I [Heart] Huckabees
In questo weekend di isolamento montano, ho visto I [Heart] Huckabees (sottotitolo, Le strane coincidenze della vita) perchè me ne aveva parlato in lungo e in largo Simone tempo fa, che lo aveva trovato particolare e molto interessante.
Stando alla descrizione sulla guida ai programmi Sky, il film – con un cast degno di nota, che vede tra gli altri Dustin Hoffman, Isabelle Huppert, Jude Law, Mark Wahlberg e Naomi Watts – racconta di “due detective esistenziali, un mestiere curioso con cui aiutano un ambientalista in conflitto con uno yuppie”.
In realtà , già dopo i primi dieci minuti ho capito di cosa si trattasse: il film è la rappresentazione visiva piuttosto precisa del percorso di un tizio che va in analisi, e quindi di altre persone che entrano in terapia con lui e a causa sua.
Per rendere il film divertente, la coppia di analisti si sposta materialmente seguendo il paziente in ogni momento, invece di farsi raccontare gli eventi da lui sul lettino. Ma per il resto si verificano, e vengono mostrate in modo piuttosto preciso, tutte le esperienze e i trucchetti che fanno parte normale della teoria e della pratica di un’analisi, dalle menzogne inconsciamente volontarie ai lapsus rivelatori (mitico, ma tipico, il ragazzo perfettino che messo di fronte alle proprie protezioni e alla propria mancanza di spontaneità , e non capendo perchè si senta improvvisamente così diverso dal solito, si chiede “Come mai non sono me stesso?” – anche se nel doppiaggio la brutta traduzione dell’originale “How am I not myself?” è “Come non essere me”); dalle visualizzazioni guidate all’esame condiviso di fantasie e sogni; dall’introduzione di un alter ego o di un doppio (che nella terapia solitamente è inventato dall’analista, anche se viene presentato come persona reale; difatti mi sarei aspettato che nel film l’alter ego si rivelasse immaginario) fino alla visita ai genitori, con relativa scoperta del trauma infantile; e persino al passaggio per sfiducia a un analista concorrente, cosa che succede nella realtà a non pochi pazienti.
Naturalmente, come sempre accade, la psicanalisi, rendendo le persone consapevoli di ciò che sono e di come siano diverse da come pensavano, finirà per cambiare in modo improvviso, radicale e soltanto apparentemente involontario le loro vite… e anche gli analisti finiranno per essere per un attimo analizzati e quindi cambiati, visto che anche alle persone si applica il principio di indeterminazione di Heisenberg, per cui non si può osservare troppo in dettaglio la psiche di un altro senza esserne per questo influenzati.
Al di là di tutto, questo è un film divertente e che potrebbe farvi riflettere, quindi guardatelo; ma se ciò che vi affascina è il genere di rivelazioni sulla vera natura delle persone contenuto in questo film, specie se applicato a voi stessi, vi consiglierei di cominciare a racimolare i soldi per andare in analisi.