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domenica 20 Maggio 2007, 14:23

Biscotti

Cosa deve succedere oggi pomeriggio lo sanno anche i sassi. Cioè, la maggior parte del popolo dei forum granata incita la squadra alla vittoria, che darebbe la salvezza matematica; non vuol sentir parlare di pareggio. Ma la minoranza del forum ch’è fatta di uomini di mondo non ha fatto altro che ripostare una immagine, questa:

Biscotto

Largo alla vaniglia, arriva il cacao: 0-0 (o 1-1, che fa più fine) e tutti a casa, ché in tal caso basterebbe la sconfitta di una fra Catania, Chievo, Cagliari e Reggina per essere entrambe matematicamente salve; e, se non basta, sarà poi d’avanzo un pareggino la domenica successiva per essere salvi con praticamente qualsiasi combinazione degli altri risultati, a parte una invasione aliena.

Il biscotto è il pasto principale della fine campionato; se ne ricordano infiniti, anche clamorosi. Ci sono ad esempio il famoso Milan-Brescia 1-1 che spedì in B la Fiorentina, o quel derby di Roma finito 0-0 in cui, nel secondo tempo, la palla non arrivò mai in alcuna delle due aree di rigore; persino Milan-Reggiana 0-1, col Milan già campione d’Italia e la Reggiana che si salvò con l’insperata vittoria. Il Livorno stesso è noto per alcune situazioni invero particolari, a cominciare da quel Livorno-Siena 3-6 finito dritto dentro Moggiopoli (sei gol in casa dal Siena non li prenderebbe nemmeno la Puteolana). Un mesetto fa, Livorno-Reggina 1-1 è finita tra gli insulti del pubblico di casa e le grida di “venduti”, con Lucarelli a dire “non giocherò mai più a Livorno” (le domeniche dopo era regolarmente in campo).

Già, perchè uno degli ingredienti principali del biscotto è l’ipocrisia: il pubblico deve indignarsi, le altre squadre devono infuriarsi, nessuno deve mai e poi mai ammettere l’evidenza. Per dire, domenica scorsa il Livorno ha fatto una piazzata, dopo la vittoria del Toro a Roma (di cui non si sa molto, ma a giudicare dai quindici angoli e tre pali della Roma, se anche fosse stato un impasto non era per un biscotto a perdere). Spinelli e Lucarelli hanno gridato allo scandalo, accusando il Toro di aver comprato la partita, di essere una squadra di farabutti e maneggioni (sempre con quel detto e non detto, che in Italia si è ipocriti anche nelle accuse).

Ora, dovete sapere che Spinelli, attuale presidente del Livorno, è l’ex presidente del Genoa; vive a Genova da sempre e ha fatto i miliardi in attività commerciali nel retroterra, ossia nella provincia di Alessandria, da cui proviene Cairo. Tempo fa, pare che Spinelli avesse cercato di vendere a Cairo l’Alessandria (come? Spinelli non è mai stato il proprietario dell’Alessandria? sì, vabbe’). In generale, si conoscono da quindici anni. Negli ultimi diciotto mesi, le due società si sono scambiate quattro giocatori (Lazetic, Melara, De Ascentis, Fiore) a botte di prestiti e regali. La probabilità che uno cerchi di mandare in B l’altro è più o meno pari a quella che io diventi il prossimo presidente degli Stati Uniti.

Certo, la storia è piena di biscotti venuti male, senza arrivare all’estremo di quel Venezia-Bari 2-1 in cui, a cinque minuti dalla fine e sul risultato di 1-1, il Venezia spedì in campo lo sconosciuto brasiliano Tuta, che aveva visto il campo per dieci minuti in tutto il campionato. Egli entrò, e nello stupore generale segnò un gol incredibile. Fu pestato in campo dai giocatori di entrambe le squadre, e immediatamente venduto alla squadra delle miniere di sale del Mato Grosso. Quindi, esiste anche il caso che oggi qualche giocatore con vecchi conti da regolare o con poca esperienza di vita stortagni la partita e sbricioli il biscotto: vedremo.

