Antispam del ciufolo
Ieri ho inviato una mail a una persona che non conosco (ma che aveva volontariamente lasciato il suo indirizzo sul sito per essere contattato), e, molte ore dopo, mi è tornato indietro il messaggio seguente:
Verifica e-mail ZoneAlarm Security Suite
Grazie per avermi inviato il messaggio e-mail con l’oggetto “(…)”. Sono contento di ricevere i tuoi messaggi.
Per eliminare la posta indesiderata sto utilizzando ZoneAlarm Security Suite.
ZoneAlarm Security Suite ha messo il messaggio in attesa.
Fai clic sul pulsante seguente per essere aggiunto all’elenco delle persone consentite, così potrò ricevere i tuoi messaggi e potremo comunicare liberamente.
Non rispondere a questo messaggio.
Il bello è che, trattandosi di un messaggio evidentemente preconfezionato e pieno di marchi commerciali… è finito esso stesso nel mio spam!
Quindi, recuperato il messaggio, accettata la rottura di scatole e digerito il patetico “sono contento di ricevere i tuoi messaggi” che questo software butta lì per cercare di nascondere la propria assoluta sgradevolezza, mi sono apprestato a procedere. Ho cliccato sul pulsante, e ho dovuto attendere decine di secondi perché il server di codesta azienda, c.mailfrontier.net, si degnasse di rispondere… la cosa seguente:
503 Service Temporarily Unavailable
The server is temporarily unable to service your request due to maintenance downtime or capacity problems. Please try again later.
Ho riprovato, ma non c’è stato modo. Splendido, no? Un sistema antispam che non solo rompe le scatole a chi ti manda posta legittima che tu stesso hai richiesto e probabilmente stai aspettando, ma poi non funziona nemmeno!
Un sistema del genere distrugge il senso della posta elettronica: che senso ha che io dia in giro la mia e-mail se poi i messaggi degli sconosciuti vengono bloccati a mia insaputa? (Sicuramente ci sarà in questo software un modo per produrre un report sui messaggi bloccati, altrettanto sicuramente non lo userà nessuno.) Che cosa succederebbe in rete se tutti rovesciassero il paradigma, e, invece di filtrare lo spam, chiedessero di confermare uno a uno i messaggi di posta elettronica legittimi? Quante ore passeremmo a fare conferme?
E se io invece fossi davvero uno spammer, attrezzato per mandare migliaia di messaggi in maniera totalmente automatica, quanti secondi ci metterei ad automatizzare anche la conferma a queste richieste? Il link era bello in chiaro nel messaggio…
Una cosa del genere può essere stata prodotta da una azienda Internet di soli due tipi: 1) che non ha capito i principi architetturali di Internet, o 2) che mira ad arrangiarsi invece di fare il lavoro che dovrebbbe, cercando di scaricare il lavoro di distinguere tra spam e posta legittima non sui propri algoritmi, ma sugli umani che vogliono contattare il proprio ignaro cliente, chiedendo di premere il pulsantino.
Insomma, cara Zonelabs, se non sei capace a fare un algoritmo anti-spam che funzioni passabilmente in modo automatico, piuttosto ritirati dal mercato; ma non venire a rompere le scatole a me, e soprattutto non rendere i tuoi clienti irraggiungibili a loro insaputa…
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