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martedì 22 Maggio 2007, 14:01

Una giornata di calda follia

Stamattina, dovendo uscire, ho preso la macchina. Non fatelo.

Non tanto perchè il termometro dell’auto presto segnava 37 gradi: per quello basta abbassare il finestrino ed eventualmente accendere il condizionatore; ma perchè il caldo fonde il cervello e sbriciola la pazienza della gente.

Io stesso, dopo che un marocchino sul furgone si è messo di traverso dietro di me, fermo in coda, per girare a sinistra al semaforo, e una signora su una Ypsilon non ha trovato di meglio che suonare il clacson per dieci secondi abbondanti e continuati, visto che ciò le impediva di guadagnare la pole position dal lato di destra per scattare al semaforo, ho avuto la forte tentazione di tirare il freno a mano, abbrancare il primo oggetto a tiro, scendere dall’auto e spaccarglielo sul cranio.

Per fortuna che ci sono i vigili: difatti, dopo un anno abbondante di inazione, stamattina i vigili devono aver deciso che era giunto il momento di far rispettare la minuziosa sequenza di divieti di sosta – che iniziano e finiscono ogni dieci metri, in corrispondenza dei cancelli dei garage – che sono stati installati nella mia via da quando ha aperto la metropolitana e la pressione da parcheggio per notav con cappello in uscita dalla tangenziale è un po’ aumentata. E così, la Citroen fighetta di uno dei miei vicini aveva sul vetro una bella multa: penso che anche lui, quando la vedrà, avrà voglia di abbrancare il primo oggetto a tiro e scagliarlo sulla sede dei sadici vigili da solleone.

Peccato che ci abbia già pensato qualcun altro.

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16 commenti a “Una giornata di calda follia”

  1. BlindWolf:

    Io invece giovedì scorso sono passato per Settimo Torinese ed ho dovuto sgomberare un incrocio (con il rosso) causa ambulanza a sirene spiegate. Il giorno dopo ho scoperto questo (perchè leggo troppo poco la cronaca locale?). Tra le decine di persone in piedi alla sede dei vigili urbani della cittadina e quelli in coda per il ricorso a Pescarito hosentito le seguenti testimonianze:
    * gente multata perchè passava con il giallo
    * gente multata perchè il semaforo è diventato rosso mentre, svoltando, davano la (giusta) precedenza ai pedoni che attraversavano
    * due multe per la stessa infrazione

  2. vb:

    Il punto è che il pugno durissimo andrebbe bene nell’ambito di un patto con i cittadini: sappiate che da domani le regole saranno fatte rispettare in modo ferreo, però eliminiamo i limiti di velocità a 30 all’ora sui viali a due corsie, i semafori inutili in mezzo alla campagna, e tutte le altre regole e regolette che gli automobilisti per fortuna ignorano d’istinto, perché altrimenti non ci si muoverebbe più.
    Così si vivrebbe davvero bene; ora, ci si arrangia all’italiana.

  3. vb:

    Dimenticavo: ho ripreso la macchina un’ora fa; va bene che era stata parcheggiata un paio d’ore al sole, ma il termometro segnava 47.5 gradi…

  4. Alberto:

    Difficile attuare questo patto con i cittadini. Dire ai cittadini: “Se mi eleggete farò le multe a tutte le auto che passano col rosso e parcheggiate in doppia fila” farebbe realisticamente perdere molti più voti di quelli che farebbe guadagnare. Più facile (ma comunque coraggioso) cominciare a far rispettare le regole subendo talvolta le giuste recriminazioni di chi dice: “Ma come? Io? E lui?”.
    Il colpevole quindi non è il comune di Settimo ma esattamente tutti quegli amministratori che si sono sempre dimenticati di far rispettare le regole e che fanno sembrare il Comune di Settimo un implacabile sceriffo quando è quantomeno ovvio fare la multa a chi passa col rosso al semaforo.

    Il sottoscritto, per la cronaca, ha appena ricevuto (e contestato) una multa per violazione del divieto sosta legato al lavaggio strada in Centro di Torino. Il vigile si era evidentemente dimenticato di mettere il cartello in quella via tempestivamente e quindi ha fatto come tanti altri, ha scaricato la colpa sugli altri, nella fattispecie su di me…

    Ciao ciao

  5. BlindWolf:

    Esempio pratico: Corso Regina Margherita.

