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lunedì 6 Aprile 2009, 14:30

Fatalità

Abbiamo uno strano rapporto con le fatalità; da una parte facciamo sempre fatica ad accettarle, nella ricerca spasmodica di un colpevole, di un responsabile, di una causa. Dall’altra utilizziamo termini come “disgrazia” e “incidente” come uno scudo, per evitare di doverci assumere le nostre responsabilità.

Questo è vero nel nostro piccolo: un automobilista prudente che viene travolto da un albero che cade è certamente vittima di un incidente, ma come si può chiamare incidente il caso in cui lo scontro si verifica perché l’auto sta venendo guidata a velocità folle?

Lo stesso accade per i terremoti, come quello terribile dell’Aquila; e lasciamo perdere l’episodio inquietante per cui un ricercatore dell’INFN – i cui laboratori si trovano sotto il Gran Sasso, a quindici chilometri dall’epicentro del terremoto – aveva misurato una alterazione nei livelli di radon che suggeriva la probabilità di un forte terremoto in questi giorni e l’aveva comunicata a Bertolaso & friends, ricevendone in cambio una denuncia per procurato allarme. Naturalmente ora Bertolaso e Berlusconi continuano a ripetere ai giornali, cercando di pararsi le spalle, che i terremoti non sono prevedibili; è comunque vero che si tratta di teorie ancora da dimostrare, e che prevedere un terremoto con la precisione di alcuni giorni è poco utile, dato che è difficile pensare di evacuare un’intera provincia per così tanto tempo.

Ma anche in questo caso, è noto a tutti che gli Appennini sono una zona ad elevato pericolo sismico, essendo un punto di contatto tra zolle diverse, tra cui quella tirrenica che continua a ruotare verso nord-est. Ogni pochi anni si verifica un terremoto: da quello, altrettanto devastante, dell’Umbria orientale sono passati solo dodici anni; e nel frattempo c’è stato l’episodio di San Giuliano di Puglia, con la scuola crollata in testa ai bambini.

In queste condizioni, sarebbe soltanto normale fare come fanno in ogni zona a rischio sismico, dalla California al Giappone, ossia costruire le case in modo adeguato, preparare i piani di evacuazione, insegnare alle persone come comportarsi. Da noi, nulla di tutto questo; si continuano a costruire gli edifici con la sabbia e con lo sputo; e poi, quando inevitabilmente arriva una scossa grave ma nemmeno spaventosa, statisticamente del tutto normale, gli edifici anche recenti crollano in testa alla gente.

A San Giuliano il processo si è concluso da poco, e ha concluso che il crollo non è stato “una fatalità colpa del terremoto” ma il risultato di lavori edilizi fatti senza criterio. Chissà che non si riesca a capire che, almeno in una parte dei casi, sarà certamente lo stesso anche in Abruzzo; e a cambiare le regole con cui si fanno le case.

P.S. Ma non è finita: poco fa, la diretta di Sky ci ha mostrato una delle cose più disgustose che abbia mai visto. Da un’ambulanza stava uscendo il corpo di una vittima; bene, i volontari e gli operatori della Croce Rossa hanno dovuto disporsi davanti al portellone, mettendosi stretti stretti e con le braccia alzate. Perché? Perché intorno c’erano decine di giornalisti e teleoperatori che cercavano spasmodicamente di fotografare e riprendere il morto in ogni modo. Nonostante gli inviti dei carabinieri e i giusti insulti della gente, questi hanno continuato imperterriti; e quando il trasporto della salma è iniziato, s’è visto uno di loro sollevare la telecamera e darla quasi in testa alla catena umana, e un altro buttarsi per terra e cercare di far passare l’obiettivo tra le gambe dei volontari. Certo che quando si tocca il fondo, in Italia si trova sempre il modo di cominciare a scavare; sarebbe meglio che queste persone però andassero a scavare le macerie.

