Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi
Anch’io, come già trecentomila italiani, mi sono rotto i coglioni di Berlusconi e voglio gridarlo forte.
Mi sono rotto i coglioni di essere preso per il culo tutte le volte che metto il naso all’estero, da qualche tedesco o francese che ricorda l’ultima buffonata o l’ultima sparata del nostro Presidente “più alto che educato”.
Mi sono rotto i coglioni di un Paese che va alla deriva perché tutta l’energia del nostro governo è concentrata sul fermare in qualsiasi modo i processi del suo premier, a costo di lasciare in libertà anche tutti gli altri criminali.
Mi sono rotto i coglioni di un sistema politico funzionale a una sola persona, in cui la maggioranza prende ordini da lui e l’opposizione lo usa come sponda nei propri giochi di potere interni, guardandosi bene dall’attaccarlo seriamente.
Mi sono rotto i coglioni dell’Italia degli ultimi vent’anni e credo che dirlo una volta di più non sia mai troppo.
Per tutte queste ragioni, vi invito a partecipare al No Berlusconi Day, il 5 dicembre: una manifestazione completamente apartitica, nata dalla rete e da Facebook. Chi può, salti su uno dei pullman e vada a Roma. Per chi non può, stiamo organizzando un raduno alternativo in piazza Castello in contemporanea con la manifestazione principale, con proiezioni di video, musica dal vivo, le immagini da Roma e tanti saluti a Silvio.
Per chi viene dal Piemonte, questo è il gruppo Facebook con tutte le informazioni; questa è la fan page nazionale a cui iscrivervi per segnalare il vostro supporto morale, e questo è l’evento torinese se pensate di venire in piazza Castello. Troverete gazebo informativi nel fine settimana sia in piazza Castello che in piazza San Carlo (io non sarò ai gazebo questo weekend, ci sarò il prossimo).
Concludo dicendo che l’altra sera sono andato per la prima volta alla riunione del gruppo organizzativo torinese, a titolo completamente personale in quanto la manifestazione è apartitica e stiamo tutti cercando di evitare che venga strumentalizzata in qualsaisi maniera (anche se sono piuttosto certo che il 5 dicembre, dopo che queste persone non avranno mai mosso un dito, spunteranno in piazza abbondanti bandiere dell’IDV e dei partiti di sinistra… vedremo come fare). Tranne un paio di noi grillini e un ragazzo di Sinistra e Libertà , tutti gli altri erano cittadini che non avevano mai fatto politica – esattamente come eravamo noi un paio di anni fa quando abbiamo cominciato a lavorare all’idea delle liste a cinque stelle. E’ stato davvero bello vedere che ci sono ancora tanti italiani che non mollano, e che sfruttano le potenzialità della rete per cercare di salvare il nostro Paese… e dunque vi lascio con la foto dell’altra sera.
P.S. Ovviamente il PDmenoL non aderisce, preferendo un “approccio costruttivo” basato su “azioni concrete” (tipo D’Alema tentato ministro in Europa con il supporto di Silvio). E un bell’“esticazzi” non ce lo vogliamo mettere? Una risata li seppellirà .
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