    Qualche delirante aveva proposto di proposto di portare il limite del tratto finale (quello verso la tangenziale) ai 50 km/h per renderlo meno pericoloso; chiunque con un minimo di buon senso sa che la cosa pericolosa di quell’autostrada urbana non è chi va ai 69 all’ora… ma i deficienti che sfrecciano ai 120! Riducendo il limite di velocità senza i controlli chi andava forte prima ci sarebbe andato anche dopo.
    Cosa è stato fatto? Autovelox fisso e ben segnalato tarato ai legittimi 70km/h, inoltre è stato abilitato per fare le multe solo dopo mesi di sperimentazione. Ora le auto passano con diligente prudenza (cira ai 60/62, direi) sotto l’occhio elettronico. Non male, direi.

    Settimo Torinese:
    T-red acceso senza sperimentazione, segnalazione del rilevamento elettronico piuttosto carente, situazioni ambigue (precedenza ai pedoni ed all’altra direzione del traffico), mancanza dello spazio di frenata all’accensione del giallo, situazione di emergenza ambulanze (non credo che al passaggio delle ambulanze venga esclusa automaticamente la contravvenzione, dato che la Croce Rossa si è già attrezzata con i moduli per documentare l’uscita dei mezzi… moduli che però coprono solo il semaforo vicino alla loro sede).

    Il problema, Alberto, è che come misura precauzionale pare piuttosto restrittiva… 24000 (ventiquattromila) multe in pochi mesi con il rilevamento elettronico segnalato (anche se non troppo bene) personalmente mi sembrano un po’ eccessive. Tutti pazzi scriteriati? Ed anche masochisti?

    Per quanto riguarda “gli altri comuni”, beh, è da anni che i piccoli centri usano il codice della strada per far cassa; purtroppo recentemente anche quelli grandi. Ma alla decenza c’è un limite…

  6. .mau.:

    Confermo che quello che conta è avere limiti seri e poi farli rispettare. A un certo punto a Milano sulla sopraelevata Serra-Monteceneri avevano messo un autovelox tarato a 50 Km/h. La gente andava agli 80, inchiodava in vicinanza della telecamera, e riaccelerava. L’hanno portato a 70, e adesso tutti vanno a 70 Km/h costanti su tutto il percorso.

  7. Alberto:

    Sicuramente la soluzione di Corso Regina è stata più brillante ma funziona perché l’automobilista vede in qualche modo evidenziata la sua infrazione e quindi cerca di rallentare. Nel caso di un semaforo non mi viene in mente un modo analogo per rendere evidente la violazione, a parte il semaforo stesso. Un supermaxischermo posto a poche decine di metri di distanza che trasmette le foto dei trasgressori? Un facsimile della multa inviato a casa degli indisciplinati con sopra scritto “Stavolta abbiamo scherzato ma se ti ribecchiamo…”? Mah…

    In ogni caso anche nel caso di Corso Regina i “masochisti” non sono stati pochi, come si può vedere qui, e conseguentemente anche in questo caso le polemiche non sono mancate…

    Ciao ciao

  8. Alberto:

    La soluzione di Corso Regina è decisamente più brillante, ma ha funzionato perché per un certo tempo la gente vedeva evidenziata la propria infrazione senza essere multata. Mi viene difficile pensare a come la stessa cosa possa avvenire per un semaforo rosso. Un supermaxischermo che trasmette le foto dei trasgressori? Un facsimile della multa inviato a casa con sopra scritto “Stavolta abbiamo scherzato ma la prossima volta che ti becchiamo…”. Mah…

    In ogni caso anche nel caso di Corso Regina i “masochisti” non sono stati pochi, anzi si parla di 1200 multe al giorno… E conseguentemente le polemiche non mancano…
    Ciao ciao

  9. Alberto:

    La soluzione di Corso Regina è decisamente più brillante, ma ha funzionato perché per un certo tempo la gente vedeva evidenziata la propria infrazione senza essere multata. Mi viene difficile pensare a come la stessa cosa possa avvenire per un semaforo rosso. Un supermaxischermo che trasmette le foto dei trasgressori? Un facsimile della multa inviato a casa con sopra scritto: “Stavolta abbiamo scherzato ma la prossima volta che ti becchiamo…”. Mah…

    In ogni caso anche nel caso di Corso Regina i “masochisti” non sono stati pochi, anzi si parla di 1200 multe al giorno… E conseguentemente le polemiche non sono mancate…
    Ciao ciao

  10. BlindWolf:

    Mi pare che il “boom” delle multe in C.so Regina ci sia stato appena è stato usato l’autovelox per fare le multe, ora il traffico passa su tutte le corsie a velocità prudente (e passano molti più veicoli lì che nel centro abitato di Settimo).

