Pure il ponte
Oggi siamo in partenza: abbiamo chiuso le valigie e lasciato tutto in albergo, e passeremo l’ultima giornata girando il Metropolitan, almeno se le gambe ci reggono.
Infatti, ieri è stato il giorno del grande giro a piedi: siamo partiti dal nostro albergo che sta quasi a Central Park, abbiamo attraversato tutta Midtown fino al Chrysler Building e alle Nazioni Unite, poi siamo tornati indietro e siamo scesi per la Quinta Avenue e per Broadway, siamo andati a salutare Garibaldi all’università e poi giù attraverso Little Italy e Chinatown, poi la zona del municipio, Ground Zero, la riva bassa dell’Hudson, Battery, Wall Street, il Pier 17 e infine l’infinita rampa che porta sul ponte di Brooklyn, il ponte stesso (uno spettacolo) e la discesa dall’altra parte fino alla stazione della metro presso il Politecnico di New York.
Questa è una versione piuttosto approssimativa e per difetto, perché Google Maps non permette ancora di far passare i percorsi pedonali all’interno delle aree soltanto pedonali, come i parchi e l’Esplanade (la passeggiata sulla riva del fiume). Direi che fanno una ventina di chilometri, camminando dalle 10 alle 18 con molte foto ma poche soste; e poi, tornando con la metro C, siamo ancora scesi alla 34a Strada per andare da Macy’s a fare shopping.
Ieri sera infatti eravamo devastati e ci siamo accasciati sul letto: eppure stamattina siamo di nuovo pronti a fare chilometri. Poi però, quando sarò tornato a casa, non mi muoverò per un po’.
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