rischio di essere sbugiardato (qui è il mio giudizio contro il suo, da quanto ho visto mi fido enormemente più del mio, ma per molti altri lettori non è sicurmente uguale)
15 Maggio 2009, 13:06
Caro ff (perchè non dichiararsi?),
ho già segnalato il fatto alle autorità competenti.
Se sarà necessario faremo anche un esposto alla Procura della Repubblica.
Le spiegazioni che ho dato sono chiare, basta leggere con attenzione.
Non c’è nessun allarmismo intenzionale, ma noto un po’ di panico da parte di qualcuno.
Forse da parte di chi ha venduto del materiale radioattivo e sperava che nessuno se ne accorgesse.
15 Maggio 2009, 13:31
@topino: vb sa chi sono, e l’identità nei commenti di un blog lascia il tempo che trova, basta per sapere che sta rispondendo sempre il ff che non riesce proprio a convincere: sì le sue spiegazioni sono lacunose e non basta dire “Qualche nozione di radioprotezione in più non guasterebbe”, perché proprio quanto ha spiegato mi convince sempre più che si tratti di una bufala.
Se farà esposto ci tenga informati, non vedo l’ora di avere elementi oggettivi per dire quello che penso di queste cose.
15 Maggio 2009, 18:37
@ff: Devo proprio spiegarti tutto, dall’inizio. Ti manca la cultura della sicurezza. Se viene individuato un rischio in un ambiente di lavoro o di vita chi è esposto a questo rischio deve essere informato. Non basta che ci sia qualcuno che pensa che forse non fa male e allora non bisogna dire niente. In un ambiente di vita, in presenza di una fonte radioattiva, viene ammessa un’esposizione fino ad un millisievert all’anno in più rispetto al fondo naturale.
Nel caso del cantiere in esame l’area dovrebbe essere sorvegliata, nel senso che i lavoratori dovrebbero essere informati, dotati di un campionatore personale e sottoposti a controlli sanitari periodici. SOLO con tutti questi dati in mano si potrebbe eventualmente dire che non c’è pericolo. Quindi non basta un ff per dire che si tratta di una bufala, occorre qualche dato incontestabile in mano.
Un valore superiore a 40µSv/h sta ad indicare la presenza di una fonte radioattiva. Qui abbiamo raggiunto più del triplo del valore soglia. E si tratta di un luogo aperto al pubblico. Pensiamo anche a chi ha lavorato quel granito e ne ha respirato le polveri, se si ammalerà noi dell’INAIL gli daremo una pensione anche se ff non sarà convinto che si tratti di una malattia professionale.
15 Maggio 2009, 22:07
@topino: mi cospargo il capo di cenere per essere una persona avventata e che ama vivere in mezzo al pericolo, ma non mi ha ancora spiegato punto findamentale: come può dedurre che la radioattività rilevata a contatto con le lastre possa essere considerata “esposizione globale”? Da quanto ha fatto vedere sembra molto più corretto il caso in cui si tratta di esposizione degli arti (perché sono gli unici ad andare a contatto), per cui in nessuno caso si arriva neppure vicino ai limiti che prevedono l’osservazione. Per questo le ho chiesto come le norme prevedono di effettuare le misurazioni, altrimenti mi sembra solo una deduzione arbitraria e a naso sbagliata.
15 Maggio 2009, 22:51
@ff Se hai guardato attentamente il filmato del Politecnico avrai notato che l’apparecchio si trova a circa un metro da terra, quindi all’altezza delle parti più sensibili alle radiazioni. Quella si può considerare un’esposizione globale. Non dovrebbe essere difficile da capire.
Se vuoi studiare un po’ la normativa ti segno gli estremi.
DOSI MASSIME AMMISSIBILI VIGENTI
Decreto del Presidente della Repubblica 13 Febbraio 1964 n.185
Decreto Legislativo n.241/2000
Se hai qualche difficoltà chiedi pure spiegazioni.
