Apre il passante, a metÃ
Era un po’ che aspettavamo che qualcuno desse la notizia, e finalmente si sono degnati di farla uscire, con ben cinque giorni di anticipo: da domenica prossima apre il passante ferroviario tra Porta Susa e corso Grosseto, e i treni per Milano si spostano in sotterranea. Per ora apre solo un binario, quello in direzione nord, mentre i treni che arrivano da Milano continueranno a fermare in superficie; dal 18 ottobre però aprirà anche il secondo, e tutti i treni andranno in sotterranea, mentre i binari di Porta Susa – i primi dei quali entrarono in servizio il 25 maggio 1854 – andranno in pensione dopo oltre 155 anni. Contemporaneamente chiuderà per sempre anche la stazione di Torino Dora, in cui il servizio risale al 20 ottobre 1856; ne riaprirà forse una nuova tra qualche anno, quando troveranno i soldi per costruirla in sotterranea sul passante.
Sarebbe una data storica, se non fosse la classica inaugurazione all’italiana. Non soltanto per l’approssimazione con cui è stata gestita: di informazione finora non c’era nulla, e le date erano trapelate da poco tempo sui forum degli appassionati e dei pendolari solo per via delle informative interne, ma l’orario ufficiale di questo primo periodo è stato pubblicato solo in questi giorni, mentre per il secondo periodo ancora non si sa nulla. Inoltre, l’attivazione dei binari richiederà lavori che dureranno per 24 ore ogni volta, dal sabato sera alla domenica sera, sia domenica prossima che domenica 18 ottobre; in queste giornate molti treni saranno soppressi, limitati a Torino Stura o a Chivasso, o fortemente ritardati… eppure nessuno ancora sa esattamente quali; il sito di Trenitalia vende i biglietti per domenica come se nulla fosse…
Anche passata la transizione, tuttavia, il servizio sarà molto difficoltoso. Come forse avrete letto, l’azienda che aveva in appalto la costruzione della nuova stazione di Porta Susa è fallita qualche tempo fa, e i lavori a fine marzo si sono bloccati. Pare che stiano per riprendere, tuttavia della nuova stazione – pur inaugurata in pompa magna quasi un anno fa – esistono solo quattro dei sei binari sotterranei e i relativi corridoi di accesso, con ingresso dal marciapiede di corso Inghilterra e – solo per quello nord – dal marciapiede del binario 3 della vecchia Porta Susa. Dentro non c’è niente: non un bar, non una biglietteria, nemmeno le macchinette automatiche; si può solo scendere al binario e prendere il treno. Questa situazione durerà almeno fino a marzo 2011 (data prevista…), quando si potranno inaugurare le prime parti del nuovo fabbricato viaggiatori e collegare i binari alla nuova fermata della metro, quella “fantasma” dove i treni della metro si fermano senza aprire le porte già da due anni.
Per questo motivo, ancora per due anni resterà attivo l’edificio della vecchia stazione, con tutti i relativi servizi (biglietterie comprese). Comprato il biglietto, il giornale o il panino si dovrà però attraversare a piedi la zona dei vecchi binari, spostarsi verso sud di un centinaio di metri ed entrare al capo nord della nuova stazione, per poi continuare a spostarsi a piedi verso sud (il capo sud dei marciapiedi è circa all’altezza di corso Vittorio). Bisogna dunque scordarsi di arrivare in stazione all’ultimo, perché dalla fermata della metro ci sono almeno cinque minuti a piedi, e fino a fine ottobre bisognerà addirittura scendere nel sottopassaggio della vecchia stazione per risalire poi dalla strettissima scala del binario 3 (voglio vedere coi regionali per Milano…).
Forse siamo noi a lamentarci sempre, ma in un altro paese non sarebbero certo arrivati a spostare il traffico di una delle principali stazioni cittadine senza aver pronto almeno un minimo di servizi e locali per i viaggiatori e senza aver spostato i trasporti pubblici urbani; non credo che sia chiedere troppo da chi pianifica lavori di questa portata.
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