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domenica 18 Ottobre 2009, 19:05

Potere tamarro

Quando avevo vent’anni e andavo ai miei primi raduni internettari – quelli di appassionati dei cartoni animati – veniva anche un tizio di Arezzo, il quale una volta stese l’amico che mi accompagnava (che non era del giro, e che si preoccupava del ritorno serale post-cena da Lucca a Torino) dicendo “puoi venire dietro ammè, ma occhio che c’ho la macchina truccata, dopo tre minuti vedi solo i miei gas di scarico”.

La tamarraggine che impera in Italia non poteva dunque che sposarsi bene con il genere tamarro per definizione: l’hip hop. E badate bene che, sebbene io sia abbastanza vecchio da appartenere ancora all’ultima generazione cresciuta col rock, non ho nulla da dire a chi fa musica di quel genere: internazionalmente l’hip hop è una forma d’arte più che degna di nota, che racchiude certamente in sé più creatività e “cose da dire” delle stanche e infinite riproposizioni del rock anni ’80 o ’70 che circolano periodicamente (e in proposito ricordo l’immortale episodio di Mike Patton, talento infinito, che a metà intervista sente che sul palco i Wolfmother attaccano Woman e dà fuori di testa). E infatti, il meglio della musica italiana dell’ultimo decennio è quasi certamente Caparezza.

Dunque l’hip hop per me va benissimo; è certa imitazione all’italiana che, purtroppo… ecco, ieri su Radio Flash mi hanno passato a tradimento una lunga intervista più singolo con tali Club Dogo, e da allora credo che il mio concetto di “tamarro” abbia raggiunto nuovi livelli. Per spiegarmi, intanto allego il video:

e poi elenco le caratteristiche portanti di questo gruppo:
1) tenere rigorosamente le mutande fuori dai pantaloni;
2) scrivere un testo senza alcun filo logico e con errori di ortografia da quinta elementare (tipo “io sò”);
3) metterci sopra immagini tamarre e pure qualche frase in inglese altrettanto zoppicante;
4) fare i fighi parlando a caso di roba firmata di qualsiasi genere (e comunque ribadisco che l’“husqvarna” è un tosaerba);
5) vantarsi di dominare le donne e di entrare “a scrocco nel prive'” (rigorosamente, come appare nel video, scritto con vocale più apostrofo);
6) pensare che sia fico avere un titolo del disco scritto in cirillico, e però il cirillico per loro è ribaltare le lettere orizzontalmente e aggiungere delle umlaut (le famose umlaut del russo);
e così via.

Come per i presidenti del Consiglio, anche per ciò che riguarda i riferimenti culturali ognuno ha il diritto di scegliersi i propri e di sostenerli con orgoglio; del resto Wikipedia ha sdoganato il concetto che qualsiasi ignorante ben determinato può autonomamente assegnare a qualsiasi cosa gli stia a cuore un valore culturale assoluto (vedasi appunto la voce “crew”, il cui testo farebbe fatica ad essere passabile come tema di terza media). Ma non è un male, dato che è proprio grazie a Wikipedia che Grande Capo Estiqaatsi segnala che “Il gruppo collabora con artisti del calibro di Solo Zippo, Chief, Dj Enzo, Dj Skizo e Dj Zak”: Estiqaatsi
pensa che sono tutti artisti estremamente importanti per la storia della musica italiana.

Infatti, la cosa che io trovo deprimente non è solo il fatto che venga presentata come dominante una cultura di bullismo, gang, italiano zoppicante e obiettivi di vita circoscritti tra televisione e discoteca e foraggiati coi soldi; ma anche il fatto che ciò venga messo in atto in maniera calcolata, per puri fini commerciali, sapendo che coi ragazzini la provocazione paga alla cassa. Dunque, meglio chiuderla qui; sperando prima o poi di vivere in un Paese dove si smetta di pensare che qualsiasi cosa può essere cultura, e dove gli “artisti” si preoccupino di invitare i propri fan a studiare e farsi furbi.

[tags]musica, tamarri, hip hop, club dogo, estiqaatsi, cultura[/tags]

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9 commenti a “Potere tamarro”

  1. D# AKA BlindWolf:

    Beh, nel cirillico russo la e con due puntini sopra esiste (è una delle lettere “ufficiali”, e non una lettera con un segno diacritico). Si pronuncia YO, per esempio si trova in Горбачёв (Gorbaciov); ma ovviamente gli umlaut (ma non erano metal?) li hanno messi sopra altre lettere. La simil-R rovesciata sarebbe la YA e la G rovesciata se la sono inventata loro. Ah, e la Д sarebbe la D e non la A.

