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giovedì 1 Ottobre 2009, 18:59

Ne ho beccato uno

Mi ero sempre chiesto dove fossero. Voglio dire, io conosco persone dalle idee politiche più variegate, eppure non avevo ancora trovato nessuno che non trattasse i continui attacchi di Berlusconi alla magistratura perlomeno con un po’ di imbarazzo, se non con riprovazione. Oltre agli oppositori, conosco anche persone che lo votano, convinte che abbia ragione riguardo all’incapacità della sinistra di gestire l’Italia, ma che comunque dicono “sarebbe meglio se non ci mettesse continuamente di mezzo la difesa dei suoi interessi privati dalle sue pendenze penali”.

E invece, l’altro giorno in treno ne ho trovato uno: uno convinto che il problema dell’Italia sia la magistratura e che per fortuna ora Silvio la metterà a posto. Ha cominciato lamentandosi per dieci minuti buoni degli statali che non lavorano, e poi stringendo sui giudici; “alle due del pomeriggio in tribunale non c’è più nessuno” e “da nessuna parte c’è una casta che fa quel cazzo che gli pare come i magistrati” (parole sue). Dopo un po’ di ripetizioni ad altissima voce tra gli sguardi perplessi di molti viaggiatori, il signore che gli sedeva davanti è insorto e gli ha fatto notare che se i tribunali si svuotano è perché lo Stato ha tagliato i fondi per gli straordinari, dunque i cancellieri finito l’orario d’ufficio vanno a casa.

Ecco, non l’avesse mai fatto… Il fan di Silvio è esploso: “E se non gli pagano gli straordinari, che lavorino lo stesso! Nelle aziende private facciamo tutti così! E poi anche se non c’è il cancelliere, il giudice può mettersi lì e copiarsi le carte da solo sul computer!” E vabbe’, quella che i tribunali siano arretrati e operino in modi inefficienti, e che nel pubblico impiego ci siano anche assenteisti e fancazzisti, gliela si può anche passare; però da qui a dire che sono tutti così…

Ma il peggio doveva ancora venire, perché poi si è passati al pietismo: “Lei sa quanta gente è stata rovinata da giudici che hanno condannato ingiustamente, e poi dopo tanti anni si è scoperto che era sbagliato? Eppure se un giudice sbaglia nessuno gli fa niente, è l’unico paese al mondo dove il giudice se sbaglia non viene punito, e tanta gente va continuamente in galera per i giudici che lavorano male e fanno le cose col culo”.

Il tizio di fronte ha cercato di fargli notare che esistono tre gradi di giudizio e amplissime garanzie per tutti, che i casi di errori giudiziari conclamati dopo i tre gradi sono pochissimi e tipicamente sono dovuti a fatti che al momento del giudizio il giudice non poteva sapere; e anzi che normalmente si dice che il problema è che in Italia nessuno viene mai punito. E lì, il silviofilo ha rovesciato l’argomento: “Ecco è vero! Perché poi i giudici sono quelli che mandano liberi gli assassini! Lei si ricorda dello zingaro che ha ammazzato cinque ragazzi guidando ubriaco, e che poi era subito fuori, agli arresti domiciliari al mare! Ecco io quel giudice lo appenderei per le palle!!”.

L’altro, con ammirevole tenacia, ha glissato sull’evidente mancanza di logica del ragionamento, e ha cercato di reagire sottolineando che il giudice non fa le leggi ma le applica soltanto; e la risposta è stata “Eh no! E non è vero! Perché non ha visto l’altra settimana quel giudice di Torino che ha modificato la legge per non condannare i clandestini?” La tentata spiegazione della differenza tra modificare una legge e sollevare una eccezione di incostituzionalità non ha avuto alcun effetto, il signore non l’ha proprio afferrata; ha solo proseguito dicendo che “I giudici sono fuori controllo, fanno sempre quel cazzo che gli pare, sono una vera casta! Lavorano per se stessi, come quel criminale di Di Pietro, come quel De Magistris! Guardi quante inchieste ha fatto, ma sa come sono finite? Tutte in una bolla di sapone!”.

L’altro ha cercato di dirgli che forse quel che aveva letto su Il Giornale (che teneva sotto braccio) non era proprio completamente vero, e che le inchieste erano state interrotte dall’alto per non toccare politici e personaggi importanti, e anche qui, magico rovesciamento della logica: “E appunto, poi sono poche persone lì, vede Tronchetti Provera, vede Tanzi, hanno mandato in rovina migliaia di famiglie, ma quelli non li hanno mica condannati, sono intoccabili! Perché i giudici sono una casta al di sopra di tutto!!”