[tags]terremoto, fatalità, natura, incidente, aquila, abruzzo, media, giornalisti[/tags]

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17 commenti a “Fatalità”

  1. Paolo:

    Tutti i palazzi più recenti sono crollati, mentre tra quelli più vecchi alcuni sono rimasti in piedi. A cominciare dall’ospedale, aperto 10 anni fa, e che è inagibile, la prefettura distrutta e così via. Qua ci hanno mangiato come porci, e come porci andrebbero ora trattati.

  2. mfp:

    http://www.paulthewineguy.com/post/93437723/professionisti

  3. D# AKA BlindWolf:

    Potrete non crederci, ma la mia scuola media era antisismica ed era costruita in prefabbricato dalle interessanti caratteristiche (l’umidità del bagno ha premesso al pugno di un ragazzino di rompere mezzo metro quadro di parete. Oltre a fare crescere i funghi – delle grosse “lingue di bue” – vicino ai lavandini del secondo piano).

    Dove si trova? Ma ovviamente a Casale Monferrato, una delle zone a minor rischio sismico d’Italia…

  4. S.:

    La previsione fatta dallo scienziato (subito scaricato dall’ente di cui fa parte perché non può farsi scudo della sua professione per difendere il suo hobby di previsore di terremoti) era sbagliata di una settimana e di 40 km. Sgombravi tutto l’Abruzzo (o magari il centro Italia) per un paio di mesi per sicurezza?

    Certamente sono d’accordo sul rischio sismico e sulle costruzioni antisismiche che non devono essere appena una pratica burocratica ulteriore. L’ospedale era antisismico (ed ha retto), tutti gli interni no per cui crollando pareti interne e controsoffittature, rompendosi gli impianti tecnologici è diventato inagibile al 90%. Assurdo. Poi quando si progetta un ospedale c’è da tener conto anche della viabilità, se rimane anche perfetto ma nessuno può arrivarci per i danni diventa inservibile. Idem per gli allacci: acqua, gas, elettricità e telefono devono sempre essere disponibili.

    Ultima cosa sui giornalisti sciacalli. E’ una vergogna che la protezione civile debba occuparsi di tenere alla larga i giornalisti piuttosto che di salvare ed aiutare le popolazioni colpite. Sarebbero tutti da denunciare per interruzione di pubblico servizio quei cronisti. Addirittura al TG1 delle 13.30 un corrispondente era in mezzo alla strada, bloccando di fatto un’ambulanza con la sirena accesa, finché qualcuno non l’ha infamato e fatto spostare. Vergogna.

  5. Alberto:

    @S: per la precisione la previsione era sbagliata nell’entità, perché effettivamente c’è stata una scossa con epicentro a Sulmona nel giorno previsto ma solo di lieve entità.
    Sulle teorie di Giuliani ci sono voci di consenso e di dissenso anche nell’ambito scientifico, quello che però è certo, a mio avviso, è che va respinta la tendenza ideologica a bollare coloro i quali diffondono allerta come pericolosi agitatori. Ho conoscenti abruzzesi che mi dicono che molte persone, spaventate dai vari allarmi diffusi, da giorni dormivano accampati al piano terra, avevano tolto oggetti pericolanti e lasciavano la macchina fuori dal garage per poter eventualmente fuggire. Se dobbiamo anche solo una vita umana agli allarmi diffusi mi congratulo con chi li ha diffusi mi e condanno chi, come Bertolaso, ha preferito nutrirci del nuovo credo, ovvero quello della rassicurazione a tutti i costi.

  6. Salvofan:

    Bah…sicuramente la storia del Radon va approfondita, cosi’ soprattutto la nuova tecnica (del Radon per i terremoti si parla da 30 anni in fondo). Giuliani ha dichiarato comunque che lui “vedeva la situazione precipitare ma non poteva dirlo a nessuno” …pero’ era a casa e dormiva a casa sua coi suoi figli. Insomma..se fossi sicuro di sta roba sinceramente me ne fregavo di quello che mi dicevano e andavo a dormire all’altezza del centrocampo di un campo sportivo, in macchina o in tenda: insomma, siamo lontani dal prendere un provvedimento di evacuazione per una info del genere.
    Chiaro che sul fatto di costruire antisismico e controllare che sia davvero tutto antisismico non ci piove. Il fatto e’ che anche adesso prendi una qualunque nuova costruzione e tutto e’ “progettato antisismico” …e “costruito antisismico” con travi e pilastri in calcestruzzo completamente legati (tipicamente armati e riempiti nella stessa gittata di cemento) e alla faccia del resistere perche’ in grado di assorbire l’onda d’urto grazie a una certa tolleranza.

