CredibilitÃ
“Nel pasticciaccio brutto di Cannavaro positivo al betametasone c’è un particolare che consola: l’estrema plausibilità della trama. In breve. Cannavaro dopo un allenamento viene punto da una vespa e il medico della Juventus, dottor Goitre, gli somministra un corticosteroide temendo che possa morire per shock anafilattico. Il medico avvisa il Ceft (Commissione per l’Esenzione a Fini Terapeutici), Cannavaro la domenica scende in campo (domanda: ma non potevano tenerlo a riposo, visto che bene o male era dopato? Se le vespe avessero punto 11 bianconeri, la Juve avrebbe giocato contro la Roma con 11 giocatori dopati, sia pure “giustificatiâ€?), viene sottoposto a controllo e trovato positivo. Il Ceft chiede alla Juve una più completa documentazione medica, manda una raccomandata con ricevuta di ritorno, la Juve la riceve ma nessuno apre la busta, che resta sotto un plico di corrispondenza su una scrivania (così si racconta). Trascorsi 40 giorni, il Coni decide di aprire un procedimento sul caso, ne dà notizia e l’annuncio di Cannavaro positivo desta scalpore. Il capo della procura antidoping, Torri, va a Torino a interrogare Cannavaro e il dottor Goitre e all’improvviso nella sede della Juventus ricompare la busta della raccomandata, ancora intatta. Nessuno l’ha aperta. Un disguido. Una dimenticanza.
Converrete con noi: un caso che avrebbe tutto per diventare imbarazzante si sgonfia, e si squaglia, per la sostanziale credibilità dell’accaduto.”
(dal blog di Paolo Ziliani)
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12 Ottobre 2009, 11:01
Dai vb, raccontaci che hai sentito alla cassa del Supermercato che la Juve addestra squadroni di vespe per pungere i suoi giocatori, giustificando così l’assunzione di cortisone in vista delle partite più importanti. ;-))
12 Ottobre 2009, 13:20
La storia delle vespe addestrate è quasi più credibile della raccomandata ricevuta, firmata e dimenticata…
12 Ottobre 2009, 15:30
@Bill the butcher: :-))
effettivamente è molto probabile che la raccomandata sia stata aperta, qualcuno abbia scoperto che c’era bisogno di un certificato medico ma in quel momento il medico sociale, lo stesso che aveva già notificato l’accaduto a federazione e staff medico della Nazionale, era pesantemente indisposto e quindi, dopo aver chiesto consiglio a Moggi telefonandogli con qualche SIM svizzera, lo staff della Juve ha deciso di richiudere la lettera, sigillarla e simulare la dimenticanza. Un piano quasi perfetto, brillantemente scoperto da Paolo Ziliani. ;-))