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lunedì 16 Novembre 2009, 16:27

Treni vuoti, però velocissimi

Dal 13 dicembre, con l’orario invernale, entra in funzione per intero la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Milano.

Essa sarà percorsa da ben sette treni al giorno, che collegheranno le due città in un’ora e permetteranno di andare da Torino a Roma in 4 ore e 10 minuti, ritardi permettendo. I treni non sono nemmeno cadenzati; da Milano i ritorni partono due ai :00 da Centrale, quattro ai :58 da Porta Garibaldi, uno dai :15 da Centrale – portatevi dietro gli orari.

Il tutto, per il modico e accessibile prezzo di 31 euro (per Milano) o 93 euro (per Roma), sola andata di seconda classe: andarci da soli con una berlina costa la metà.

Ah già, e però, per velocizzare l’attraversamento di Milano, nella maggior parte dei casi questi treni non andranno a Milano Centrale, ma a Milano Porta Garibaldi (l’unica stazione principale di Milano senza una metro che porti in Duomo) e poi a Milano Rogoredo. Se volevate scendere a Milano Centrale per prendere un treno per, che so, Venezia, Lugano, Pavia, Parma… o i bus per gli aeroporti milanesi, dovrete metterci in mezzo un tratto in metropolitana.

Infine, per risparmiare ben tre minuti sulle quattro ore e dieci tra Torino e Roma, dal 13 dicembre i treni alta velocità NON fermeranno più a Torino Porta Susa. Il fatto che ci abbiano smarronato per trent’anni con Porta Susa sotterranea nuova stazione principale progettata per l’alta velocità è, evidentemente, irrilevante. Il fatto che a Porta Susa salga normalmente l’80% dei passeggeri diretto a Milano evidentemente lo è altrettanto. Anche il fatto che per ogni passeggero che va in treno da Torino a Roma ce ne siano dieci che vanno da Torino a Milano non è degno di considerazione. L’importante è “competere con l’aereo”, mica offrire un servizio utile a prezzi decenti: quando si dice “orientarsi al cliente”.

Del resto, la linea alta velocità Torino-Milano è costata agli italiani circa 11 miliardi di euro: per fare un paragone, l’intera linea 1 di metropolitana torinese con i suoi prolungamenti a Rivoli e a piazza Bengasi costa circa 1,5 miliardi di euro, mentre raggiungere il 90% delle case italiane con una dorsale in fibra ottica – una infrastruttura che davvero cambierebbe il futuro del Paese – costa 18 miliardi di euro. Gli investimenti (pur molto minori) previsti per la fibra sono stati recentemente cancellati, però abbiamo una linea ad alta velocità talmente utile che ci viaggeranno solo sette coppie di treni al giorno. Anche supponendo di ammortizzarla in trent’anni, fa circa 70.000 euro a treno al giorno.

Intendiamoci, ho il sospetto che con un servizio che fermi nelle stazioni utili e sia disponibile una volta all’ora (ogni mezz’ora nelle fasce di punta) sarebbe possibile far viaggiare questi treni sempre pieni anche vendendo i biglietti a prezzi umani, rendendo l’infrastruttura davvero utile. Ma tanto l’obiettivo del progetto alta velocità era sfilarci gli 11 miliardi di euro, con un costo per chilometro circa quattro volte superiore al resto d’Europa; dopodiché farci girare qualche treno, così per bellezza, è solo un fastidio necessario.

[tags]torino, milano, treni, trenitalia, alta velocità, tav, sprechi[/tags]

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16 commenti a “Treni vuoti, però velocissimi”

  1. Lobo:

    Il pedaggio autostradale tra torino e roma e’ di 43,30 € (fonte: sito autostrada). Vuoi non spendere almeno altrettanto di benzina? (secondo me ne fai andare di piu’). l’AV torino-roma e’ competitivissimo con l’auto.

    Con l’aereo meno.

    To-Mi non e’ competitivo con una fava, invece. Prima degli aumenti indiscriminati dell’anno scorso, era vantaggiosissimo prendere l’AV To-Mi, ora e’ un salasso ingestibile.

  2. vb:

    Io infatti parlavo del giro su Milano. Su Roma, vero che il treno è competitivo con l’auto, ma non è più tanto competitivo con l’aereo, da quando c’è Blu Express che ti porta a Fiumicino con 25-50 euro (a cui comunque devi aggiungere il trasporto da/per gli aeroporti). Comunque io facevo su e giù da Roma in treno in giornata quando ci volevano 7 ore… (però lo facevo a 50 euro a tratta, non so se lo rifarei a 100 euro a tratta).

  3. simonecaldana:

    paradossalmente pero’ per i viaggiatori business occasionali, cioe’ quelli che viaggiano a spese dell’azienda e vanno da Torino a Milano ogni tanto la situazione e’ globalmente migliorata: a fronte di un costo minore di quello chilometrico (quindi comunque risparmiando) si ha un treno che parte dopo, arriva prima e al ritorno parte dopo e arriva prima da una stazione piu’ centrale di Centrale. Parlo ovviamente del 7:40-8:32 e del 18:58-19:50 che fermano a Nuova e Garibaldi. I nuovi orari per le soluzioni treno+taxi+taxi+treno sono migliori di quelli di prima, e quindi valgono il prezzo superiore.
    A quanto pare io rientro in questo target che Trenitalia ha voluto dare al servizio AV ToMi… cosa che non mi stupisce visto che questi due treni sono spesso abbastanza pieni, almeno in prima classe (mai riuscito a fare un biglietto in prima senza prenotare con un giorno di anticipo).

  4. FRANK:

    Ma come non fermano a Susa! Ma sono dei mentecatti! Risparmio 3 fottuti minuti di treno e ne passo 10 in più in metro?!?!?