  7. roberto celani:

    Purtroppo nulla di nuovo sotto il sole.

    Siamo qui, ogni volta che la “tragica fatalità” (che bel modo di lavarci la coscienza) colpisce, a ripetere come un mantra che altri dovrebbero essere i criteri di costruzione e di esecuzione delle opere pubbliche in genere.
    Ad un secolo dal terremoto distruttivo della Marsica 1915 (30.000 morti) provate a leggere le parole di Ignazio Silone:

    http://robertocelani.blogspot.com/2009/04/marsica-1915-quel-che-piu-mi-sorprese.html

    Non sembra cambiato proprio nulla se non i mezzi tecnici a disposizione dei volenterosi che si prodigano nei soccorsi e quelli a disposizione degli sciacalli d’immagini.

  8. Elena:

    Uno degli aspetti inaccettabili di questa vicenda è aver bollato il suddetto esperto come “imbecille” e averlo denunciato per procurato allarme (quando la popolazione ormai era in allarme da mesi per lo sciame sismico). E’ un chiaro tentativo di intimidazione per far prevalere la rassicurazione. Infatti sono molto curiosa di vedere se verrà rinviato a giudizio e/o condannato, viste le circostanze, anche ex ante. Capisco che occorre tenere a bada l’ordine pubblico, ma la rassicurazione a tutti i costi non è certo la soluzione migliore, perchè si illude ovvero si mente alla popolazione. Noto anche una corsa alla squalificazione professionale e personale dell’esperto di cui stiamo parlando: da scienziato ricercatore, è stato indicato quale previsore di terremoti per hobby, a tecnico di laboratorio (come se non sapessimo che in molti laboratori i “tecnici di laboratorio” sono studiosi o ricercatori per i quali non sono state trovate posizioni lavorative diverse causa taglio di fondi…) o addirittura a “perito elettronico”, come se per avere idee intelligenti sia necessario avere etichette rassicuranti del tipo “professore” o altra categoria professionale prestigiosa, riconosciuta e strutturata. Dall’altro lato, però, abbiamo una istituzione di ricerca in materia di geofisica fin troppo strutturata, quasi ingessata, visto che il suo presidente ricopre quel ruolo ininterrottamente dalla sua fondazione (nel 1999).

    Sul fatto che prevedere i terremoti sia impossibile, che in passato non si sia mai riusciti con precisione, etc, mi pare alquanto limitante, specie per degli scienziati che per natura del loro lavoro dovrebbero essere innovativi e non conservatori (a meno che non temano di perdere la loro posizione di rendita). Invece di sbeffeggiare il suddetto esperto sarebbe opportuno approfondire le sue ricerche e verificare cosa apportano di innovativo. Ma noi qui siamo in Italia, paese dei due conservatorismi (interessante l’articolo di luca ricolfi sulla stampa di ieri), luogo dove le idee diverse dalla corrente mainstream vengono rigettate e stop.