E poi ha concluso con un convinto quanto misterioso “Ma non esiste che i giudici sono un potere dello Stato!!”. Dubito che stesse commentando Montesquieu; dunque chissà cosa voleva dire. E’ chiaro che la logica non era il nocciolo della questione, e che il signore aveva in testa soprattutto un pastone di slogan mescolati a caso e adattati di volta in volta all’uso dialettico necessario. Eppure, temo che, grazie all’averle ripetute per vent’anni, di pastoni come questi siano pieni i cervelli di moltissimi italiani.

[tags]giustizia, magistratura, berlusconi, montesquieu, feltri, il giornale, di pietro, de magistris, lavaggio del cervello[/tags]

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3 commenti a “Ne ho beccato uno”

  1. soloparolesparse:

    Affascinante… non fosse drammatico!

  2. mfp:

    Per quanto non intacchi neanche lontanamente la patologia del silverasta, bisogna spezzare anche un’altra lancia in suo favore… su

    “Il tizio di fronte ha cercato di fargli notare che esistono tre gradi di giudizio e amplissime garanzie per tutti, che i casi di errori giudiziari conclamati dopo i tre gradi sono pochissimi e tipicamente sono dovuti a fatti che al momento del giudizio il giudice non poteva sapere; e anzi che normalmente si dice che il problema è che in Italia nessuno viene mai punito.”

    E’ probabile infatti che il tizio di fronte fosse una spia sovietica indottrinata dai democristiani quando era giovane. Per lo meno da questo passaggio mi viene in mente questo. Perche’ e’ dottrina legacy, obsoleta. E’ vero che gli errori giudiziari conclamati dopo tre gradi di giudizio sono pochissimi e tipicamente sono dovuti a informazioni che i vari giudici non avevano a disposizione nonostante l’onere di prendere una decisione (onere psicologicamente molto gravoso, visto che riguarda l’uso di autorita’ su altre persone). Ma per fare 3 gradi di giudizio, cercando di garantire tutti i milioni di sfaccettature che quel tipo di procedimento richiede, servono talmente tanti soldi e talmente tanto tempo, che quando arriva il giudizio siamo stati TUTTI gia’ letteralmente consumati dal procedimento; le persone coinvolte principalmente in termini di tempo; le persone non coinvolte (es: io e te) principalmente in termini di soldi; ma c’abbiamo rimesso tutti. In questo senso il berluscones ha ragione. Allora ne servirebbe un altro per capire se i danni fatti dal carro armato giuridico sono proporzionati alla pena stabilita dal presidente del procedimento precedente, e in caso darla gia’ per scontata. Non sto dicendo niente di nuovo; mi pare fu proprio Calamandrei (quindi taaaaaanto tempo fa) a dire che certe volte quando si chiude il processo la pena e’ stata gia’ scontata. Servono procedimenti piu’ “tempestivi” (esemplificazione; Beccaria), o e’ come se non ci fossero, e talvolta sono addirittura controproducenti. Non e’ un caso che di tanto in tanto affiora l’ipotesi di ridurre almeno a 2 i gradi di giudizio; cosa che implica una profonda trasformazione delle procedure; ma poi non se ne fa niente (per decenni, per generazioni). E’ tutto collegato in un sottile e costante equilibrio instabile. E come questo praticamente tutto il diritto a partire dalla Costituzione… che ne so… il codice penale e’ organizzato mettendo i bit piu’ significativi in alto… e gia’ nei primi il 90% e’ inefficiente. Che ne so, per farti un esempio: art.5 (?), ignorantia legis non excusat. Si beh, se non esistesse chiunque potrebbe dire “ops, non lo sapevo che non si poteva fare”… eppero’ a tutti noi e’ praticamente impossibile conoscere la legge… per lo meno io non so tu, ma io non ho 5 anni per studiare almeno formalmente la giurisprudenza e poi quindi stare abbastanza tranquillo… quindi siamo tutti colpevoli ai sensi dell’art.5. Epperfortuna che tra i tuoi lettori non c’e’ quel cazzo di solito giurista di merda… perche’ lui ti direbbe che la Super Corte Superiore Del Mondo Intelligente nel 1988 ha stabilito qualcosa tipo: “Si beh, in effetti almeno per quanto riguarda gli illeciti artificiali, se non c’e’ una formazione culturale sufficiente ad ipotizzare l’impossibilita’ dell’imputato a conoscere un determinato limite di natura giuridica, allora non si puo’ condannare; ed e’ una garanzia Costituzionale, art.27 (nda: i numeri degli articoli ricontrollali che vado a memoria)”. Allorche’ uno risponde al pinocchietto Jurista (il primo brocardo della storia te l’ho mai segnalato?) di turno: “senti, mettiamo io so’ medico… ho sempre applicato la normale diligenza… poi un giorno me sbajo e un tizio si ritrova tizia… ma ti assicuro che non sapevo X,Y,Z… che famo? Me condanni? Come discerni la mia buona fede sul non conoscere quel dettaglio informativo che avrebbe fatto la differenza? Valuti la mia buona fede? E allora se stamo a prende in giro! Perche’ se ho mantenuto la calma in tutte le udienze di tutti e tre i gradi di giudizio, mentre tutte le sere mi prendevo un sonnifero per aiutarmi con l’ansia di avere un processo penale in corso, se portavo un vestito distinto, e i capelli ordinati, allora sono Buono… altrimenti no? E se tu giudice sei omofobico e io sono dichiaramente gay?”. Allorche’ il Pinocchietto Jurista, se non si vuole ritirare, tira fuori la citazione di un qualche filosofo… allorche’ tu riprovi… hai visto mai che un avvocato riesca anche lui a discutere in buona fede ogni tanto… “Senti, mettiamola cosi’: come fai a sapere se io ne so’ abbastanza di qualcosa? Non e’ che perche’ mi chiamo Schummacher sono immune dalla sorte quando sto al volante! Che famo? Assolviamo tutti i Laureati Semplici e condanniamo tutti i Laureati PhD? Non puo’ esistere una cazzo di regola sufficientemente astratta e generale! L’unica soluzione universale a qualunque problema di diritto e’ aumentare l’intelligenza del collegio giudicante! Non la complessita’ delle norme!”. Cosi’ lo mandi a casa con la coda tra le gambe. Ma il tempo lo avete entrambi speso a Discutere del Porno (si, stessa identica semantica del “Ce l’ha piu’ lungo Rocco, o piu’ largo Banana Joe?”), e i codici rimangono tali e quali, passano gli anni, invecchiano, i berluscones nella Pentola a Pressione Pianeta si moltiplicano con ritmi progressivi superiori alla curva di Malthus, cominciano a vietare tutto, imbarbarire tutto, a sclerare in continuazione ammorbando i giudici (e quindi, almeno economicamente, noi tutti) con richieste futili o impossibili, la temperatura aumenta e come ben sai visto il tuo cv, quando aumenta la temperatura di una pentola a pressione che non ha una valvola… BOOM! Atrocita’, Terrore e Tracedia, Iratitio, Lac de sang, AdessoIoCheMiSonFattoDaSoloSonoAndUnSuperEroeAndArivoDaTeAndRisolvoTuttoIoInQuattroQuattrottoFaccioUnQuarantottoCheMancoTeRicorderaiPiu’CheCazzoE’SuccessoPrima.