Ma prima che vi indigniate, ricordatevi che il calcio è bello proprio perchè è lo sport che più fedelmente mette in scena le commedie e le tragedie della vita reale: incluse le amicizie, le inimicizie, le guerre, i tradimenti, le disonestà e le miserie umane. Non sarebbe così bello se fosse solo un banale sport, mirato soltanto alla prestazione fisica o al gesto tecnico, di cui, detto onestamente, non ci frega nulla.

E quindi, sarebbe bello che Torino e Livorno potessero oggi consumare meritatamente il proprio agognato biscotto, finendo la partita abbracciati a fare il gesto dell’ombrello ai tifosi perdenti dell’odioso Catania, la cui sconfitta renderebbe il biscotto pienamente saporito.

Non fosse che il Catania gioca a Genova con la Sampdoria, che, con grande sportività, farà riposare le proprie punte titolari per far giocare un attaccante della primavera e il figlio di Gheddafi. Indigniamoci!

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20 commenti a “Biscotti”

  1. vb:

    Toh, ci ho preso!
    Mi ero dimenticato di dire che lo sapevano già da qualche giorno persino in India

  2. BlindWolf:

    Tra i biscotti ricordiamoci anche dell’ultimo campionato vinto sul campo dall’Inter prima di questo (88-89, se non sbaglio): alla penultima giornata abbiamo battuto l’Inter già matematicamente scudettata al Comunale (per poi retrocedere a Lecce); nella stessa stagione il Napoli aveva perso 2-0 con l’Ascoli mandando in campo nel secondo tempo un attaccante inedito: il secondo portiere.

    Ma prima che vi indigniate, ricordatevi che il calcio è bello proprio perchè è lo sport che più fedelmente mette in scena le commedie e le tragedie della vita reale: incluse le amicizie, le inimicizie, le guerre, i tradimenti, le disonestà e le miserie umane. Non sarebbe così bello se fosse solo un banale sport, mirato soltanto alla prestazione fisica o al gesto tecnico, di cui, detto onestamente, non ci frega nulla. OK, ma da sportivo mi piacerebbe che nelle rubriche etichettate come “sport” dai mezzi di comunicazione ci fosse più attività agonistica e meno teatro (che ha una sua dignità nella sezione “spettacoli”).

    P.S.: sono di ritorno dalla festa dello sport del Parco Ruffini dove ho presenziato allo stand del Korfball [1][2] ed ho fatto una partita dimostrativa di hit ball [1][2]

  3. BlindWolf:

    @vb: x favore tirami fuori dalla cartella dello spam il messaggio precedente…

  4. vb:

    Beh, fantastico il dopopartita, con Chievo e Catania offesissime, indignate e in silenzio stampa perchè l’insperato (regalatissimo) pareggio nel secondo tempo della Reggina a Empoli (perdeva 3-0, al che l’allenatore della Reggina ha accusato quello dell’Empoli di essere antisportivo per non lasciarli pareggiare, e infatti hanno pareggiato 3-3) gli impedisce di biscottare anche loro uno 0-0 domenica prossima e salvarsi entrambe :)

  5. Felter Roberto:

    Ci credi che quando ho sentito che il Torino era matematicamente salvo mi sei venuto in mente tu? e non avevo ancora letto il tuo articolo…

  6. .mau.:

    non c’è più religione, il Toro salvo con ben una giornata di anticipo.