  9. vb:

    Del resto, il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enzo Boschi – che continua a criticare le previsioni di Giuliani – era l'”esperto” di Gabriella Carlucci nella sua famosa e ridicola polemica contro la nomina di Maiani a direttore del CNR, peraltro presumibilmente causata dal fatto che lo stesso Boschi avrebbe voluto essere nominato al suo posto. Certo che se noi affidiamo la nostra ricerca contro i terremoti a un personaggio del genere, i risultati non possono che essere questi…

  10. Attila:

    Facciamo un assurdo: tutti ascoltano il tecnico elettronico collaboratore del Centro di Astrofisica e sismologo amatoriale e sgomberano per un tempo illimitato Sulmona; da qualche parte dovranno portare queste tot mila persone (qualcuno mi corregga se sbaglio), senza creare loro troppo (sic) disagio per un periodo indefinito di tempo. Dove portare queste persone: in un luogo ragionevolmente vicino e che abbia una capacità alberghiera sufficiente. Calcolando che adesso si portano gli sfollati a Pescara che dista circa 60 km da L’Aquila, è facile pronosticare uno spostamento di parte delle persone di Sulmona a L’Aquila, che non doveva essere considerata a rischio secondo i precedenti calcoli. Fermo qui l’immaginazione.

    In uno sciame sismico prolungato è possibile prevedere con una certa dose di probabilità (lo studiavo 18 anni fa alle superiori a Scienza della Terra, per cui niente di nuovo) che ci sia una scossa più forte, dove-come-quando lo è un po’ meno (nemmeno in Giappone riescono a prevederlo con certezza), in più, in questo caso, non si è trattato di una scossa particolarmente violenta, ma di una scossa di media intensità, ma con un epicentro molto vicino alla superfice.
    Se poi parliamo di seguire il Giappone sul tema di prevenzione, dovremmo “modificare” tutti i piccoli centri storici delle zone ad alto pericolo di sisma, ma a quale prezzo per il patrimonio storico/artistico/paesaggistico?

  11. mfp:

    In una lista mi dicono per altro che la popolazione locale e’ in tensione con le istituzioni perche’ non riesce a comunicare. Tra oggi e domani dovrei aggregarmi a dei ragazzi del Pigneto (quartiere romano, quelli presi per il culo dalla stampa qualche mese fa) che stanno facendo una carovana lampo di aiuti vari; io sto andando per portare degli apparati radio … vediamo se riusciamo ad accendere almeno qualche punto d’accesso nelle tendopoli … poi ti racconto.

    Poi dici che uno smadonna … mi vengono in mente tutti, dal tizio del centro sociale, all’imprenditore padano, al ministro Gentiloni, al ministro Pecorella Scania, che quando gli andavo a parlare delle reti wireless a maglia … includendo ovviamente le possibilita’ di self-healing anti-catastrofe … mi chiedevano (magari non loro, ma i galoppini indicati da loro; magari non apertamente e non sempre in termini di soldi, ma questo era il succo): “si vabbe’, ma a me che me ne viene in tasca?”. Per non parlare dei proclami … oggi all’ora di pranzo guardavo Berlusconi intervenire in prima persona per riportare al paese l’efficenza degli aiuti, subito dopo aver sentito un amico di AQ lamentarsi che se non fosse per il gran cuore delle persone che si stanno dando da fare, le istituzioni sarebbero un fantasma … guarda, e’ difficile rendersene conto. Per lo meno io quando sentivo i media dire che I Nostri erano al lavoro dei poveracci di turno, mi rasserenavo e fine. Ho capito che difficilmente e’ cosi’ quando rimasi per 24 ore sull’appennino (fi-bo) per la neve… ero fermo li’ senza ne’ mangiare ne’ bere – ma fortunatamente avevo l’attrezzatura da sci ed eravamo in 4 a scaldarci come buoi e asinelli – insieme a migliaia di persone tutte incolonnate … non si vedeva passare una uniforme neanche a pagarla oro, e intanto alla radio Bertolaso sparava che la polizia stava distribuendo coperte, acqua e biscotti … diavolo … per distribuire dovevano passare per forza alla mia sinistra, a 1 metro di distanza, e piano piano, e non si poteva muovere nient’altro che mezzi adeguati perche’ durante la sosta anche la corsia d’emergenza era sotto 1 metro di neve … se ci fossero stati aiuti li avremmo visti e sentiti. L’unica cosa piacevole di quell’esperienza invece furono dei ragazzi napoletani che si misero a raccontare barzellette facendoci crepare dal ridere in mezzo ai fiocchi di neve illuminati solo dai fari direzionali delle macchine, in una vallata tutta buia … l’unico conforto che si trova in queste situazioni sono gli altri uomini.

