Ogni tanto noto insospettabili cedimenti nelle persone più impensate. In questo caso, mi sono stupito nel leggere .mau. dare peso alle lamentele dell’unica categoria neotassata su cui tutta l’Italia (tranne ovviamente gli interessati) è d’accordo, quella dei possessori di SUV. L’argomento sarebbe che si tratterebbe di una categoria mal definita, e che a quel punto non si capisce perchè non supertassare allo stesso modo tutte le auto di elevata potenza o di elevato costo. Mi sembra quindi necessario raccogliere esplicitamente i numerosi capi d’accusa contro questo tipo di veicolo.
Adotterò per primo quello più debole o comunque più opinabile: il fatto che sia sufficiente girare per le nostre città per osservare l’anomala quantità di cattivi comportamenti tra i guidatori di SUV. Se per tutti noi il SUV è sinonimo di parcheggi irregolari, sosta in doppia fila in posti impossibili, utilizzo dell’auto anche per fare cento metri, manovre assurde di ogni genere, tagli di strada e inversioni vietate, o siamo tutti vittima di una allucinazione collettiva, o qualcosa di statisticamente vero c’è.
Del resto, venendo a criteri più oggettivi, è indubbio che la caratteristica di questi veicoli di essere sostanzialmente dei fuoristrada permetta loro anche in città di salire su gradini e marciapiedi. In zone poco parcheggiabili, è assolutamente la norma trovare SUV parcheggiati sugli scivoli, sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, persino su aiuole e giardinetti.
Dal punto di vista del parcheggio, poi, hanno un altro problema: sono grossi. Nei parcheggi a pettine, ad esempio, stanno in larghezza tra le due righe di pochi centimetri: di fatto, se gli parcheggi vicino, nè tu nè lui riuscite più a salire in macchina. Di norma, portano via due posti invece di uno. Se parcheggiano normalmente a bordo strada, sporgono in larghezza e ostruiscono la visibilità . E quando escono, non si fanno tanti problemi a toccarti o bollarti la macchina, tanto loro sono più grossi.
Quello della visibilità è un altro grosso problema che i SUV causano nelle nostre città intasate. Se sei dietro a uno di loro, non vedi nulla. Se quello davanti a lui inchioda, lui può inchiodare, ma tu gli finisci matematicamente dentro. Se lui (come abitudine) scarta all’ultimo secondo per evitare un ciclista o un pedone, tu rischi di non riuscire a fare lo stesso. Nelle strade strette di molti centri storici, l’arrivo di un SUV costringe i passanti a buttarsi nei portoni per non essere presi sotto.
Ma anche se eliminassimo tutti questi problemi, ne rimarrebbe ancora uno che direi insuperabile: il consumo (e quindi, l’inquinamento). Non è affatto vero che a parità di potenza consumo e inquinamento siano uguali, e quindi un’auto sportiva e un SUV andrebbero supertassate allo stesso modo. Io sono andato su Quattroruote a cercare qualche dato: anche confrontando veicoli dello stesso costruttore e quindi con motori certamente simili, ad esempio la sportiva BMW Z4 e il SUV BMW X5, in due allestimenti di potenza quasi uguale, la seconda (che, pur con 10 kW di potenza in più, ha una velocità massima di 30 km/h inferiore, ed è del 10% più lenta in partenza da fermo) consuma in città 18,2 litri di benzina per 100 km, contro i 12 della prima. Fa un buon 50% di consumo in più, anche rispetto a una “normale” auto di lusso di pari potenza.
Non provate nemmeno a fare il confronto non dico con una utilitaria, ma anche solo con una berlina di classe media. Rispetto a una Ford Focus, l’X5 consuma il doppio; rispetto alla Grande Punto, 2,3 volte; rispetto alla Nuova Panda, 2,5 volte. E tutto questo facendo sempre confronti con modelli a benzina; rispetto a una Nuova Panda con motore turbodiesel Multijet, il consumo è quasi il quadruplo – e per la maggior parte degli usi urbani, dove le persone viaggiano quasi sempre da sole e le velocità sono limitate per forza, la comodità dei due mezzi è quasi la stessa.
Tutta questa benzina bruciata in più si ripercuote non solo in inquinamento aggiuntivo nelle nostre città , con conseguenti targhe alterne e più malattie per tutti e non solo per loro, ma in un aumento generalizzato del prezzo del petrolio: si calcola che il consumo dei SUV a livello mondiale sia pari all’intera produzione dell’Arabia Saudita. Tutto questo petrolio consumato inutilmente fa salire il prezzo del carburante per tutti, compresi i contadini del Terzo Mondo.
A questo punto, se uno proprio vuole utilizzare un veicolo pesante, ingombrante, pericoloso per gli altri, socialmente costoso, e soprattutto molto più inquinante degli altri a parità di prestazioni, faccia pure; ma paghi una tassa extra per compensare di tutti questi danni alla collettività . Io trovo anzi che ci sarebbero molte buone ragioni perchè nei centri urbani i SUV fossero vietati del tutto. Esattamente come sta accadendo per le vecchie e inquinanti auto Euro 0 e Euro 1, che però sono tutte di anziani e poveracci.