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sabato 11 Aprile 2009, 09:47

Antispam del ciufolo

Ieri ho inviato una mail a una persona che non conosco (ma che aveva volontariamente lasciato il suo indirizzo sul sito per essere contattato), e, molte ore dopo, mi è tornato indietro il messaggio seguente:

Verifica e-mail ZoneAlarm Security Suite

Grazie per avermi inviato il messaggio e-mail con l’oggetto “(…)”. Sono contento di ricevere i tuoi messaggi.

Per eliminare la posta indesiderata sto utilizzando ZoneAlarm Security Suite.
ZoneAlarm Security Suite ha messo il messaggio in attesa.

Fai clic sul pulsante seguente per essere aggiunto all’elenco delle persone consentite, così potrò ricevere i tuoi messaggi e potremo comunicare liberamente.

Non rispondere a questo messaggio.

Il bello è che, trattandosi di un messaggio evidentemente preconfezionato e pieno di marchi commerciali… è finito esso stesso nel mio spam!

Quindi, recuperato il messaggio, accettata la rottura di scatole e digerito il patetico “sono contento di ricevere i tuoi messaggi” che questo software butta lì per cercare di nascondere la propria assoluta sgradevolezza, mi sono apprestato a procedere. Ho cliccato sul pulsante, e ho dovuto attendere decine di secondi perché il server di codesta azienda, c.mailfrontier.net, si degnasse di rispondere… la cosa seguente:

503 Service Temporarily Unavailable

The server is temporarily unable to service your request due to maintenance downtime or capacity problems. Please try again later.

Ho riprovato, ma non c’è stato modo. Splendido, no? Un sistema antispam che non solo rompe le scatole a chi ti manda posta legittima che tu stesso hai richiesto e probabilmente stai aspettando, ma poi non funziona nemmeno!

Un sistema del genere distrugge il senso della posta elettronica: che senso ha che io dia in giro la mia e-mail se poi i messaggi degli sconosciuti vengono bloccati a mia insaputa? (Sicuramente ci sarà in questo software un modo per produrre un report sui messaggi bloccati, altrettanto sicuramente non lo userà nessuno.) Che cosa succederebbe in rete se tutti rovesciassero il paradigma, e, invece di filtrare lo spam, chiedessero di confermare uno a uno i messaggi di posta elettronica legittimi? Quante ore passeremmo a fare conferme?

E se io invece fossi davvero uno spammer, attrezzato per mandare migliaia di messaggi in maniera totalmente automatica, quanti secondi ci metterei ad automatizzare anche la conferma a queste richieste? Il link era bello in chiaro nel messaggio…

Una cosa del genere può essere stata prodotta da una azienda Internet di soli due tipi: 1) che non ha capito i principi architetturali di Internet, o 2) che mira ad arrangiarsi invece di fare il lavoro che dovrebbbe, cercando di scaricare il lavoro di distinguere tra spam e posta legittima non sui propri algoritmi, ma sugli umani che vogliono contattare il proprio ignaro cliente, chiedendo di premere il pulsantino.

Insomma, cara Zonelabs, se non sei capace a fare un algoritmo anti-spam che funzioni passabilmente in modo automatico, piuttosto ritirati dal mercato; ma non venire a rompere le scatole a me, e soprattutto non rendere i tuoi clienti irraggiungibili a loro insaputa…

[tags]spam, antispam, filtri, posta elettronica, email, internet, zonealarm, zonelabs[/tags]

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9 commenti a “Antispam del ciufolo”

  1. MCP:

    ZoneAlarm e’ stato il primo software firewall per Win davvero ben fatto e degno di questo nome, una mano santa quando ancora non erano diffusi i router-firewall sulle utenze adsl. Poi, al solito, con il passare degli anni e delle versioni si e’ messo a fare di tutto un po’ ed e’ diventato bloatware. Dando un’occhiata al sito ora sembra abbiano, saggiamente, di nuovo separato il semplice firewall da tutta la “suite”.