  12. Lobo:

    Sinceramente, Giuliani non ha previsto nulla di collegabile al terremoto di L’Aquila. Ha solo detto che ci sarebbe stato un terremoto forte, in un’altra posizione in un altra data. Non mi sembra niente di eccezionale.

  13. mfp:

    Lobo, neanche i Giapponesi perdono tempo ad illudersi di prevedere … pero’ hanno SEMPRE costruito edifici che probabilisticamente reggono fino al grado 7 (ie: muoiono 400 persone, non 40.000). Noi invece abbiamo smesso quando e’ morto Cesare. Sulla vicenda di Giuliani sembra che gli scettici si stiano (freudianamente) perdendo per strada il fatto che quando era il momento di allertarsi per L’Aquila, lui non poteva fiatare perche’ aveva un procedimento in corso aperto proprio pochi giorni prima (illuso magari si, magari un pochino pauroso, ma gonzo no: se gridi al lupo e ti tirano le pietre, dopo stai zitto). E in ogni caso, le previsioni sono sempre probabilistiche … e cioe’ un valore, anche seppur minimo, ce l’hanno. Allora se invece di denunciare chi ti telefona per dirti che forse ci sara’ un terremoto, chiami il sindaco, che a sua volta chiama il preside dell’ITIS aquilano costruito con tecniche antisismiche (all’epoca) sperimentali, chiedendo di aprirlo e avvertire la popolazione che se e’ in paranoia puo’ dormire li’ … magari invece di 250 morti, se ne fanno solo 200 … se poi consenti agli istituti (che gia’ paghiamo) di mettere in piedi una rete di controllo terremoti in pianta stabile, e automatizzi questo processo di apertura degli edifici sicuri … ottieni dei risultati sempre solo best effort, si, ma a costo marginale zero per quanto concerne l’amministrazione. Invece no: meglio non fare un cazzo, cosi’ poi quando qualcuno fiata ti senti in dovere di proteggere il popolo pecora ancora esposto ai fenomeni naturali denunciando chi fiata, e nel caso in cui poi si dovesse effettivamente verificare la catastrofe puoi oltretutto andare in tivvi’ a dire che sei stato bravo nell’assistere i bisognosi. Maddai … lo scetticismo metodologico e’ un’arma a doppio taglio, o la sai usare, o meglio non permettersela.

  14. Lobo:

    ma sono daccordo con tutto quello che hai detto, costruzioni, soldi, la denuncia fuori luogo. Ma il tizio in questione NON ha previsto il terremoto del 7, tutto qui.
    Poi che tutti (dal pubblico al privato) se ne fottano di essere in zona sismica e costruiscano (anche le proprie case) fregandosene delle tecnologie antisismiche, beh.. quello e’ un problema di testa (per il privato) e di corruzione (per il pubblico).

  15. mfp:

