Orgoglio gobbo
Oggi è la giornata della marcia del cordogl… pardon, dell’orgoglio gobbo (se il termine “gobbo” vi sembra irrispettoso, sappiate che gli ultras della Juve si chiamano così anche tra di loro).
E allora, giusto perchè si sappia di che cosa sono orgogliosi, ho pensato di raccontarvi quello che rende unica la curva della Juve. Potrei riassumervi io tutte le storie ben note agli ultrà di tutta Italia, di ragazzini picchiati per costringerli a comprare i biglietti dai bagarini-ultras o di accoltellamenti per il controllo del business; storie che peraltro fanno il paio con lo stile della società , che chiede 200.000 euro di ingaggio per partecipare a una partita benefica in memoria del povero Andrea Fortunato, o che non manda nessuno alla cerimonia per il decennale dell’Heysel.
Invece, ve lo faccio raccontare direttamente dai tifosi juventini, con le loro parole – almeno, quelle che sono riusciti a scrivere prima che i moderatori chiudessero immediatamente la discussione. Buona lettura, vi raccomando di arrivare fino alla fine.
Quanto alla marcia, lo stile Juventus è già venuto fuori: pare che un signore che ha osato uscire sul balcone con un cappellino granata sia stato fatto oggetto di abbondante sassaiola, con la distruzione delle finestre di mezzo palazzo. D’altra parte, se la tifoseria più grande d’Italia, con un mese di organizzazione, striscioni e volantini, riesce a portare in piazza solo 15.000 persone (fonte Repubblica.it; ricordo che noi del Toro, per una retrocessione, eravamo in 60.000), capisco che non abbiano molto da essere contenti.
2 Luglio 2006, 00:23
Una setimana fa circa, sullo spazio della posta dei lettori di “La Stampa” un lettore granata ha parlato dell’esultanza di giocatori e tifosi bianconeri alla conquista della loro prima Coppa dei Campioni nonostante i fatti avvenuti appena prima della partita. Il giorno dopo un paio di “pigiami” (definizione di Massimo Gramellini nei confronti degli adoratori delle divise a strisce bianconere) hanno tirato in ballo gli atteggiamenti di sberleffo di pochi granata beceri nei confronti dei morti nello stadio belga, quindi la responsaile della posta (Lucia Annunziata) ha dato ragione a loro perchè “di calcio non me ne intendo”.
P.S.: io sono granata dalla nascita ma esprimo pubblicamente il mio cordoglio per Fortunato, Scirea e le vittime dell’Heysel; inoltre faccio i miei auguri di guarigione a Pessotto.
2 Luglio 2006, 20:07
Grazie alla “Busiarda” i tifosi si sono moltiplicati fino a 40000 ( http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/torino/200607articoli/7155girata.asp ). E per molti di loro Moggi “aveva fatto bene”.
Leggete nell’articolo quanto sono gentili, comprensivi e pacifici.
E se, secondo loro, il processo è “colpa di Berlusconi”, come mai le accuse sono iniziate appena dopo la caduta del governo di Silvio I da Arcore? Coincidenza piuttosto strana, anche perchè pure il Milan non se la passa molto bene.
E meno male che il presidente li definisce “Cuore e cervello”: ma che amebe frequenta di solito????
3 Luglio 2006, 12:00
Ve la siete fatta la vostra eiaculazioneprecox quotidiana???
P.S. Sabato di stracci granata sui balconi ne ho visti parecchi ma di facce poche… Non aggiungo niente altro
4 Luglio 2006, 02:58
Aggiungo io: perchè c’era pericolo di caduta massi verso l’alto :-)
Ed i drappi a righe bianconere continuo a chiamarli con rispetto “bandiere”.
Vedi, Marcello, io non sono granata perchè me l’ha prescritto il dottore, perchè Pianelli mi ha puntato una pistola alla tempia, o perchè sono masochista. Lo sono perchè è una squadra della mia regione e perchè è una società che ha fatto della propria bandiera (non sempre rispettata, specialmente in tempi recenti) la grinta, la voglia di emergere, lo spirito ruspante: valori che rispetto.
Molti (non tutti, per carità ) tifosi delle cosiddette “grandi” (e non parlo solo della Juventus) si sono scelti la squadra del cuore per minimizzare le possibilità di sconfitta e massimizzare quelle dei successi (e pazienza se con il “trucco”) ed evitare prese per i fondelli da amici e colleghi.
Chi sono gli uomini e chi le zecche?
4 Luglio 2006, 10:00
“minimizzare la possibilità di sconfitta” non esiste nel mio vocabolario, (Seguendo anche il basket e la Pallavolo di Torino per dieci anni credo di merda di averne mangiata abbastanza.)come del resto non è mai esistito nel mio DNA il cromosoma granata. Sono e sarò sempre Juventino indipendentemente da come finirà tutto sto casino. (e chi mi conosce lo sa…). Ad essere sincero tra le mie conoscenze boviniche :-) è proprio questo che da fastidio e che aumenta l’astio nei miei confronti.
A, B, C, non importa sarò sempre Gobbo e mi sentirò sempre superiore a chiunque, mi sono sempre sentito così con tutti e in ogni campo. Figurarsi poi se non mi sento superiore a chi è stato per anni segregato in una “fogna” e che solo da qualche giorno è riuscito a tirare fuori il nasino dal guano che lo seppelliva e a vedere un minimo spiraglio di luce.
Io mi sento uomo e le zecche le schiaccio
4 Luglio 2006, 15:45
Rileggi la parte “Molti (non tutti, per carità )”.
Se non fai parte di questi “molti” mi sta benissimo. Oltre ai tanti mercenari del tifo sono convinto che ci siano anche gli innamorati sinceri della vecchia signora.
Ma inizia a sentirti superiore a tanti tuoi compagni di curva che stanno lì finchè si vince.
Chiediti se i 10 anni di patimenti dei tuoi “cugini” sono colpa dei tifosi o di una dirigenza con meno soldi (ti rendi conto di come sia cambiato il calcio? oggi senza enormi disponibilità finanziarie e senza andare in bancarotta l’alta classifica te la sogni. La pay tv ha diviso il calcio in potenti e pezzenti) e magari di una squadra molto più potente nella stessa città accusata di pilotare anche gli arbitraggi delle squadre “nemiche” nonchè i mezzi di informazione in pieno stile P2.
Alla marcia dell’orgoglio granata hanno sfilato 50000 persone per manifestare l’attaccamento ad una squadra che stava retrocedendo (lo chiami “spiraglio di luce”?).
E l’anno scorso, quando la giustizia sportiva ci ha retrocessi, i tifosi non hanno protestato contro i giudici, ma contro le stupidaggini fatte dai dirigenti.
Di seconda squadra sono genoano, ma mi sono vergognato quando i rossoblu si sono fatti ripescare impunemente dalla C1 ed ho considerato giusta la retrocessione per le partite truccate dell’anno scorso (anche se Preziosi è stato un po’ un capro espiatorio).
Io non voglio vendetta, voglio giustizia. Anche in un mondo dove il più pulito ha la rogna.
Per quanto riguarda il tuo complesso di superiorità la cosa non mi riguarda, ma accetta un piccolo avvertimento: è un complesso pericoloso soprattutto per sè stessi.