  2. mfp:

    Vitto’, in teoria quell’approccio (greylisting?) e’ valido. Anni fa lessi uno studio che mostrava come mettere una greylist a monte dell’antispam statistico (e/o delle blacklist pubbliche) riduceva anche dell’80% i carichi dell’smtp. Pero’ non l’avevo mai visto applicato su un terminale, e soprattutto non rompendo le scatole a chiunque mandi una mail a chi lo usa. Nel 2000 come probabilmente sai ci fu una grossa discussione pubblica intorno allo spam, e i tecnici sapevano che sarebbe bastato implementare – facendo bene attenzione ai rischi del caso – dei filtri lato operatore per risolvere il problema. Pero’ gli operatori scelsero di vendersi l’antispam come servizio aggiuntivo … ed eccoci qua … 9 mail su 10 sono spam, e oramai nessuno compra un servizio antispam perche’ non ha valore commerciale. Io oramai non ci combatto piu’ … ho 2 antispam in cascata … il primo (su cui si abbatte lo tsunami) e’ commerciale, gli pago 20 euro l’anno per il dominio con antispam annesso, e si smazzano la Vera Merda; in piu’, visto che mi rode dover pagare quel servizio, io glielo pago per 1 dominio, ma con una serie di recepies gli ci sparo dentro la posta di una decina di domini … a valle di quello poi c’e’ l’antispam sul mio server; e non lo configuro neanche … taglio tutto, dei falsi positivi me ne frego, e chi s’e’ visto s’e’ visto. E se qualche mail non mi arriva, pazienza, amen: vuol dire che e’ meglio non comunicare con chi la spedisce (lebbroso, usa il telefono).

  3. simonecaldana:

    Il graylisting vero non e’ quello tra umani (che ha tutti i difetti elencati da vb) ma quello tra MTA, e il suo scopo e’ fungere da buffer per permettere agli antispam content-based di reagire alle nuove ondate catturate dagli honeypot.
    Al momento tutti i provider di free email hanno grossi investimenti in antispam, e ti posso assicurare che pagano (anche in termini diretti, come risorse risparmiate a valle).

  4. mfp:

    simone, sono sicuro che pagano … compuserve gia’ alla fine del millennio riportava volumi astronomici di spam. Pochi anni prima la Danimarca e’ rimasta INTERAMENTE disconnessa per 24-48 ore (mi pare) per un’onda anomala di spam. E’ chiaro che qualunque infrastruttura (privata come Telecom o pubblica come il GARR) paghi dell’overhead che sarebbe meglio evitare perche’ Monnezza. Ma:

    – con le dorsali in fibra, e la giusta programmazione … il costo della banda e’ marginalmente zero. Poi che i privati accettino di pagare tanto per qualcosa che costa poco, beh, mi spiace maaaaaaaaa…

    – soprattutto pero’, ogni volta (sottolineo OGNI) una categoria commerciale e’ gravata da un costo, tende ad esternalizzarlo o sui propri utenti, o sullo stato (tutti gli utenti); piuttosto che cercare una soluzione a piu’ ampio respiro (ie: efficace). Tre esempi. (1) Entra la tassa sui supporti vergini che probabilmente se hai piu’ di 20 anni ricorderai (il c.d. “equo compenso”) … l’associazione dei copiatori professionisti (non ricordo il nome, se vai su PI troverai un mio botta e risposta con il loro capoccione di allora; sono “le copisterie dei cd”) chiede allo stato di essere esonerati dalla tassazione. Piu’ avanti si scoprira’ che per ogni euro di compenso alle societa’ di autori/artisti/interpreti/etc, si procurano 3 euro di danno all’industria che produce i supporti tassati. E intanto tutti pagano i supporti (cd, dvd, hd, vhs, etc) dalle 2 alle 3 volte i costi di produzione e distribuzione. (2) Gli operatori privati di tlc; in teoria avrebbero dovuto costituire un consorzio/cooperativa a cui affidare le reti esistenti (es: UK) … sia per teoria economica pura, sia per l’esperienza empirica recente per cui li’ dove sono state costruite reti di tlc parallele (USA, NZ, etc) hanno “scoperto” che essendo monopoli naturali la competizione semplicemente se li mangia con velocita’ incredibile. Invece, e VB essendo iscritto al forum ISOC puo’ testimoniarlo (cfr. mie discussioni di 2-3 anni fa con Matteo Fici, Dino Bortolotto, di ASSOPROVIDER; e altre chiacchierate con Quintarelli, all’epoca presidente di AIIP), ANCHE alle ultime gare per il Wimax pretendevano di fare a gara con i colossi … di replicare i loro pattern … e in funzione di cosa? Democrazia bla bla bla … competizione bla bla bla … cioe’ io tecnico ICT sarei dovuto essere solidale con loro affinche’ avrebbero potuto fregarmi un altro pezzo di spettro radio (RES COMMUNES OMNIUM) che io POSSO (tecnicamente implementabile, economicamente conveniente, culturalmente indescrivibilmente positivo) sfruttare da solo (100 euro di apparato, 50 euro l’anno per chi ci lavora, poche piccole regole di peering gia’ ampiamente testate dagli operatori da 20 anni). (3) il terzo esempio me lo sono dimenticato … ;)