    Ok, non ha previsto … e su quello mi pare che – ragionando a livelli di astrazione diversi, e con assiomi diversi – siamo tutti d’accordo. Pero’ capisci pure che se il cavallo nitrisce 100 volte, e 90 volte c’e’ un terremoto … al di la’ del fatto che non sai come diavolo faccia ad accorgersene … e’ il caso che alla 101esima gli dia un minimo di credito anche se e’ solo un cavallo che nitrisce. Per lo meno io glielo darei; magari non vado a dormire nel rifugio perche’ sono pigro, pero’ mi strascino il materasso sotto la trave portante; 1-2-3, e a forza di imparanoiarmi col cavallo che nitrisce, mi inchiodo la libreria al muro. Tu no? Quindi non sono d’accordo quando scrivi “non mi sembra niente di eccezionale”. Se fosse stato semplicemente inascoltato, pure pure … ma denunciato per procurato allarme e’ il colmo. Perche’ poi e’ normale che cosi’ facendo cresce la sfiducia nelle istituzioni; nel caso specifico Bertolaso, che magari e’ un bravo cristo, pero’ ha i suoi scheletri nell’armadio (es: la questione dell’immondizia a Napoli) … quindi se alla paranoia ci aggiunge pure questi atti di pura arroganza … apriti cielo, la deriva e’ inevitabile anche se non sappiamo esplicitamente se e’ un corrotto o meno. Sono dinamiche che con la scienza non centrano niente, ma ci sono, e visto che volenti o nolenti ci condizionano (e a volte TERMINANO) la vita, e’ il caso di promuoverle a “cosa eccezionale” anche se non hanno valenza scientifica. Non e’ certamente un discorso esatto quello che fa VB (e io d’accordo con lui), pero’ e’ logico e umano. Se stavamo in un forum di geologi, a studiare il radon, allora si … non era niente di eccezionale … ma qui stiamo rilevando come tutta una lingua di italia che va da Sant’Agostino (Ferrara) a Capo Passero (Siracusa) – e cioe’ milioni di persone – sono a rischio per semplice ottusita’ propria, di costruttori, e istituzioni; e nonostante l’evidenza nessuno se ne vuole assumere la responsabilita’ almeno per quanto lo concerne e senza giustizialismi (ie: “Bertolaso dimettiti, avanti un altro”).

  16. mfp:

    Guarda, manco a farlo apposta sono andato a cercare l’evoluzione di questa querelle e cosa e’ saltato fuori? Denuncia per omicidio colposo … sai che vuol dire? Che c’e’ un magistrato che spendera’ soldi pubblici perne arrivare un altro a dire per forza di cose che non esiste un responsabile per i morti causati dal terremoto. Questi errori di gestione delle eccezioni, cioe’, si possono risolvere solo in senso sociale … non meccanico, non procedurale, non algoritmico. E proprio battendo ora, fregandosene del cinismo, su:
    – “Bertolaso vattenee, avanti un altro”
    – “Berlusconi basta con gli ampliamenti alle villette; quel 20% che autorizzi e’ lo stesso 20% in piu’ che costa un edificio antisismico; e vattene (ndr: che ci sta sempre bene, e da un pezzo)”
    – “Italiani che vivete su quella striscia di terra ad alta probabilita’ sismica, ricordatevi di queste cose quando sarete nelle urne tra un mese e finche’ l’attuale classe dirigente non sara’ stata spazzata via, e anche quella dopo se necessario, e monitorate che il voto sia regolare”.

    Uno non e’ che deborda dalle tematiche piu’ squisitamente tecniche cosi’, tanto per fare … c’e’ una situazione di corruzione tipica … o c’e’ un maggiore impegno da parte di tutti a rientrare un po’ nell’austerity che vuoi non vuoi e’ imposta al naturale … o non ne usciamo senza subire queste porcate per i prossimi 20 anni (e con un netto trend al massacro che gia’ va avanti da qualche decade).

  17. francesca:

