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martedì 13 Aprile 2010, 23:53

Ci mettono la guerra dei poveri

Stamattina a Milano, autobus 54. Sono in ritardo e perso nella coda lunga del traffico della fu ora di punta, che ora si trasforma lentamente nella metà mattinata. Il mio seggiolino guarda indietro, vedo soltanto il passato; ma improvvisamente, dietro di me, si alza una voce. Ha un forte accento napoletano, è roca, capisco che il signore è abbastanza vecchio, avrà una sessantina d’anni. Esordisce con un proclama indirizzato a tutto il pullman: “Signori, ci mettono la guerra dei poveri!”

Il proclama prosegue, sciolto ma sentito, studiato per bene ma anche accalorato e sincero. Racconta storie di figli in cassa integrazione, di giovani drogati, di suicidi per disperazione. Ci mette in mezzo che “i politici ci hanno abbandonato, prendono 40 mila euro al mese e noi moriamo di fame”, e che “i meridionali negli anni ’50-’60 li trattavano come animali, ora ci lasciano a casa senza pensione e senza assistenza”. La colpa di tutto è dei potenti che “gli italiani li vogliono tutti drogati e puttanieri” perché adesso tutti i diritti vanno a “i zingari e gli stranieri”. Poi alla fine, dopo avere ripetuto tre o quattro volte alcune parti del proclama, chiede gentilmente dei soldi, “per non andare a rubare”.

E’ purtroppo ormai scontato che la quantità di persone ridotte a chiedere l’elemosina sia in costante aumento. Non è così scontata, però, la scelta del capro espiatorio; perché sospetto che questa persona, se vota, vota Lega o Berlusconi. Come in Thailandia, dove il governo espressione della middle class istruita è sotto attacco nelle piazze da manipoli di contadini vestiti di rosso, assolutamente convinti che i loro diritti sarebbero meglio difesi da un miliardario spodestato qualche mese fa.

E però, alla fine di capri espiatori non si vive; e tutta questa rabbia repressa dovrà prima o poi da qualche parte scoppiare.

[tags]milano, bus, elemosina, xenofobia, povertà[/tags]

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2 commenti a “Ci mettono la guerra dei poveri”

  1. Gian:

    Gentile V.B. il tuo racconto e in particolare “Tutti i diritti adesso vanno a i zingari e i stranieri” mi ricorda questo filosofo Torinese .

    http://www.youtube.com/watch?v=oFwy345w03g

    Penso che il voto sia andato a qualche partito di centro .

    Dirti quale sia il partito e’ difficile perche’ dipende dal momento …ma per fortuna, non e’ un comunista .

    Perdonami se nel blog utilizzo la parola “comunista” ,capisco che sia volgare e irrispettosa verso tutte le vittime della dittatura comunista italiana (durante l’occupazione di Stalin in Italia intendo ) .

    Scusami ma sono di fretta perche’ qui e’ pieno di stupratori e di accozzaglia che mi inseguono …

    Con sincerita’

    Gian

  2. Bosk:

    Oh, te lo sei beccato anche tu il predicatore ?
    Ha tirato fuori la foto che mostra da 20 (VENTI!!!) anni, da quando prendevo la Metro3 per andare al lavoro ?
    Me lo sono ribeccato un mesetto fa sul 31, stesso discorso, stessa persona, stessa foto! ;)

    Ciao Vibbi!

 
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