    Se vogliamo RISOLVERE quei costi, ridurli cioe’ ad una quantita’ trascurabile, basta ridurre ad una quantita’ trascurabile i manager (la cultura della propaganda, del marketing, etc). Lo stanno facendo gia’ da soli eh … ma nel frattempo continuano a fare danni … la crisi finanziaria la vedi? Bene, vendere traffico telefonico insiste su quella crisi. La Creative Destruction in senso allargato e’ anche questo …

  5. simonecaldana:

    1. i costi dello spam non sono di network: la mail costa poco in termini di banda, infinitamente meno del web il quale a sua volta costa meno del p2p. Il problema dello spam e’ squisitamente di storage: banda e spazio disco sono le risorse incriminate, anche se a volte i server sono sottodimensionati rispetto allo storage e quello che manca e’ la CPU per gestire l’I/O.

    2. come ho spiegato tutti gli ISP fanno antispam _gratis_ su un servizio che danno _gratis_ (buttandoci dentro della pubblicita’), quindi il punto decade.
    Inoltre mi sembra che tu stia dicendo che i produttori di serrature marciano sul fatto che siano i ladri. Di diversa natura e’ la tassa “SIAE” sui supporti vergini: li’ il problema non e’ solo di bersaglio mancato ma anche che nonostante uno paghi questa tassa poi non no e’ libero di fare quello che questa tassa mira a compensare e cioe’ la distribuzione di materiale sotto copyright senza previa autorizzazione dei detentori del medesimo.

    Inoltre vorrei sottolineare “ogni volta (sottolineo OGNI) una categoria commerciale e’ gravata da un costo, tende ad esternalizzarlo o sui propri utenti”. Si, si chiama costo del servizio e farlo gravare sugli utenti e’ proprio la cosa giusta e non e’ quello che tu chiami “esternalizzare”. Esternalizzare e’ invece farlo ricadere su tutti, o piu’ ancora, su tutto.

    Infine, la crisi e’ di tutto tranne che delle telecomunicazioni: anzi, direi che la strada per un futuro sostenibile passa per piu’ telecomunicazione e meno spostamento.

  6. mfp:

    1. Dipende a che livello stai ragionando. Per chi possiede la fibra in regime grossomodo di monopolio la banda ha costo zero o poco piu’. Per chi la compra il costo esiste, lo sente. E’ piu’ complicata di cosi’ ma … A questo poi si aggiunge il resto (disco, cpu, energia, etc); chiaro. Ma sono tutti costi superflui. Se ognuno si mettesse in casa due apparati da 500 euro. (Anche qui: non e’ cosi’ facile, ma le uniche questioni non risolvibili in senso squisitamente tecnologico sono di trust, perche’ pki e’ ineliminabile … solo che non puo’ essere affidato ad entita’ che contano piu’ di 300 sotto-entita’, ovvero non a Le Banche e non a Lo Stato)