    ho cercato questo post anche se è “vecchio” per tornare a commentarlo, perché alcuni concetti qui contenuti mi avevano turbato parecchio (tanti concetti sull’argomento mi hanno turbato parecchio, ma non ho abbastanza tempo nella vita per condurre tante battaglie).
    Negli ultimi giorni la questione giuliani è andata scemando, a parte una leggera impennata ad annozero, comunque sopraffatta da tutte le critiche sulla libertà di espressione e sul personaggio di santoro & company.
    resta però il fatto – grave – che i canali di informazione non sono stati obiettivi. La quasi unanimità di coloro che sanno chi è giuliani dice che “i terremoti non si possono prevedere” e che lui infatti ha sbagliato tempo e luogo nel prevedere la catastrofe.
    quest’ultima cosa però se si affina un pochino la ricerca non è vera:
    la sera del 6 aprile, l’indomani del terremoto, per caso ho ascoltato la sua intervista esclusiva all’edizione speciale di porta a porta (edizione vomitevole), al termine esatto dell’intervista berlusconi è intervenuto in diretta telefonica e vespa ha strisciato come un verme, anziché chiedergli di ribadire, come sarebbe stato normale dato l'”appeal” dell’argomento, gli ha detto “presidente, non le chiedo di commentare perché sappiamo bene che i terremoti non si possono prevedere, ci parli piuttosto di…. (qualcosa del genere) e il presidente ha parlato di quanto sarebbe stato bravo a rimettere tutto in sesto,lui che è così bravo a fare tutto.
    Il giorno dopo non c’era traccia su nessun quotidiano di questa intervista, eppure di solito ogni stronzata che viene registrata in differita su porta a porta ha diritto al suo spazio di anteprima sui telegiornali e sull’ansa.
    Ci sono vari aspetti gravissimi della questione;
    1. la maggior parte della gente dà per oro colato quel poco che crede di sapere e se ne serve per argomentare o sentenziare
    (esempio, Salvofan che dice che “lui (giuliani, ndr) però era a casa e dormiva con i suoi figli: MANCO PER NIENTE! lui ha fatto fagotto di notte con tutta la famiglia quando ha visto che i suoi strumenti presagivano la tragedia che non ha potuto segnalare agli altri, e pochi privilegiati a lui vicini hanno fatto come lui. Tu da dove la ricavi la tua affermazione, SALVOFAN? ti hanno fregato, te come tantissimi altri, GIULIANI NON ERA A CASA quella notte, TUTT’ALTRO).
    2. Se tutti quanti siamo così bravi a credere che “i terremoti non si possono prevedere”, come caspita facciamo a giustificare le istituzioni che hanno preteso di sapere che non sarebbe successo nulla, persino poche ore prima della scossa fatale? DOPO MESI DI PREAVVISO da parte del sottosuolo?
    Con che diritto quelle persone pretendono di aver avuto ragione a intimare la calma, quando invece è successo il peggio che secondo loro non si poteva prevedere, CON QUALE LOGICA???
    3. non siamo certamente noi a poter giudicare della validità scientifica dello strumento in discussione, PERO’ giuliani inviava i dati della sua ricerca a fior di capoccioni interessati, li inviava attraverso il suo sito (chiocciolandia) che è stato imbavagliato dagli eventi (provate a entrarci)..
    Si parlava di lui con un po’ di cognizione di causa anche sul forum dei geologi (geoforum), io che non sono un geologo ho sentito i brividi fino alla spina dorsale a leggerlo fino al 6 aprile. I dati da Chiocciolandia sono stati inviati a tecnici ed ingegneri, esistono, sono verificabili, se non per noi lo saranno almeno dalla magistratura che procederà nei suoi confronti per procurato allarme:
    ALLORA perché la stampa e l’opinione pubblica si ostinano a dire che ha sbagliato nel prevedere tempo e luogo?
    NON E’ quello che lui afferma, in base alle interviste che però i mezzi di informazione hanno messo a tacere.
    Cerco di concludere, sto cercando di scrivere troppe cose che non si possono dire in un solo post, anzi scusatemi se ho abusato dello spazio.
    Metto un link su youtube che porta a una serie di interviste a giuliani disconosciute, io le ho sentite tutte:
    http://www.youtube.com/watch?v=0b8S25TA_u8&feature=PlayList&p=7E273DA98AD687B6&index=6&playnext=6&playnext_from=PL

    Se le guardate vedrete che lui poveraccio è un uomo semplice, con la sua cravatta blu a pallini bianchi sotto la giacca a vento fosforescente, lui che chiama i suoi strumenti “rivelatori” (sempre che non sono un tecnico, ma mi verrebbe tanto da correggere con “riLEVAtori):

    una preda facile, facilissima, nelle fauci di questo sistema…..
    speriamo che almeno noi, che siamo un po’ più coriacei, non ci lasciamo digerire tanto facilmente…………….

 
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