Sforzi
Oggi niente post: dopo aver passato la notte a tossire e la mattinata a trasportare e scaricare le macerie del muretto interno della mia cantina, mi sono ritrovato con la febbre a 38,5.
Sarà la quinta o sesta volta che mi viene la febbre negli ultimi 18 mesi – l’ultima meno di tre mesi fa – e generalmente la cosa si trascina per giorni, con picchi di temperatura tra il 40 e il 41. Vedremo stavolta; certo che sto cominciando a farmi delle domande sulla mia resistenza fisica. Forse dovrei essere un po’ più selettivo negli impegni che mi prendo; vengo da un giovedì sera con prima riunione politica in pizzeria più seconda post-cena, poi venerdì riunione politica in pizzeria a Chivasso via bus + auto + treno + metro, poi stamattina skype call (per fortuna cancellata); poi, oggi pomeriggio avevamo una riunione con i collegnesi alle 16, seguita dall’incontro con Sonia Alfano alle 17, seguita dalla terza pizza di fila e poi manifestazione No Tav a Bussoleno in serata, per poi chiudere domani con riunione regionale tutto il giorno a Vercelli (a cui comunque non sarei andato prima del primo pomeriggio, per ritagliarmi almeno una domenica mattina privata).
I risultati di tutto questo sbattimento – a cui va aggiunto tutto il resto: lavoro, nuovi progetti, viaggi per conferenze, partite del Toro e vita privata – sono ancora tutti da verificare; ho scoperto che in politica, persino al di fuori delle mafie dei grandi partiti, la maggior parte dello sforzo va a gestire piccole beghe di grandi persone o grandi beghe di piccole persone, e comunque capacità e impegno non necessariamente pagano, anzi alle volte hai la sensazione che disturbino o che alcuni (non tutti per fortuna) siano intenzionati per prima cosa a neutralizzare loro e te. In fondo, a partire da me, siamo tutti italiani e come tali ragioniamo; sarebbe stato ingenuo aspettarsi che le cose potessero essere diverse.
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