    До свидания!

  2. simonecaldana:

    Dopo averti fatto scoprire il Cremonini paroliere mi permetto di citare un altro grande incompreso della musica italiana con un grassetto a risposta della tua

    dove gli “artisti” si preoccupino di invitare i propri fan a studiare e farsi furbi

    Se mi guardo nello specchio con il tempo che è passato
    sono solo un po’ più ricco più cattivo e più invecchiato.
    E’ l’amara confessione di un cantante di successo
    forse è l’ultima occasione che ho di essere me stesso.
    Quando ho smesso di studiare per campare di illusioni
    sono stato il dispiacere di parenti e genitori.
    Ero uno di quei figli sognatori adolescenti
    che non vogliono consigli e rispondono fra i denti: “vaffanculo, vaffanculo”
    ma la musica è cattiva, è una fossa di serpenti
    e per uno che ci arriva quanti sono i fallimenti
    mi diceva quella gente che s’intende di canzoni
    “Hai la faccia da perdente, mi dispiace non funzioni. Masini: Vaffanculo, Vaffanculo, Vaffanculo”
    Non importa se ho pianto e sofferto questa vita fa tutto da sé
    nella musica ho solo scoperto il bisogno d’amore che c’è.
    Chi lo sa che cosa è vero in un mondo di bugiardi
    non si può cantare il nero della rabbia coi miliardi
    siamo tutti conformisti travestiti da ribelli
    siamo lupi da interviste e i ragazzi sono agnelli
    che ti scrivono il dolore nelle lettere innocenti
    e la loro religione è di credere ai cantanti

    ma li trovi una mattina con la foto sul giornale
    in quell’ultima vetrina con la voglia di gridare
    al mondo Vaffanculo. Vaffanculo Vaffanculo.
    Mi dimetto da falso poeta da profeta di questo Fans’ club
    io non voglio insegnarvi la vita perché ognuno la impara da sé.
    Me ne andrò nei rumore dei fischi sarò io a liberarvi di me
    di quel pazzo che grida nei dischi il bisogno d’amore che c’è
    Ora basta. io sto male. non e’ giusto. Vaffanculo.
    Nello specchio questa sera ho scoperto un’altro volto
    la mia anima è più vera della maschera che porto
    finalmente te lo dico con la mia disperazione
    caro mio peggior nemico travestito da santone
    Vaffanculo VaffanculoVaffanculo Vaffanculo

  3. Lobo:

    tremendi :) Ma in generale l’hip hop italiano non mi dice nulla (poche eccezioni, appunto il capa, frankie hi-nrg).

    Per quanto riguarda il messaggio educativo.. non penso sia da cercare nella musica. Cresciuto ascoltando metal, non son finito ad adorare satana! (anche se.. http://www.youtube.com/watch?v=brErUo3exDE) Non necessariamente i fan dell’hip hop diventeranno dei tronisti illetterati.

    Piuttosto: the deejay is geil gggggail!

  4. Alberto:

    Per completezza mi vien da aggiungere che anche l’antipotere è altrettanto tamarro, cito dal comunicato delle sedicenti nuove Brigate Rosse al quale le fonti di informazione hanno datto grosso risalto:
    Signor Presidente Napolitano a lei non abbiamo nulla da dirle se non quello di fare lo stesso appello a colui che dirige la stanza dei bottoni per evitare stragi di civili inermi (e non certo da parte nostra). Al Dottor Bertolaso vogliamo rassicurarlo che da parte nostra…

  5. mfp:

