Integrazione compiuta
Stamattina, al solito Lidl in cui faccio la spesa, si è verificato un evento epocale. Premetto che faccio la spesa nei discount ormai da cinque o sei anni, e in questo periodo ho potuto orecchiare tutte le lingue del mondo: romeno, pugliese, arabo, cinese, veneto, tamarro (nei dialetti “tamarro di via Artom”, “tamarro delle Vallette” e “tamarro di Cascine Vica”) e numerose lingue africane. Ma è la prima volta che in mezzo ai corridoi del Lidl trovo due clienti – lui sulla cinquantina, lei oltre i settanta, madre e figlio – che si parlano in piemontese stretto.
Certo, forse sarebbe stato meglio se l’integrazione fosse avvenuta attraverso un cambiamento al rialzo del livello economico degli immigrati, invece che attraverso un cambiamento al ribasso di quello della ex classe media autoctona. Tuttavia, mentre mettevo nel mio carrello la confezione scorta di prodotto per friggere e un tronchetto di marzapane e cioccolato crucco fino nell’anima, non ho potuto evitare di sorridere.
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