    A.T.T.I.L.A. Everywhere.

  3. mfp:

    Dimenticavo un Post Scriptum di fondamentale importanza:

    P.s.: la discussione col Jurista e’ direttamente proporzionale a quanto e’ spocchioso. Esattamente come i berluscones infatti, se vanno in puzza… continuano a tirare fuori dettagli ulteriori (“secondo l’agente modello bla bla…”, “si ok, ma l’agente modello si sta sgretolando bla bla”, “Non e’ vero”, “Si che e’ vero, ti cito testo X, testo Y, testo Z, tutti giuristi autorevoli; caso X, caso Y, caso Z, tutte dimostrazioni empiriche”, “Vabe’, ma nel caxzo Y la Colpa…”, “Halt mein buffonen, quella xz mi indicano che il tuo cervello sta inconsciamente introducendo volontariamente errore statistico nella comunicazione perche’ non ci vuoi stare… La Colpa non esiste… e’ una Fictio… c’e’ la sorte e c’e’ la responsabilita’… il resto e’ una radice cristiana alla liquirizzia: roba da succhiare pure se e’ del tuo stesso sesso”), derivanti dalla natura implicitamente assiomatica della loro disciplina (l’unica che conoscono a fondo e quindi l’unica a cui si affidano sperando di farla franca). Pero’ si puo’ continuare ad oltranza a fargli notare che nonostante tutte le fictio iuris che gli sono state inculcate in testa, il problema non e’ nel dettaglio… ma nell’architettura. E’ di tipo olistico. Una disciplina che procede aumentando la complessita’ non e’ sostenibile a medio e lungo termine perche’ la terra e’ tonda e limitata. Allora, di destra o di sinistra, Buoni o Kattivi, pur di non starci – se l’audience e’ tanta – arriveranno comunque alla castrazione chimica… sono povere stelline a cui e’ stata fatta assaggiare la bella vita per iniziarli al kamikazismo arabico…

 
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