Topo Gigio raddoppia
Poco fa, sulla Rai, ho visto passare una nuova pubblicità di Topo Gigio, di quelle pagate coi nostri soldi che parlano dell’influenza suina.
Nonostante tutti i tentativi dei media di montare un’ondata di panico, gli italiani non si sono lasciati infinocchiare più di tanto: hanno capito che la grande campagna di vaccinazione serviva più agli interessi delle case farmaceutiche che a quelli della salute pubblica. E’ giusto prendere le nuove pandemie con cautela e proteggere le fasce più a rischio della popolazione, ma qui stiamo parlando di una influenza che, almeno nei paesi sviluppati, ha un tasso di mortalità inferiore a quello della normale influenza invernale, e per combattere la quale si sta cercando di imporre a milioni di persone vaccini sperimentali, perdipiù in un momento in cui il picco dell’infezione pare già passato (anche se è difficile trovare fonti credibili in materia).
Comunque, attualmente noi cittadini stiamo continuando ad acquistare milioni di dosi di vaccino che, data la debole risposta alle numerose campagne di vaccinazione, rimarranno a giacere negli scatoloni – ma intanto le abbiamo pagate. E naturalmente non contribuisce alla fiducia pubblica nell’operazione il fatto che il ministro della Salute Sacconi sia il marito della signora Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria ossia l’associazione delle industrie farmaceutiche: un lievissimo conflitto d’interesse.
Dunque, qual è la reazione del governo al flop dei primi giorni di vaccinazione e del primo spot di Topo Gigio? Beh, il secondo spot di Topo Gigio, che dice che sì, l’influenza suina sta passando, ma già che ci siete vaccinatevi due volte, anche contro l’influenza stagionale! Per fortuna che la popolarità e la credibilità del Topo Gigio di pezza sono più o meno simili a quelle del Topo Gigio umano, Walter Veltroni: dunque anche questo spot sarà accolto con una risata.
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19 Novembre 2009, 16:47
Comunque, attualmente noi cittadini stiamo continuando ad acquistare milioni di dosi di vaccino che, data la debole risposta alle numerose campagne di vaccinazione, rimarranno a giacere negli scatoloni – ma intanto le abbiamo pagate.
Io ho avuto la netta sensazione che nelle ultime 3-4 settimane il Governo stia facendo parecchi proclami per pararsi il culo ridimensionando la portata della suina.
In questo modo possono sempre dire che loro l’avevano detto che non era nulla di grave – DOPO che, come fai notare, le case farmaceutiche hanno già incassato a spese nostre!
Inoltre continuare a parlarne tutti i giorni, pur ripetendo “tranquilli, non è grave”, secondo me fa comunque venire il sospetto ai più timorosi che pensano “vabbé, non sarà grave, ma se ne parlano meglio vaccinarsi”.
Conflitto d’interessi? What’s that?? :-)