    2. OGGI fanno antispam gratis perche’ hanno scoperto quasi subito che venderlo poteva essere perfino antieconomico. Ma ci sono stati 2-3 anni in cui l’antispam era servizio a pagamento. Inoltre, anche qui, bisogna distinguere tra chi ha il monopolio (o quasi), e chi invece compra dal monopolista: mille idioti che hanno lucrato sull’antispam per 2-3 anni, hanno coperto gli errori sistemici del monopolista. E la stessa cosa e’ accaduta con IPv6. Per quanto concerne gli altri esempi erano soltanto un modo per farti notare come si replica costantemente la “tragedy” con la scusa che (a) Viva Il Liberismo degli Yankee e (b) tutto cio’ che non e’ Liberismo e’ comunismo infame. Oggi, purtroppo e perfortuna, la crisi ha messo a nudo il giochino. Ci sono una infinita’ di esempi … che ne so … la Apple che si ostina a fornire 1 anno di garanzia quando legge italiana e direttiva europea impongono (in teoria) 2 anni. Se vai su PI troverai associazioni di commercianti (ie: coloro che sono gravati imperativamente, cfr. ultimo paragrafo legge n.2 del 2 2 2002, di fornire garanzia a chi compra) che invece di lamentarsi con il governo per imporre ai distributori e/o produttori (l’anello precedente della filiera) di essere a loro volta garantiti, sfiatano sull’anello debole della catena … chi compra, che non e’ una entita’ a sua volta univocamente identificabile (se non per quelle infinita’ di ass.consumatori che esistono solo per garantire la pappa a 4 caporali). E da questo ci rimettiamo tutti, anche i mille idioti del caso; perche’ in qualunque momento il leader del mercato, con qualche mazzetta (come definita dai codici: corruzione, concussione, propria, impropria, ambientale, etc; o anche no … voto di scambio, soldi elettronici, proprieta’, etc) qui e li’, puo’ strangolare la concorrenza fino a farla morire di inedia. E sono strategie di business che tu non potrai mai osservare (cfr. plausible deniability; o il gatto di schroedinger, o il diavoletto di maxwell, o … insomma, parti da dove ti pare e ragionaci su, basta che non aspetti che io ti dia un qualche riscontro certo … non e’ che non te lo voglio dare, ma non sono proprio in grado di farlo, per lo meno non in punta di logica, non senza prenderti in giro).

    3. “costo di servizio”: e’ assolutamente vero, ma QUANTO e’ questo costo? E soprattutto, perche’ devo pagare anche la pubblicita’, il tenore di vita del manager, del direttore di banca, del politico, e un’altra mezza dozzina di fancazzisti? Guarda … se servisse perche’ non esiste alternativa … o se servisse anche solo per fare la quadratura del cerchio (ie: distribuiamo soldi da una parte, ma recuperiamo benessere da un’altra; grossomodo questa era l’idea – pubblica – di Greenspan, dei liberisti, etc; ma, ERA! Adesso Greenspan fa il pesce il barile dicendo che “ho trovato una falla nel sistema che credevo fosse quello che regolava il mondo”, lui l’ha trovato … non i no-global; e Tremonti in locale fa altrettanto: “lasciate perdere i libri di economia, leggete la bibbia”) … dicevo, in quei due casi mi starebbe pure bene. Serve a mantenere un minimo di equilibrio sociale. Ma oggi proprio per niente. E in ogni caso, IN OGNI CASO, il sistema bancario trattiene il 40% della ricchezza reale esistente/lavorata, a monte dei controlli democratici, e il fisco un altro 30%. Io di vivere con il 30% di quello che produco, e per mantenere 4 scemi vissuti interamente convinti di fare bene nel farsi le pippe a 3 mani (2+quella invisibile di Adamo Smith), proprio non ne ho voglia … piuttosto sollevo il principio di responsabilita’ che mi ha guidato fino ad ora, e mi metto a fare il killer professionista (la capacita’ ce l’ho; sono un discreto artificere, un ottimo cecchino, ho fantasia, e della vita degli altri non me ne frega niente … se non uccido non e’ perche’ credo in un dio che mi dice di non farlo, non e’ perche’ ho paura della legge, non e’ perche’ rispetto Lo Stato, e’ perche’ SO che e’ socialmente controproducente, e quindi nuoce anche a me; e analogamente con tutto il resto … se supporto fsf, cc, etc. non e’ perche’ smanio dalla voglia di essere Buono, non e’ perche’ sono meno furbo, etc … ma perche’ SO che quello e’ il solo modo per convivere una volta maturati questi strumenti tecnologici, e lo so non perche’ sono io intelligente ma perche’ ho studiato cosa hanno fatto i grandi uomini). Quando in Italia – unico paese europeo a consentirlo, col passaggio all’euro – rientrano flussi di denaro incalcolabili, dai paradisi fiscali (50 anni di mafia col colletto bianco: tanti soldi); quando le banche spalmano la finanza tossica sulla popolazione; quando l’Olivetti e la Telecom vengono spolpate, i loro beni svenduti, i loro manager tirati fuori dalla catena di comando un attimo prima del disastro, e sistematicamente ogni volta che diventano impresentabili … quello E’ spalmare su tutti con la scusa di una ideologia economica che non ha nulla di libero a parte la radice etimologica. E’ una esternalizzazione.