    Mah… a me “credere nella musica” non dispiace. Sara’ che attingo un po’ dappertutto, testi sacri inclusi. Anche negli scritti umanistici infatti bisogna solo distinguere chi crede nelle proprie parole e chi te le sta spacciando. Chi ci crede, a posteriori spesso e volentieri si rivela profetico; chi non ci crede ti sta plagiando e usando. E si puo’ distinguere solo vivendoci un po’ di tempo insieme in condizione di normalita’; devi poter osservare se favella e azioni corrispondono. Purtroppo altro modo… nun c’e’; puoi guardare la biografia, parlare con i conoscenti, ma non e’ la stessa cosa. Senza conviverci o per lo meno spartirci un business, interdipendere economicamente, potresti benissimo pagare la stozza al personaggio e scoprire solo dopo 20 anni (es: Jacko, Iggy Pop, ora quel regista appena arrestato… accusati di pedofilia; tanto per fare un esempio di una cosa che non centra niente con la musica ma che puo’ facilmente essere sufficiente ad emarginare qualcuno) che probabilmente e’ un po’ piu’ merdaccia di quanto sembrava dai testi delle sue canzoni… ma dopo 20 anni i soldi glieli hai gia’ dati e grazie a quelli gli hai fatto Okkupare l’Etere con dei falsi d’autore… le risorse sono limitate – e in questo senso gli artisti sono addirittura in competizione economica con i ricercatori – ogni falso artista foraggiato artificialmente e’ un artista vero in meno.

    In questo senso anche l’hip-hop quando e’ genuino e’ fantastico (non per forza “serio/impegnato” alla Caparezza/Frankie, semplicemente genuino); pure se parla solo dell’interazione Alabarda-Pilu in modo innovativo perche’ fondamentalmente chi canta e’ una bestia di periferia che si esprime solo in quei termini (se dentro ha qualcosa non e’ violento). I grandi rapper che sono diventati miti e’ perche’ si, sono morti, ma spesso muoiono perche’ vivono in realta’ dove ogni giornata e’ da raccontare. Non si tratta di generi, ne’ del tipo di inni… la rabbia e’ un emozione come altre; tu spesso ti ci scagli contro forse per paura che la parola sia infettiva (e in effetti non ti si puo’ dare torto; ma certe cose esistono ed e’ bene che si sappia). Ci sono artisti che ti trasmettono tormento, e’ pure quello da trasmettere. Tanto finche’ la distribuzione e’ su Internette (famo uno scioperello della fame per ‘sto maledetto ipv6?), sei tu che scegli cosa ricevere; se rabbia e tormento non ti vanno, apri il sitarello di Laura Pausini e ti fai il biberon. Basta che sia roba sentita o diventa appunto una rendita parassitaria (significativo li’ Masini: manda a fanculo chi precedentemente non gli aveva dato i soldi per vivere raccontando balle!? Minchia! Quasi come Elio che dice cornuto a Povia!). Finche’ non si elimina la possibilita’ per un editore (e chiunque) di esigere un pagamento… non c’e’ niente da fare… questi fantocci (ie: gli editori) continueranno a produrre altri fantocci (ie: finti artisti), e a mangiare a sbafo di chi fa un mestiere materiale o cmq utile, mentre chi ha qualcosa di piu’ da raccontare fa la fame.

    (btw, stai seguendo Frontiere Digitali? Mi piace come si son mossi; onesto, affidabili; ci sono componenti un po’ piu’ naif… ma non si puo’ avere tutto dalla vita; mi sembra la cosa piu’ seria esistente al momento sul fronte del diritto d’autore, e quella che grazie all’esperienza che sono riusciti a rastrellare con quella 50ina di associazioni, dovrebbe essere una iniziativa anche abbastanza rapida nonostante la tendenza a collettivizzare la democrazia di altre sue componenti)

  6. AlePollon:

    Condivido, ma l’Husqvarna è anche questa
    http://www.moto-loisirs-77.com/photo-moto/Husqvarna-SM-610-IE-260.jpg

  7. .mau.:

    per un esempio della ë russa sarebbe bastato citare la cagata pazzesca, aka la Corazzata Potëmkin :-)

    До свидания anche a te!

  8. D# AKA BlindWolf:

    @.mau.: ottimo esempio (non mi era venuto in mente…): nel nome della corazzata la semiconsonante Y si sente bene, mentre nel cognome di Gorby noi italiani non facciamo sentire il suono “i” tra la “c” dolce e la “o”, come in CIOccolato.

    Спасибо

  9. for those...:

    @AlePollon: grazie. Oggi non ho avuto tempo di scrivere e mi piangeva il cuore al pensiero del povero vb che viveva nell’ignoranza! :-)
    Dai, vb, dobbiamo ssostenere l’industria italiana… anche se di propietà krucca!

 
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