  5. vb:

    Simone: I pendolari fanno notare che con i nuovi orari di fatto c’è solo un treno potabile per direzione (quelli che hai indicato tu) a differenza dei due precedenti, dunque ci sarà anche un effetto “compressione” sull’unico treno utile…

    Frank: E’ vero che nella situazione attuale, con la scarpinata che c’è da fare dalla metro fino a Porta Susa sotterranea, quasi quasi conviene andare a Porta Nuova lo stesso… se non fosse che a Porta Nuova poi ti attende una scarpinata uguale (anche lì, la scalinata di accesso diretto dalla metro alla stazione è ancora da finire per motivi burocratici imperscrutabili). Ma è tutta la situazione che fa acqua da tutte le parti: non c’è una sola cosa ben organizzata in tutto il sistema…

  6. Fulvio:

    non dimentichiamo che a Porta Nuova c’e’ il passaggio obbligato attraverso la galleria commerciale: avra’ influito sulle decisioni delle fermate da attribuire al treno?
    E da pendolare aggiungo: speriamo che non abbiano ridotto o depotenziato i regionali…

  7. Alberto:

    A proposito dei costi spropositati dell’alta velocità italiana e soprattutto della Torino-Milano segnalo un vecchio articolo su wikinotizie:

    http://it.wikinews.org/wiki/I_costi_dell'Alta_Velocit%C3%A0

  8. simonecaldana:

    vb: mah, in realta’ se uno puo’ arrivare ora alle 9:17 in centrale puo’ arrivare poi alle 9:32 a garibaldi. E nonostante tutto Nuova mi sembra metropolitanicamente piu’ accessibile di Susa Sotterranea.
    Nota: oggi l’AV delle 11:18 e’ gia’ passato per il tracciato nuovo anche se non a tutta forza, arrivando con 12 minuti di anticipo a Centrale.
    Venerdi’ prendero’ il solito 7:15-8:41. Vedremo.

  9. MailMaster C.:

    E’ probabile che alcune tracce orarie siano destinate ai nuovi concorrenti di Trenitalia, NTV ed altri. Non è escluso che ci sia quindi un maggiore popolamento di treni in alcune tratte, fra qualche tempo.
    Ma potrebbe anche non essere, in effetti… :)))

    Mandi

  10. robxyz:

    Un piccolo dettaglio, vb: Rogoredo è più comoda di Centrale se devi andare verso Pavia o Genova perchè lì fermano la quasi totalità dei treni che partono dalle altre varie stazioni (Centrale, P.G, Greco, Lambrate), quindi in questi casi si può evitare di prendere la metropolitana.
    Credo che questo sia vero anche per la diramazione Lodi – Piacenza.

  11. vb:

    Infatti Rogoredo secondo me è comoda, è dall’altra parte che la cosa non funziona: la teoria dice che invece di Garibaldi o Centrale dovrebbero fermare a Rho Fiera, dove si potrebbe trovare la metro rossa per Duomo e il centro, un treno ogni 15′ per Porta Garibaldi e il passante ferroviario e possibilmente treni frequenti per Centrale. Ma questo richiede organizzazione e invece l’organizzazione non è il forte dell’Italia…

  12. elena:

    Sono salita oggi su un treno diretto per torino dalla stazione di rho fiera milano. Raramente nella vita ho avuto la sensazione di spaesamento che ho provato in quella nuovissima stazione (in alcuni punti ancora in costruzione) Stazione nuovissima, ma senza niente! Niente macchinette per i biglietti (neppure rotte, non c’erano proprio) niente biglietteria, niente edicola, niente tabaccaio, niente presenza umana e neppure uno di quei distributori automatici di generi di conforto. Eravamo solo io e la nebbia.
    Dimenticavo: la maggioranza delle scale mobili non era in funzione, chissà se perchè è inutile farle funzionare dove non c’è nessuno o perchè proprio rotte.

  13. simonecaldana:

    Confermo la tratta full AV, menzionata anche dal capotreno. Essendo pero’ il 7:15 un To-Roma non puo’ arrivare in anticipo a Milano, quindi e’ andato piano, s’e’ fermato dopo Novara ed e’ giunto a Garibaldi con 8 minuti di ritardo. Potenza di TI.

  14. simonecaldana:

    Segnalo che sono comparsi in stazione cartelli con la scritta “Ridateci Porta Susa”, cartelli indossati anche da una ragazza “sandwich” che ho visto tra PSS e Metro 18 Dicembre stasera verso le 20.

  15. Fabrizio:

    Rispondo a Lobo, sulla competitività di costi auto confronto ai costi biglietto. L’auto ha un costo effettivo di circa 34€ cent (moolto mediamente!!) al km al quale costo aggiungi il pedaggio autostradale. Questo costo dedotto da fonte ACI serve ad ammortizzare costi fissi, assicurazione e manutenzioni. Rifai i calcoli e vedi bene cosa conviene fare… in ogni caso io metterei per un viaggio così lungo almeno 3 o 4 persone ad auto.

    Ciao!!

  16. simonecaldana:

    Fabrizio: gran parte di quel costo e’ pero’ dovuto al deprezzamento dell’auto. Visto che l’auto ce l’hai comunque a prescindere dal fatto che la usi o meno (altrimenti non faresti confronti col treno, se non l’avessi), il paragone non e’ corretto.
    Il problema dell’auto e’ che ha un costo fisso e un costo di mantenimento che sono visti come condizioni abilitative ad una mobilita’ personale pressoche’ illimitata sul medio raggio. Una volta investito in questa abilitazione conviene sfruttarla, l’alternativa prevede che non ci si investa proprio, ma al momento le alternative hanno un costo in termini di tempo/comfort che molta gente non e’ disposta a pagare.

 
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