15 Maggio 2009, 23:14
@topino non dovrebbe neppure essere difficile capire che si trova sulle pietre, vale e dire a contatto sulla fonte di radioattivitÃ
15 Maggio 2009, 23:21
@ff guarda bene, il contatore si trova sopra una borsa, che si trova nel cestino di una bicicletta.
15 Maggio 2009, 23:42
@topino, allora lì c’è un altro problema: è nel secondo filmato dove diceva che venivano passate le soglie; nel primo non c’è nessun cantiere e con gli 0.7 (che cmq sono un picco con un particolare orientamento), si deve avere una esposizione di 1430 ore per passare il limite, ovvero 4h al giorno per tutti i giorni dell’anno. In quella zona non mi risulata ci sia nessuno fisso se non il finto storpio mendicante all’incrocio vicino. O forse lo è diventato per le radiazioni?
16 Maggio 2009, 10:04
@ff L’area è molto frequentata e dietro la porta c’è un’impiegata, che lavora ad uno sportello, potrebbe essere incinta…
Adesso non c’è un cantiere, ma le pietre radioattive non sono nate lì, qualcuno le ha portate, lavorate e maneggiate.
In ogni caso i conti li deve fare l’esperto qualificato sulla base di più rilievi e con tutti i dati tecnici.
In questo caso la violazione consiste nel fatto che nessuno ha affrontato il problema nei termini di legge.
Il responso finale potrebbe anche essere tranquillizzante, ma non risulta che nessuno abbia preso seriamente in considerazione il rischio da radiazioni.
Una volta individuata la fonte radioattiva non bastano i conti fatti da un certo ff su un blog.
Per questi motivi faremo un esposto.
Francamente gli argomenti della tua difesa mi sembrano banali, non scientifici e impresentabili nel caso di un’inchiesta.
16 Maggio 2009, 10:49
@topino, con questo credo che possiamo chiudere la discussione, ormai non ho più dubbi sulla scientificità del suo approccio. thanks a lot
28 Maggio 2009, 18:00
http://torino.repubblica.it/dettaglio/allarme-il-marciapiede-e-radioattivo/1641156
29 Luglio 2009, 20:25
Scusate se riesumo questo post ma l’Arpa ha fatto le sue misurazioni (in maniera un filino più scientifica, mi permetto di dire) sul problema in oggetto e ha pubblicato una sua relazione, quindi mi pare che dopo tanto blaterale tra pro e contro si può anche mettere un linketto a questa:
http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Radiazioni_Ionizzanti/Misure_Radioattivita_Spina1_Torino.pdf
Riporto per comodità un paragrafo delle conclusioni, lasciando l’approfondimento alla volontà dell’utente:
Le verifiche effettuate hanno dimostrato che l’incremento dei livelli gamma registrati in prossimità di marciapiedi del quartiere Crocetta sono dovuti all’impiego di materiale (pietra, tipo granito) contenente radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media. Le misure di dose, le valutazioni dosimetriche svolte e gli scenari ipotizzati fanno ritenere che l’impatto sulla dose complessiva alla popolazione sia però non significativo, essendo ampiamente inferiore al limite di 1 mSv e rientrando nell’intervallo di variabilità dei tipici livelli di radioattività naturale presenti in Piemonte
Ora la domanda è: chissà se su La Stampa pubblicheranno anche questa notizia?
30 Luglio 2009, 00:28
E meno male! Anche io propendevo per radioattivita’ naturale della pietra usata; ma e’ stato buono e sollevare l’eccezione e andarla a verificare. Quello che non si vede e’ una brutta bestia gia’ solo perche’ produce paranoia… ad esempio col wifi (100mW EIRP) e’ stata fatta una campagna mediatica allucinante da quelli che vendevano gsm (500-2000mW non EIRP)… e la legge e’ farlocca (misura in V/m2 piuttosto che in W/Kg, e io non mi sento ne’ una sogliola, ne’ Roger Rabbit).