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giovedì 14 Ottobre 2010, 16:43

Problemi di Internet

La battaglia per il futuro di Internet in Italia e nel mondo è sempre accesa. E no, non mi riferisco al triste appello dell’Espresso per la liberalizzazione del wi-fi; la credibilità di una iniziativa lanciata dalle stesse forze politiche che hanno prima approvato (centrodestra) e poi prorogato (centrosinistra) il decreto Pisanu è sottozero; la chicca è che l’appello parte da Barbareschi, quello che rubava le battute a Spinoza dimostrando di non capire la differenza tra pubblico dominio e licenze libere, e che due anni fa proponeva addirittura l’identificazione forzata di chiunque acceda a Internet con qualsiasi mezzo; ed è promosso dallo stesso gruppo editoriale il cui presidente De Benedetti, mentre incassa miliardi di sovvenzioni pubbliche, continua a dire che Google è un parassita e gli deve dei soldi. Comunque, a meno che non siano schizofrenici, il problema non si pone: dato che tutte le forze politiche sono d’accordo, facciano decadere la norma e via, senza fare tanta scena; se no, il dubbio che gli interessi solo la scena è più che scontato.

Io volevo parlare di cose un po’ più serie, a cominciare da questa segnalazione di Stefano Quintarelli, che è sempre esotericamente addentro alle questioni che contano davvero. I dettagli li espone lui, ma, per parlare chiaro, il punto è che la nostra Agenzia Garante per le Comunicazioni – la stessa che, come dicevamo, permette tranquillamente che gli italiani vengano spennati sugli SMS – ha preso una decisione che va contro ogni logica ma che permette a Telecom Italia di mantenere una posizione dominante sul mercato delle ADSL, costringendo i concorrenti o ad aumentare i prezzi (e quindi, alla fine, noi pagheremo) o a rimanere su una infrastruttura vecchia, senza poter offrire i servizi più innovativi.

Questo genere di decisioni “tecniche” vengono prese nel silenzio più assoluto; noi non ne sappiamo nulla finché, a un certo punto molti mesi più tardi, il nostro operatore ci comunica che purtroppo la nostra tariffa aumenterà di qualche euro al mese; o ce lo fa digerire con un “cambio piano” promosso con una di quelle belle pubblicità ingannevoli di cui l’Italia è piena, e che vengono sanzionate per finta da un’altra autorità garante con multe irrisorie e effetti sostanzialmente nulli. Come al solito, chi dovrebbe difendere il cittadino finisce per fare poco o persino per essere un discreto complice…

Chiudo segnalando, per chi fosse interessato alle questioni più tecniche, la posizione che Quintarelli, io e alcuni altri esperti abbiamo scritto e inviato un paio di settimane fa a nome di NNSquad Italia, il nostro gruppo nazionale per difendere la neutralità della rete, nell’ambito di una consultazione pubblica della Commissione Europea. Già, perché all’estero, prima di fare le leggi, fanno davvero le consultazioni pubbliche… So che è un documento piuttosto tecnico, ma credo che sia comunque comprensibile a chiunque si sia un po’ interessato alla questione: giusto per capire quali sono i problemi.

[tags]internet, internet governance, wi-fi, pisanu, espresso, de benedetti, barbareschi, agcom, adsl, quintarelli, concorrenza, pubblicità, neutralità della rete, nnsquad[/tags]

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2 commenti a “Problemi di Internet”

  1. chartitalia:

    Bertola,
    però così non andiamo da nessuna parte. Se per una volta si sta cercando di fare una cosa buona e giusta (l’eliminazione del decreto Pisanu) non è possibile che si debba dare contro giusto perchè chi lo propone è di una (o più) parte avversa.

    Capisco che il tuo leader è contrario per evidenti interessi di bottega, ma questo tuo post (almeno la prima parte) fa torto alla tua intelligenza e mi rifiuto di credere che tu pensi davvero quello che hai scritto (sono propoenso a pensare che ti sia allineato alla “linea” del tuo partito).

    Viceversa, come credi che vengano cambiate le leggi in Italia? Aspettando che le 5 stelle dell’avvenir conquistino il 51%? Ecco, sono questi atteggiamenti massimalisti (nel migliore dei casi) o di bottega (nel peggiore) che fanno sì che l’Italia sia un paese ingovernabile e che resti alla mercè del primo dittatorello da strapazzo.

    Scusami ma davvero non capisco come tu possa essere contrario ad una assurdità quale il decreto Pisanu.

  2. vb:

    Non è questione di parte avversa, è questione di credibilità dell’iniziativa. L’iniziativa non è credibile perché viene dalle stesse persone che fino a un giorno prima votavano questa legge e ne proponevano di ancora più restrittive (vedi Barbareschi). Sarò contentissimo se la aboliscono, ma ripeto: se la vogliono abolire davvero che lo facciano, a parole sono tutti d’accordo… non c’è certo bisogno della mia firma sotto.

 
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