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martedì 23 Settembre 2008, 10:42

Culturaculturacul

Nel caso qualcuno avesse dei dubbi

Questa settimana si svolgono i mondiali di ciclismo, e per prepararsi all’evento mi sembra utile leggere questa intervista a Ivano Fanini, il capo di una squadra che non vince praticamente mai e ne è orgogliosa. Da Pantani a Basso fino agli ultimi virgulti, parla in modo chiaro un po’ di tutti; sarà interessante vedere quante querele colleziona.

[tags]sport, ciclismo, doping, fanini, pantani, basso[/tags]

This entry was posted on martedì, Settembre 23rd, 2008 at 10:42 am, and is filed under Culturaculturacul. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.

8 commenti a “Nel caso qualcuno avesse dei dubbi”

1. for those...:
   23 Settembre 2008, 11:19

   mi è venuto il magone a leggere… e di ciclismo non mi è mai fregato niente.

2. .mau.:
   23 Settembre 2008, 11:56

   comunque una sponsorizzazione McDonalds per Amore e Vita non è male :-)
   (nel merito: lo sanno tutti, che sono tutti dopati. D’altra parte, secondo il vbpensiero, non è un problema: in fin dei conti ognuno può scegliere cosa fare e di cosa farsi)

3. vb:
   23 Settembre 2008, 15:38

   Infatti il problema non è il doping in sé (ammesso che i corridori siano coscienti di quale sarà la loro fine, cosa di cui un po’ ancora dubito), è l’ipocrisia con cui ci presentano il “nuovo ciclismo pulito”…

   (Comunque in questi giorni devo essere finito su un’orbita diversa da quella del resto d’Italia, qualsiasi cosa dica ce ne sono vari che mi danno del cretino; oddio, mica lo sarò sul serio?)

4. simonecaldana:
   23 Settembre 2008, 17:12

   vb: di vero nome fai Arthur Dent?

5. Nick:
   24 Settembre 2008, 00:01

   Vb, sarà una magra consolazione, ma se sei cretino tu, lo siamo in due.
   Anche secondo me il problema non è (dovrebbe essere) un doping “cosciente”, se non per il fatto che poi se stanno male ciclisti italiani non ricchi ci tocca pure curarli a spese pubbliche.
   il problema TRAGICO è che ben pochi iniziano a doparsi da adulti e non credo proprio che un ragazzino di belle speranze (nel ciclismo come in qualunque altro sport) che viene dopato a 14 anni (o prima) per “farsi le ossa” ed emergere prima di passare al professionismo possa davvero anche soltanto immaginare i danni che queste sostanze fanno.

6. Massimo Manca:
   24 Settembre 2008, 23:03

   Ma c’è ancora gente sotto i sessant’anni che segue il ciclismo? Non è una di quelle cose tipo le bocce o lo scopone?

7. .mau.:
   25 Settembre 2008, 09:39

   @Massimo Manca: io non sono così vecchio!

8. mfp:
   27 Settembre 2008, 02:00

   OT: cretino pure io