    Ma se ti si accende il “giallo” a due metri dall’incrocio, che fai?
    a) passi, e molti sono stati fotografati in questo modo
    b) inchiodi, con il rischio di farti tamponare e/o di fermarti oltre la linea di stop (e la multa te la prendi comunque)

  11. AndreaC:

    Altro aneddoto: Venaria, tratto di corso Garibaldi a 4 corsie che dal delle Alpi porta verso la tangenziale. Fino a un mese fa c’era l’assurdo limite del 50 km/h. All’inizio di maggio hanno attivato l’autovelox (postazione fissa) e probabilmente hanno pinzato una marea di gente (me compreso, ma vivo nella speranza di averla scampata). Da qualche giorno il limite è stato portato a 70 km/h. Forse che il limite dei 50 km/h in vigore fino alla fine di aprile era una stronzata?

  12. vb:

    In realtà il limite urbano dei 50 all’ora (che è lo stesso da cinquant’anni) era stato pensato per un altro pianeta, quello in cui le berline “sfrecciavano” ai 110 di punta in autostrada, e in cui nessuno aveva fretta per lavoro.

    Nel mondo di oggi, la cosa sensata (che fanno, peraltro, anche all’estero) è quello di soddisfare le esigenze: per cui, magari, si abbassa il limite nelle vie residenziali e le si riempie di dossi, però poi sulle strade urbane di grande scorrimento lo si porta a 70, e dove possibile (cioè, su strade protette in assenza di incroci, pedoni ecc.) anche a 90 (come probabilmente si potrebbe fare anche al fondo di corso Regina).

    Invece, proprio sullo svincolo di corso Regina hanno appena speso miliardi per allargare a tre corsie l’immissione in tangenziale, e poi sul nuovo tratto allargato, in direzione centro, hanno portato il limite dai vecchi 50 a 40 all’ora. Come si fa ad andare a quaranta all’ora su un tratto a tre corsie, sia pure in curva, annesso alla tangenziale?

  13. Alberto:

    Riprendo questo vecchio post per avvertire e tranquillizzare tutti. Il vecchio “volemose bene” italiano ha trionfato ed i lugubri sceriffi settimesi hanno perso. Le multe saranno annullate e si potrà di nuovo sfrecciare col rosso agli incroci senza paura di essere ripresi da una telecamera impicciona. Pazienza se non si sarà fatto nulla per prevenire il 10% degli incidenti nel Comune di Settimo che, secondo le statistiche, avvengono a quegli incroci; l’importante è che la nostra coesione di fronte allo “stato che ci fotte i soldi” si sia dimostrata solida come sempre. Vuol dire che per far quadrare i conti il Comune taglierà i fondi alla cultura oppure aumenterà l’ICI che tanto cultura e tasse in Italia non sappiamo nemmeno cosa siano…
    Ciao ciao

    http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200706articoli/3328girata.asp

  14. BlindWolf:

    Sì, l’avevo già letto e volevo postarlo io…

    Ti ripeto, ho visto quei “pirati della strada”… molti erano i classici “medioman” che vorresti tamponarli per mandarli avanti!

    Se le telecamere fossero state usate con criterio sarebbero state fatte meno multe ma più giuste e senza il rischio di doverle annullare/rimborsare tutte.

    Perchè se sbatatamente si accendeva il giallo mentre eri a 2 metri dall’incrocio avevi le seguenti alternative:
    1) passare e beccarti la multa
    2) inchiodare con il rischio di farti tamponare. E se ti fermavi un metro oltre la riga di stop (ovvio, a 50km/h) la multa te la beccavi lo stesso.

    In entrambi i casi avresti ironizzato un po’ meno.

  15. FRANK:

    >Come si fa ad andare a quaranta all’ora su un tratto a tre corsie, sia pure in curva, annesso alla tangenziale?

    Scendi e spingi.

  16. Attila:

    No, perchè anche così rischi di superare il limite…

 
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