    4. “crisi&tlc”: io ho scritto “vendere traffico telefonico insiste su quella crisi”. E cioe’ che se vendi traffico telefonico distruggi moneta … o aumenti l’inflazione … o dreni ricchezza reale … o altre cose … dipende da quale prospettiva lo vai a vedere, e da come manovrano volta per volta le entita’ finanziarie a cui fanno capo i colossi tlc. E’ chiaro che il futuro sostenibile passa per le tlc, ma vendere traffico non e’ parte di quel futuro. Vendere traffico E’ SOLO uno dei meccanismi utili a sostenere quei costi finanziari che oggi stai pagando. Poi, se guardi bene bene, noterai che invece di sostenere le tlc … le stiamo distruggendo. Piano piano le reti si centralizzano, la potenza di calcolo si (ri)concentra, la memoria e’ usata male … l’altro ieri parlavo – si fa per dire – con il mio barista di fiducia (un 50enne che fa discorsi della serie: “a morte gli immigrati perche’ io mi faccio il culo e vado in giro in pandino, loro invece li vedo andare a prendere i figli col merdeces”); diceva che per i suoi figli la TV era meglio del computer, e allora io che non so mai farmi i cazzi miei gli ho chiesto perche’ … “perche’ c’ho 3 figli e con un computer solo stanno sempre a litiga’; poi li chiami per venire a cena, ti dicono che salutano e arrivano, e doo 40 minuti stanno ancora li’ a chattare” … la discussione e’ stata lunga e faticosa, e alla fine sono riuscito solo a fargli dire che in effetti se non vanno a tavola quando e’ ora di stare insieme a mangiare e’ perche’ lui non si fa sentire abbastanza.

    Credimi, l’antispam oggi e’ oggettivamente necessario (il 97% della mail e’ spam, fonte MS pochi giorni fa) … ma non solo non e’ un servizio da pagare (mi sembri preparato; calcolane allora il costo reale), ma potrebbe benissimo non esistere perche’ si puo’ eliminare lo spam. I tecnici, volta per volta azzittati, a volte minacciati, e qualche volta addirittura AMMAZZATI, hanno provato in ogni modo a produrre alternative sostenibili … in pochi … da straccioni perche’ non avevano il supporto delle istituzioni … emancipati come fossero degli scemi perche’ si ostinavano a mettere in pratica filosofie di vita definite dalla maggioranza “idiosincratiche” … il mito del nerd, il mito dell’hacker, nascono da li’. Loro scemi inascoltati secondo le logiche comuni del “costo di servizio”, dopodiche’ pero’ ci si lamenta che il progresso etico non va di pari passo con quello tecnologico.

  7. simonecaldana:

    mfp, la paranoia e’ una brutta cosa, curati. E lol, si, sono preparato, ma confido che il NWO non mi ammazzi.

  8. mfp:

    simone, non serve ricorrere alla paranoia, l’nwo, la massoneria, la chiesa, l’azienda, lo stato … gli uomini funzionano cosi’ da sempre; ognuno di noi fa parte di una comunita’ di 1-500 persone al massimo, tenute insieme da interessi quasi esclusivamente economici (cibo,fica,full stop). Che siano 1 giudice, 1 politico, 1 generale, 1 imprenditore a vedersi regolarmente in un ristorante qui vicino casa mia, per “aggiustare” le loro necessita’ sociali (il mio amico cameriere riporta che una volta chiusa la saletta si sentono cose tipo “bisogna sistemare il figlio di …”, o anche “c’ho un giornalista alle calcagna che mi rompe i coglioni peggio di un mastino”), o entita’ assolutamente visibili e regolamentate, poco cambia. Se per te la priorita’ e’ il papa, il 90% delle volte risponderai prima a quello e poi ad altri; se per te la priorita’ e’ il segretario del partito, risponderai prima a quello e poi ad altri; se e’ il presidente della repubblica risponderai prima a quello e poi ad altri; se e’ l’amministratore delegato della tua azienda, risponderai prima a quello e poi ad altri. O hai la ferma incrollabil convinzione del “fare sempre e comunque la cosa giusta”; o agirai sempre e comunque solo in funzione della mano che ti sfama; e cioe’ sarai piu’ o meno orchestrato come una marionetta. Scusa, tu quando devi fare un lavoro e ti serve una risorsa umana che fai? Chi chiami? Non chiami – o per lo meno “tendi a chiamare” – un tuo “amico”? Magari se hai criterio, e piu’ opzioni, tendi a chiamare persone che valgono piuttosto che persone che sorridono meglio … dipende anche da quale accordi hai con loro (es: “su quella commessa mi dai il 10% perche’ e’ un cliente mio”), e dal tipo di lavoro da svolgere (es: se devi ammazzare qualcuno, del sorriso del killer non te ne frega niente … se devi fare un lavoro tecnico del sorriso non te ne frega niente … se devi fare pubbliche relazioni della fedina penale e delle capacita’ tecniche non te ne frega niente). Se non hai criterio chiamerai quella che ogni tanto te la da’; quello che ogni tanto ti offre una birra; quello che ti paga la mazzetta per bypassare la tua logica meritocratica con una leva molto importante (economica). Ma sempre nella tua sfera sociale vai a pescare. Poi magari subentrano questioni pratiche imperative … es: se ti serve che la risorsa umana posi le sue chiappe in un punto specifico di territorio, e nella tua sfera non c’e’ nessuno che puo’ recarsi li’, allora devi allargare il diametro. Ma sempre cosi’ ragioni. Questo ragionamento diventa paranoia solo quando non lo razionalizzi e non sei conscio della natura intima dell’informazione (quindi ignori – come hai gia’ dimostrato quando hai commentato qui uno dei miei video ripetendo a pappagallo, crocianamente, l’assunto spinosiano – la natura del tuo stesso pensiero).