  7. MCP:

    La Samp, per la cronaca, ha tutti gli attaccanti infortunati/bolliti/tossici da un paio di campionati, con la sola eccezione di Quagliarella. Indi non si poteva propriamente parlare di punte messe a riposo per il Catania…. :-P

  8. vb:

    Sì, ma vedi, in questi casi ci si attacca a tutto per l’opportuna ed inequivocabile indignazione verso gli altri. Per dire, ieri ho sentito lamentare il fatto che la Roma ha fatto uscire De Rossi (che già giocava infortunato) prima di metà partita… non importa a cosa ti appigli, basta che ti appigli :-P

  9. Alberto:

    Il bello di queste cose è in effetti l’indignazione ipocrita che regna sovrana ogni anno sui comportamenti altrui salvo giustificare i propri, abitudine peraltro molto diffusa anche al di fuori del calcio.
    Tra l’altro questa abitudine al “biscotto” viene sempre identificata come “tipicamente italiana” ma in realtà chi sia appassionato di calcio ed abbia qualche annetto si ricorda di un celebre Germania-Austria nei mondiali 82. La Germania aveva appena perso una storica partita con l’Algeria e le due squadre avevano un solo risultato buono per qualificarsi entrambe: la vittoria della Germania con un gol di scarto. Risultato: dopo 10 minuti la Germania segnò dopodiché nessuna delle due effettuò un solo tiro in porta fino alla fine dell’incontro. Un biscottone germanico in mondovisione!!!
    Ciao ciao

  10. vb:

    Perchè, non vogliamo parlare del Danimarca-Svezia 2-2 agli ultimi Europei, unico risultato possibile che qualificava entrambe le squadre eliminando noi?

  11. BlindWolf:

    Coppia di squadre fenomenali, tra l’altro… eliminate entrambe ai quarti dalle due squadre eliminate in semifinale. E vittoria alla Grecia.

  12. Alberto:

    In questo si segnala la maggiore attenzione al sociale degli scandinavi che simularono una partita combattuta ed emozionante decisa solo negli ultimi minuti, onde evitare la noia ai poveri spettatori e telespettatori, quando avrebbero potuto rifugiarsi più semplicemente in uno squallido 0-0…

  13. vb:

    Lo 0-0 non sarebbe bastato, avevano bisogno di pareggiare *e* di segnare almeno due gol a testa. Il 2-2 è un risultato relativamente improbabile su un campo di calcio professionistico – si era verificato, tipo, una volta sola in tutta la precedente storia delle fasi finali degli Europei di calcio – ma toh, si verificò proprio in quella situazione…

  14. .mau.:

    Per la precisione, lo 0-0 sarebbe bastato fino alla fine del secondo tempo, quando cioè l’Italia era finalmente riuscita a passare in vantaggio. Vedi wikipedia.

  15. BlindWolf:

    Si sapeva comunque in anticipo che il 2-2 avrebbe garantito la qualificazione ad entrambe le squadre indipendentemente dall’altra partita.

  16. MCP:

    Anche la serie B molto molto biscottosa oggi: zerazeri tra le gemellate in testa, unauni che accontentano tutti in altre sfide chiave…

    Eppure, nonostante tutto, quando in tivvi’ passa un bel goal o una bella azione non riesco a smettere di guardare. Non credo ci riusciro’ mai. Dannaz!

  17. vb:

    Guarda, l’unica cosa un po’ poco credibile di oggi è Juventus – Spezia 2-3… con lo Spezia che doveva vincere per non retrocedere subito… ma è un equivalente di Reggina – Milan 2-0 e Lazio – Siena idem. Il pareggio di Piacenza è partita vera (il Piacenza non vincendo ha perso i playoff), quello di Genoa è un altro Toro-Livorno, ma è anche irrilevante (con la vittoria del Genoa alla fine era lo stesso). Insomma, tutto normale in stile italico, nulla di veramente strano che possa far pensare seriamente a combine.

  18. vb:

    Ho dimenticato la cosa più divertente: l’allenatore del Frosinone che, salvata inaspettatamente la squadra dalla C, si accommiata ringraziando “la sportiveria del nostro pubblico”.

  19. .mau.:

    con la vittoria del Genoa sarebbe stato irrilevante, con quella del Napoli no.

  20. MCP:

    Ma quindi in A ce ne vanno solo tre? Io ero convinto 4… sono proprio poco addentro alle cose do balon.

 
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