    Mi dici poi perche’ pensi la parola “AMMAZZATI” sia paranoia? Bove’ – informazione tlc – si e’ suicidato? Calvi – informazione finanza – si e’ suicidato? Mattei – informazione energia – e’ saltato per aria? Puo’ magari essere meno probabile per quel ragazzo siciliano che era andato a contestare Sgarbi e poco tempo dopo e’ morto per un banale incidente sul lavoro … ma e’ quantomeno strano che tutta una lunga serie di personaggi che avevano materialmente la capacita’ di incidere siano finiti ammazzati … gandhi … lennon … e se vai a vedere anche la storia recente e’ pieno di esempi meno noti, meno farfalloni, ma altrettanto “strani” (ecuador, panama … l’america latina in generale). Ogni qual volta un incorruttibile riusciva ad essere in posizione per incidere; paff … morto in circostanze misteriose. Non serve pensare ad un complotto occulto; basta constatare che accade e quindi comportarsi di conseguenza per stare tutti meglio (ie: realizzare cio’ che loro hanno lasciato a meta’).

    Nessuno ammazza Stallman perche’ e’ mero collettore, razionalizzatore, evangelist … di necessita’ naturali ricontestualizzate in un ambito specifico, perfino necessarie anche al software proprietario (affinche’ ci sia movimento devono esserci due livelli di energia diversi, altrimenti e’ morte entropica). Quelli che muoiono sono coloro che tentano di dimostrare in solitaria, e nel concreto, le teorie dei filosofi, non chi le scrive.

    p.s.: io, grazie a questioni ereditarie che non sto qui a spiegare, attualmente – e in tutti i passati 3 anni – campo senza dover lavorare … la paranoia – in senso esteso, popolare, non clinico – assale chi si sente costretto a vivere come non vorrebbe (“voglio scendere”, “extraterrestre portami via”, etc) … e non e’ il mio caso. Io campo con poco: magno, trombo, e rido di gusto piu’ di quanto di tanto in tanto mi incazzi. Forse dovresti curarti tu. Non hai fatto caso che dalla crisi finanziaria Berlusconi e’ diventato marxista, Fini dice solo cose “di sinistra”, le idee che Grillo propaganda da 10 anni stanno entrando nell’agenda di persone che fino ad agosto scorso gliene dicevano peste e corna, ricicciano vecchi temi (data retention, opt-in/opt-out, la FIMI apre, Mazza scappa dal comitato antiperateria, etc) … all’improvviso insomma, tutti stanno diventando Buoni … ue’: prima in TV venivano creati personaggi legacy, adesso invece cercano di creare personaggi strambi (cfr. Arisa), magari sdoganare i froci (cfr. Povia in prima serata per 4 giorni di fila); e’ veramente il caso che ti curi, perche’ tra un po’ chi rimane a pensarla in modo troppo legacy rischia di ritrovarsi dentro un manicomio senza nemmeno sapere perche’, o, nel caso migliore, fare analisi strategiche del tutto campate per aria (esattamente come e’ accaduto ai manager pubblici e privati da quando Internet e’ diventata un fenomeno di massa) ;)

  9. D# AKA BlindWolf:

    Buona lettura: http://punto-informatico.it/servizi/ps.asp?i=2602609

 
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